NOTIZIE

Intervista a Sam Rockwell, attore da Oscar: "Per Tre manifesti a Ebbing, Missouri mi sono ispirato a Forrest Gump"

Uno dei migliori film della stagione cinematografica adesso disponibile nel salotto di casa vostra

24.05.2018 - Autore: La redazione (Gedi Digital)
Sam Rockwell ha interpretato diversi svitati. Era il 1999 quando lo vedevamo sputare in faccia a Tom Hanks ne Il miglio verde dove aveva il ruolo di Wild Bill, stupratore e assassino: il male incarnato in un redneck a stelle e strisce. Quello è stato il suo battesimo del fuoco: "Non so perché mi vogliano spesso in questo tipo di ruoli: sono cresciuto in città però mi propongono di interpretare bifolchi o cowboy. Ecco perché mi vedete molte volte recitare su un cavallo in mezzo alla prateria. Ho imparato a dire di 'no' nel corso degli anni, rifiutando anche grandi somme di denaro. Non volevo rimanere incastrato in un ruolo". 

 
Fino a qualche anno fa Rockwell era un attore conosciuto soprattutto da cinefili incalliti rimasti inchiodati dalle sue performance in film come Moon (thriller fantascientifico interamente retto sulle sue spalle) o Il genio della truffa dove era il socio in affari (loschi) di Nicolas Cage. Aveva perfino avuto la sua grande occasione mainstream con Iron Man 2, dove interpretava un cattivo: l'unico attore che cercava di salvare il salvabile nel peggior film Marvel.

Adesso la musica è cambiata: l'Oscar che Rockwell ha vinto per Tre manifesti a Ebbing, Missouri lo ha immortalato in diretta mondiale. Quella statuetta al migliore attore non protagonista che in passato ha regalato un'impennata alle carriere di persone come Denzel Washington, Kevin Spacey e Christoph Waltz. In attesa di vederlo in tre nuovi film nel 2018 (uno dei quali lo schiera in campo nei panni dell'ex presidente George W. Bush), possiamo adesso ritrovarlo nel salotto di casa nostra per riscoprire la performance che gli ha regalato l'Oscar. Tre manifesti a Ebbing, Missouri è arrivato in DVD, Blu-ray e negli store digitali: ecco dunque l'attore nei panni dell'agente Dixon, poliziotto razzista e alcolizzato che nemmeno troppo lentamente si fa strada nel cuore dello spettatore, mentre lui stesso trova in qualche modo la redenzione: "Sul set c'erano veri poliziotti a darmi delle dritte - racconta l'attore - Erano molto disponibili ed emozionati di prendere parte a un film: sapevano che non stavo interpretando uno di loro. E in fondo il mio personaggio gli piaceva". 
 
A te cosa piaceva di questo poliziotto fuori di testa?
Capivo il suo dolore, la solitudine, il senso di perdita. Emozioni nelle quali tutti possiamo identificarci. Ogni giorno, a seconda delle circostanze, possiamo dare il meglio di noi: puoi essere un vigliacco o puoi essere un eroe. Dipende anche dalla giornata, dal momento. Per catturare l'ingenuità di questo personaggio ho pensato a Forrest Gump e al Tim Robbins di Bull Durham - Un gioco a tre mani: c'è una certa innocenza che questi personaggi condividono. L'ingenuità di Dixon è stato il punto di accesso al personaggio. 

Tre manifesti a Ebbing, Missouri ha vinto due Oscar, il tuo e quello a Frances McDormand come migliore attrice protagonista.
Sono stato molto fortunato nella mia carriera. In passato ho lavorato con Gene Hackman, Robert De Niro, Hilary Swank, Christopher Walken, Colin Farrell, Drew Barrymore. La lista di grandi attori non finisce. E Frances McDormand è nella lista. La donna che interpreta nel film conosce bene il tallone d'Achille del mio poliziotto: quindi mi sentivo sul ring e ho provato a batterla. Ovviamente non ci riuscivo: mi sentivo come Joe Frazier sul ring con Muhammad Ali.
 
Prima di fare l'attore hai lavorato come detective privato. Quanto questa esperienza ti ha aiutato nel tuo lavoro sui set del cinema? 
Quello era un lavoraccio! In realtà non facevo nulla di così importante, e nemmeno mi pagavano. L'ho fatto per un po', uno dei miei compiti è stato seguire una donna che aveva una relazione extraconiugale. Era un lavoro squallido e noioso. Ma ho fatto anche altro, tipo consegnare burrito a domicilio, sono stato assistente barman e ho pulito i tavoli di un caffè.

SAM ROCKWELL IN MOON
 
Ripensando alla tua carriera, c'è stato un ruolo che ha fatto la differenza? 
Ho iniziato a vivere di questo mestiere quando ho compiuto trent'anni e i ruoli che interpretavo non erano più ragazzini. Ma non direi che c'è stato un ruolo che ha lanciato la mia carriera: è successo tutto molto lentamente. All'inizio hai sempre paura: ogni volta che interpreti un ruolo pensi che non troverai più lavoro sui set. Oggi mi sento al sicuro, so che continuerò a lavorare. 

 
Tre manifesti a Ebbing, Missouri è attualmente disponibile in DVD, Blu-ray e negli store digitali, distribuito da 20th Century Fox Home Entertainment