Home Video: La notte del giudizio e la sottile linea tra critica e glorificazione della violenza

Film violento o satira sulla cultura americana e l'ossessione per le armi? Entrambe le cose. Arrivato al secondo capitolo, intitolato Anarchia, il franchise de La notte del giudizio allarga i suoi orizzonti, mettendo da parte la dimensione domestic-thriller del primo film con Ethan Hawke e descrivendo meglio la guerriglia urbana di un futuro non troppo distante, proiezione distruttiva di paure odierne.

Alcuni "purificatori" nella notte del giudizio
 

Dopo aver incassato duecento milioni di dollari in tutto il mondo, la saga di The Purge (questo il titolo originale) ha avuto un "OK" immediato per un imminente terzo episodio. Ce lo conferma il regista James De Monaco, quando lo incontriamo in occasione dell'uscita di Anarchia – La notte del giudizio in DVD e Blu-Ray: “E' stato il capo della Universal Pictures a chiamarmi. Mi ha detto: 'Preparati al terzo episodio'. Le ho risposto: 'Devo prima trovare una buona storia da raccontare'”. In realtà De Monaco la ha già trovata, dal momento che The Purge 3 è attualmente in pre-produzione. 

 

A proposito della collocazione della saga pericolosamente vicina a un forte messaggio reazionario, e cioè che il cambiamento può essere ottenuto solo quando il sangue viene versato, De Monaco sostiene: “C'è una sottile linea di confine ed è difficile tenerla salda. Ci ho messo due anni a scrivere il primo film: per farlo mi sono ispirato al cinema di Paul Verhoeven. Era mia intenzione fare qualcosa come Robocop o Atto di Forza, solo molto più radicato nella realtà”. 
 

Be' commentare la violenza con la violenza è sempre difficilissimo. Mi interessava comunque sottolineare la tematica dell'ossessione americana per le armi da fuoco. Nel film ci sono personaggi che parlano di pistole come se fossero oggetti quasi fetish! E gli spettatori reagiscono a questa cosa. Il punto è: come reagiscono? Ecco dove funzionano questi film: scatenano diverse discussioni. Certamente credo che sia un problema reagire glorificando la violenza. Anzi, lo trovo spaventoso. Succede anche con film come Taxi Driver: ti senti terrorizzato dalla violenza mostrata da Scorsese. Eppure magari ha effetti diversi su altri spettatori: lo guardi e ti viene voglia di uccidere qualcuno. La stessa cosa vale per Il cavaliere oscuro: Heath Ledger era certamente spaventoso, eppure il suo Joker è diventato una figura di culto, amato da molti. Dunque la domanda è: come faccio a individuare il punto di rottura tra consapevolezza dell'orrore a glorificazione della violenza? 

James De Monaco dirige Frank Grillo sul set
 

Sono storie di sopravvivenza horror. Un horror realistico: nella realtà non accade proprio tutto quello che raccontiamo nel film, eppure credo che La notte del giudizio si ispiri proprio a una fonte di follia odierna. Il punto è non sono i film, nemmeno i libri e nemmeno i videogiochi a condizionarci. Cosa dunque? Se lo sapessi non sarei qui a parlare con voi.

 

Sì, quella dei soldi, della propaganda: purificarci le anime dato che siamo una specie selvaggia. Ecco cosa vendono i padri fondatori che raccontiamo nel film: il fatto che siamo tutti esseri umani violenti. Quindi "La notte del giudizio" è una specie di battesimo della società. Quello che accade sul serio però è la sistematica cancellazione di una classe sociale per il bene dell'economia. Perché in questo modo il Governo spenderebbe meno in welfare e nel mercato immobiliare. 

I protagonisti di Anarchia pronti a entrare in azione...
 

Sì, il Welfare sociale di classe. Alla fine parliamo di questo. E della sua soluzione sostenuta dai personaggi del film: cancellare un'intera fascia di abitanti. Se non è horror questo... 

Anarchia - La notte del giudizio è distribuito in DVD e Blu-Ray da Universal Pictures Italia. Disponibile, sempre in DVD e Blu-Ray, il cofanetto special edition contenente entrambi i film della serie. 

Per saperne di più
La recensione de La notte del giudizio
La recensione di Anarchia - La notte del giudizio