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Il cuore dei mostri, Doug Jones de La forma dell'acqua è il nuovo Nosferatu

Conversazione con il protagonista del film da Oscar diretto da Guillermo del Toro e adesso disponibile in Home Video e digital download

28.06.2018 - Autore: Pierpaolo Festa
Come ci sono riusciti? E' questa la domanda che ci poniamo dopo aver visto la scena più bizzarra ed emozionante de La forma dell'acqua - The Shape of Water. Sullo schermo la creatura anfibia sfuggita agli esperimenti genetici americani trova riparo a casa di una donna, prima affascinata dalla sua natura e poi innamorata. L'essere umano e il mostro si abbracciano, si denudano e si stringono forte. C'è sempre un momento nei monster movie in cui la creatura mostruosa si avvicina a un umano: qualche volta scorre del sangue, altre volte invece si crea una sintonia (pensiamo a King Kong e alla sua Ann Darrow o a Frankenstein in amicizia con il vecchio non vedente). La creatura anfibia de La forma dell'acqua fa l'amore con la donna di cui si innamora. 


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Come ci sono riusciti dunque? Torniamo a porci questa domanda mentre rivediamo il film nel salotto di casa nostra (è appena arrivato in DVD, Blu-Ray, 4K Ultra HD e negli store digitali). La risposta arriva quando raggiungiamo al telefono l'attore Doug Jones, protagonista del film di Guillermo del Toro vincitore di quattro Oscar. Per trentuno anni Jones ha interpretato tanti mostri tra piccolo e grande schermo. La sua abilità di contorsionista e mimo è sicuramente necessaria per i ruoli che gli propongono. Poi c'è una componente ancora più necessaria: la pazienza.

I produttori del film Il Grinch hanno assunto uno specialista in resistenza alla tortura: un vero agente della CIA che avrebbe tutelato la mente di Jim Carrey durante le tre ore e mezza di trucco quotidiane. Un'esperienza che Carrey ha paragonato all'essere "sepolti vivi". "Ho letto questa storia - afferma Jones - e mi sono sentito male per Jim. Un attacco di claustrofobia può arrivare in qualsiasi momento". Jones però è uno tranquillo, del resto la sua carriera è iniziata proprio perché lui era conosciuto come "il tipo che non si lamenta mai": "Ognuno di noi reagisce in modo diverso davanti alle ore di make-up. Faccio questo lavoro da trent'anni e alla fine della giornata c'è sempre un team di persone pronto ad aiutarti a togliere il costume di scena. Questo pensiero mi tranquillizza".


 
Il tuo personaggio è un mostro ma è anche sexy. Ha un fisico muscoloso, sa amare e ha una scena di sesso nel film. Una scena intensa e tenera...
Non è una scena di sesso, la considero a tutti gli effetti una scena d'amore. Sally Hawkins e io eravamo nervosissimi sul set: si trattava di un qualcosa che non avevamo mai fatto prima. Per prepararci alla sequenza ci siamo rifugiati nella nostra vulnerabilità. Ci siamo posti una serie di domande: "posso essere mai amato da qualcun altro al punto da iniziare una relazione?", 'Vale la pena amare uno come me?". Domande che a un certo punto della vita ci poniamo tutti. Sono sposato da trentatré anni e queste domande ancora me le pongo! Prima di quella scena i nostri personaggi sono sempre insieme in un laboratorio, e invece qui ci ritroviamo nel bagno di un appartamento. Sappiamo che nessuno ci interromperà. E' il momento perfetto per fare l'amore.
 
Dopo La forma dell'acqua hai interpretato il remake di Nosferatu: quanto peso hai sentito nel calarti in un ruolo iconico già interpretato da Max Schreck, Klaus Kinski e Willem Dafoe?
Era un personaggio che ho sempre sognato di interpretare. Questo film è un "remix" non un remake: lo abbiamo girato tutto con i fondali verdi sui quali saranno proiettate immagini del film di Murnau. Quindi è stato un po' come recitare sul set di quel film. Nosferatu è iconico e amato da i fan dell'horror, capivo il peso dell'incarico, ma copiare la performance di Schreck sarebbe stato come fargli un torto. Quindi ho dovuto trovare il mio modo di interpretare il ruolo. Ma l'ho fatto con grande rispetto per la performance originale.


 
Hai trovato umanità in questo vampiro? 
Sappiamo bene che quasi tutti i cattivi non si considerano tali. Il conte Orlok un tempo era un nobile. Adesso è uno che cerca di sopravvivere, proprio come tutti quanti. Non si rende conto dell'aspetto terrificante che ha. E anche lui cerca l'amore. Ecco, sono riuscito a interpretarlo umanizzandolo. 
 
Sono trent'anni che fai l'attore, il tuo primo ruolo è stato quello di una mummia che ballava. Trovare l'umanità nei mostri dunque è la tua specialità?
Ho interpretato tanti mostri: ogni volta l'approccio è uguale: studio l'ambiente in cui vivono, come si muovono, come si relazionano con gli altri. Investigo sulle loro paure e i loro desideri. La preparazione è identica a quando ti prepari a interpretare un umano. Quando poi lavori con Guillermo del Toro allora il processo è ancora più intenso, perché lui scrive e crea mostri con spessore. Lui i mostri li ama.
 
Qual è dunque la cosa più difficile da fare una volta che trovi l'umanità di un mostro?
Lasciarlo andare a fine riprese. E' sempre difficile. Però almeno so che per un po' non dovrò più sottopormi a ore di trucco. 



La forma dell'acqua - The Shape of Water è attualmente disponibile in DVD, Blu-Ray, 4K Ultra HD e negli store digitali con 20th Century Fox Home Entertainment.