NOTIZIE

Home Video: Viaggio negli effetti speciali di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie

Uno dei blockbuster dell'anno in DVD e Blu-Ray. La parola a Keith Miller, VFX Supervisor Weta Digital

05.12.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
FOTO: DINOSAURI, MOSTRI E SCIMMIE, GLI EFFETTI SPECIALI CHE HANNO CAMBIATO IL CINEMA

Da quasi vent'anni, WETA DIGITAL è sinonimo di avanguardia nella produzione di effetti visivi, responsabile di alcune delle sequenze più spettacolari viste sul grande schermo a partire dalla metà degli anni Novanta fino ad oggi. Un gruppo di artisti, designer e maghi del computer specializzati nell'operare lungo la sottile linea di confine in cui lo spettatore rimane colpito dalla meraviglie visive e allo stesso tempo resta con i piedi per terra provando emozioni reali. Ne parliamo con Keith Miller, digital supervisor dello studio di effetti speciali di Wellington in Nuova Zelanda. Miller, recentemente ospite all'evento View Conference di Torino, ha curato gli effetti speciali di uno dei blockbuster dell'anno: Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, sequel nettamente superiore rispetto al reboot L'alba del pianeta delle scimmie, appena uscito in DVD e Blu-Ray con 20th Century Fox Home Entertainment
 
La chiacchierata con Miller è l'occasione per parlare di un mestiere che cambia alla velocità della luce, un lavoro in cui si è sempre pionieri ventiquattro ore al giorno. Ma il supervisor non nasconde la verità assoluta: “Non è il mix di effetti speciali la cosa più importante di un film. Ancora oggi un gran film è fatto da una grande storia”. 

Ho visto L'alba del pianeta delle scimmie e Apes Revolution uno dopo l'altro. Tre anni separano i due film e gli effetti speciali sono stati perfezionati ancora di più. Cosa è cambiato nella tecnologia tra un film e l'altro? 
Apes Revolution ha richiesto alcuni miglioramenti di vecchie tecnologie e allo stesso tempo lo sviluppo di nuove tecnologie. Questa volta abbiamo in scena un maggior numero di scimmie. Piove spesso nel film, quindi la sfida era quella di ottenere l'effetto bagnato su questi personaggi. Le scimmie si sono evolute rispetto al film precedente, ecco perché dovevano essere in grado di manifestare potenti emozioni. Per questo abbiamo aumentato il loro numero di espressioni.
 
Mi chiedo quanto del vostro lavoro sia svolto fuori dal vostro studio, davanti a vere scimmie...
Tantissimo. Basarsi su veri riferimenti per ottenere il massimo dell'accuratezza è una cosa fondamentale. Sia in quanto a estetica sia in quanto ai movimenti. Siamo molto amici con con lo zoo di Wellington che ci dà accesso alle scimmie. Possiamo filmarle, fotografarle e consultare anche i loro dati medici in modo da capirne l'anatomia. Certamente durante le riprese il regista si affida alla performance degli attori, dopodiché tocca a noi: dobbiamo interpretare quella performance in modo che si adatti bene al mondo delle scimmie, rendendo giustizia sia al lavoro dell'attore sia all'accuratezza delle scimmie. 

Ai tempi di Monsters & Co. i realizzatori della Pixar avevano rivelato quanto fosse stato un incubo lavorare a ogni singolo pelo di Sulley. Avete avuto incubi del genere nella creazione di Cesare per Apes Revolution? 
Il personaggio era praticamente pronto sin dalla fine del primo film. Abbiamo però fatto dei cambiamenti sottili: questa volta lo facciamo parlare, la sua è una performance più sofisticata. Ci siamo soffermati tanto sul suo muso, su come si muovono i muscoli facciali e i tessuti attorno agli occhi. Tutto per avere una lettura più chiara delle sue emozioni. Ancora una volta torno alla sfida più grande: mostrarne la pelle bagnata sotto la pioggia e l'acqua che si accumula tra i suoi peli. 
 
Ricordo le dichiarazioni di Ewan McGregor, confuso e affaticato dai fondali verdi e dai lunghi tempi di attesa sul set della trilogia di Star Wars. Dieci anni dopo quanto gli attori si sono evoluti? Capiscono al volo questa tecnologia o sono ancora confusi? 
Credo che un bravo attore debba adattarsi a ogni situazione, sia davanti a un modello di scimmia in plastica sia davanti uno schermo verde in cui deve immaginare un esercito di scimmie post-apocalittiche. Oggi gli attori sono in grado di adattarsi velocemente alla tecnologia. In Apes Revolution lo hanno fatto in fretta. D'altra parte a volte capitano delle piccole imprecisioni nella linea dello sguardo, a quel punto tocca a noi intervenire per aggiustare tutto. 

JASON CLARKE INSIEME A CESARE E KOBA
 
E per quanto riguarda l'audience invece? Quanto è difficile oggi per specialisti come voi convincere il pubblico che quello che stanno guardando non è finto? 
In un certo senso, gli effetti speciali fanno sempre parte dei grandi film oggi. Quindi credo che gli spettatori ormai siano abituati. Detto questo, gli effetti speciali ti permettono di creare virtualmente ogni cosa: se fatti bene saranno accettati come reali, ma questo non vuol dire che il grande pubblico vada al cinema sono per vedere distruzioni ed esplosioni. Può anche stancarli. Il cuore del film rimane l'idea attorno alla storia.
 
Ogni volta che intervistiamo maghi degli effetti speciali, parliamo del loro tempo libero e delle pause sul lavoro. Alla Pixar per esempio dispongono di una piscina, di una palestra, di una zona yoga, di un campo da basket. Tutto nei loro uffici. La Dreamworks invece ha un vero e proprio campus per attività di svago. Il tutto per incoraggiare i loro impiegati, secondo la filosofia: “impiegati felici, lavoro ottimo”. Giro la stessa domanda a voi della WETA...
Di certo non siamo grandi quanto Pixar o Dreamworks! Non abbiamo i loro locali. I soldi che mettiamo da parte vanno tutti nell'acquisto di nuovi hardware. Abbiamo però il paesaggio della Nuova Zelanda ad ispirarci sempre: non disponiamo di una sala da bowling o di un parco giochi, però a cinque minuti dal nostro ufficio c'è una spiaggia in cui si fa surf. Ecco, ci basta passeggiare in quei luoghi per rimanere ispirati. Ovviamente serve anche tanto caffé, abbiamo dunque le migliori macchine di caffé del mondo nei nostri uffici. 

KOBA, IL CATTIVO DEL FILM, INTERPRETATO SUL SET DA TOBY KEBBELL
 
Chiudiamo con la domanda tradizionale: Keith qual era il poster che avevi in camera da ragazzino? 
Tron. Il film è uscito quando avevo sei anni. È rimasto nel mio cuore fino a oggi. Ha influenzato la mia carriera indirizzandola verso la computer grafica. Quel film ha rotto le barriere della tecnologia. Ancora oggi è un film incredibile. 

Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie è disponibile in Blu-ray 3D, Blu-ray , DVD e Digital Download. I dischi Blu-Ray includono circa due ore di contenuti speciali. Per l'occasione, il prossimo 9 dicembre alle ore 21.00 sarà organizzato un social screening su Twitter in cui sarà possibile commentare il film cercando l'hashtag #ApesRevolution.