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James Gray: “La New York di Marion Cotillard, un posto che fa paura”

La videointervista al regista di C'era una volta a New York

15.01.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Poche volte al cinema si è vista una New York così realisticamente crudele. Al centro dello schermo una Marion Cotillard inerme e totalmente inghiottita dalla Grande Mela. L'attrice francese è la protagonista di C'era una volta a New York (in originale The Immigrant), il nuovo film di James Gray già presentato in Concorso a Cannes.

Si potrebbe parlare di "incubo americano", ma il regista sostiene che è tutto vero: “Mi ricordo ancora quello che i miei nonni hanno passato e quali erano i loro sentimenti quando emigrarono a New York. Gli mancava il loro Paese. La loro cultura. Sono sicuro che ci siano stati momenti di felicità, ma allo stesso tempo tanti sentimenti cupi”.

Gray, uno dei più interessanti autori del cinema made in USA contemporaneo, rivela i misteri di New York, scoperti proprio durante le riprese del film. Ci spiega il perché Joaquin Phoenix è a tutti gli effetti il suo “attore feticcio”, chiudendo la conversazione con Film.it con una riflessione: "Negli anni 70 i registi hanno realizzato pietre miliari del cinema. Oggi non importa quanto un regista abbia talento, nessuno Studio gli affiderà abbastanza tempo, denaro e fiducia per realizzare un grande film". .

A seguire gli highlight della nostra conversazione:

00.01 – L'essenza dell'incubo americano
00.58 – I misteri di New York: “Una città sotto la città”
01.50 – Gray: “Joaquin Phoenix, un uomo in guerra con se stesso”.
02.34 – Amore a prima vista per William Friedkin e Il salario della paura
04.00 – “I registi di oggi, “ostaggi” della cultura del nostro tempo, della politica e dell'economia del momento”

Ecco la videointervista completa:



C'era una volta a New York, in uscita il 16 gennaio, è distribuito da BIM.

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