NOTIZIE

Kim Rossi Stuart: “Il mio Tommaso, un uomo ferito che rappresenta tutti noi”

L'attore e regista presenta a Venezia la sua opera seconda, storia di un attore nevrotico che cerca la libertà “dall’imprinting famigliare”

Kim Rossi Stuart

06.09.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Kim Rossi Stuart ha portato a Venezia il suo secondo film da regista, che arriva a dieci anni da Anche libero va bene. Tommaso, presentato fuori concorso, è la storia di un attore nevrotico in preda a frustrazioni e turbe sessuali, alla continua ricerca di un rapporto stabile che non riesce o non vuole trovare. Non a caso, il protagonista si chiama Tommaso Benetti, come il giovanissimo protagonista di Anche libero va bene: “Quest’uomo si vuole liberare dal retaggio dell’imprinting famigliare, dalle ferite dell’infanzia”, spiega il regista, giunto al Lido insieme alle attrici Cristiana Capotondi e Camilla Diana. “Abbiamo deciso di chiamarlo Tommaso perché in Anche libero va bene era un bambino marchiato dal retaggio famigliare, e qui troviamo la stessa persona, ormai adulta, che in maniera tragicomica cerca di liberarsene”.


VIDEO: Da Fantaghirò a Tommaso, l'evoluzione di Kim Rossi Stuart

“Per me era un tema urgente da esplorare – continua – Un tema che riguarda tutti noi, sempre disperatamente alla ricerca di una relazione soddisfacente a livello sentimentale, amoroso e sessuale”. “Non era mia intenzione rappresentare l’uomo moderno, non ne sono in grado, non sono un sociologo. Per questo la storia è circoscritta a un punto di vista rigoroso, ma penso che se ci si guarda a fondo in se stessi, automaticamente si rappresenta anche la realtà che viviamo”.

Sulla scelta delle protagoniste femminili, le tre donne con cui Tommaso tenta di costruire un rapporto, il regista spiega: “Ho cercato attrici non solo brave, ma funzionali alla storia. Le prime due sono praticamente donne perfette, per rendere il giusto contrasto con le nevrosi di Tommaso. Jasmine Trinca doveva emanare profondità, umanità e capacità di amare. Federica, il personaggio di Cristiana, è una bellissima ragazza, intelligente, brillante e dotata di notevole autocontrollo, capace di soccorrere un personaggio problematico come Tommaso. Il percorso per trovare Sonia, la terza ragazza, è stato più complicato: ho cercato all’inizio tra i monti e le campagne romane. Poi ho pensato che il salto di linguaggio tra le prime due ragazze e la terza sarebbe stato troppo ampio e sono tornato a sfogliare le fotografie che mi aveva proposto l’ufficio casting. Camilla, la prima volta che l’avevo incontrata, aveva suggerito tutt’altro personaggio, era stata molto silenziosa e remissiva, più una possibile Federica, anche se troppo giovane. Ma poi ha dimostrato di essere molto eclettica”.



Anche libero va bene era un film di pancia, questo è un film di mente – conclude – Analizza la mente di quest’uomo che fa un percorso di autocoscienza parallelo a quello dell’autore. In questa analisi mi è perso naturale avere un’ottica ironica, visto che anche l’ironia scaturisce dalla mente, su queste nevrosi che ci assediano così fortemente”.

In uscita l’8 settembre, Tommaso è distribuito da 01.

Film.it è come ogni anno in prima linea alla Mostra di Venezia. Seguite il nostro speciale.
FILM E PERSONE