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Faccia a faccia con il serial killer di Wolf Creek: "Sono la versione malefica dI Mr. Crocodile Dundee"

L'attore austrailano John Jarratt racconta l'oscurità e il divertimento nel ricreare un assassino spietato e adorato dal pubblico

15.06.2015 - Autore: Pierpaolo Festa
Mick Taylor come Freddy Krueger. Il primo incontro cinematografico con il serial killer di Wolf Creek era all'insegna della paura: lo vedevamo poco in scena sebbene la sua presenza contaminasse l'intero film. Wolf Creek 2 cambia totalmente registro proprio come è stato fatto con i film della serie Nightmare: d'un tratto il serial killer domina gran parte delle scene, è in gran forma, è più simpatico e da spettatore inizi a volergli bene. "Si ride durante la prima scena, vero? - ci chiede John Jarratt, l'attore che lo interpreta in entrambi i film - Dai, tutti quanti abbiamo pensato una volta nella vita di uccidere qualcuno e farla franca... ammettiamolo dai!". 
 
Rimaniamo impassibili davanti all'ultima frase dell'attore australiano, notando la sottile linea di confine tra lui e il suo personaggio. Una cosa disturbante e divertente. 


Interpretare un cattivo come Mick Taylor è sicuramente un sogno per un attore. Quali sono però i rischi quando si dà vita a un serial killer del genere?
Oh la prima volta che lo ho interpretato la paura era legata al fatto che non avrebbe funzionato. Mi dicevo: "Sarà fantastico, oppure sarà il peggior cartone animato mai visto. Una specie di parodia dei Looney Tunes". Per fortuna è andata bene. Dici che è un sogno interpretare un cattivo così? Non lo so. Personalmente ero agio nella sua pellaccia malefica e orribile. Io mi sono divertito parecchio, non so se altri si sarebbero subito sentiti bene dentro il ruolo di Mick.  
 
Parliamo un attimo di "mi sono divertito parecchio". Ti riferisci anche alla preparazione del personaggio?
Guarda, per trovare il suo ghigno malefico mi sono esercitato moltissimo. Volevo ricreare un suono che fosse riconoscibile e spaventoso come la musica di Lo squalo. Ho provato e riprovato davanti al mio labrador. Quando lui a un certo punto è scappato via, ho capito che avevo trovato la risata malefica giusta. 
 
A parte l'amore per questo personaggio, immagino che iniziare il lavoro sul ruolo sia stato un viaggio nell'oscurità, no?
Certamente mi sono documentato su serial killer australiani. Ho letto molto su Ivan Milat che ammazzava i turisti che campeggiavano nelle zone rurali dell'Australia. Li portava nei boschi e li mutilava. Direi che Mick è ispirato a lui. Costruire il passato del personaggio nella mia mente è stata la parte più difficile.  
 
Mi chiedo se Mick possa suscitare collera nel pubblico australiano. Quanto il successo di questa saga horror li ha fatti arrabbiare?
Ma no! Gli australiani lo adorano! Non faccio arrabbiare nessuno, abbiamo un pubblico vasto. Ovviamente ci sono anche i puritani. E ci sono anche quelli più spaventosi, i razzisti veri e propri. L'Australia può essere ancora un paese razzista.


 
Sul serio?
Be' io ne so qualcosa, sono cresciuto nei Bush, nel bel mezzo del nulla. Vengo da una cittadina di settecento abitanti la cui città più vicina è a ottanta chilometri di distanza. Capisco dunque l'esistenza di certi personaggi: in Australia abbiamo tanti bifolchi razzisti.
 
Poco fa dicevi di sentirti a tuo agio dentro un personaggio così oscuro. Lo conosci meglio del tuo regista? Improvvisi quando lo interpreti?
Non ho alcun problema nel dire a Greg (McLean, il regista, NDR) che preferisco pronunciare un'altra battuta o fare la scena in un altro modo. "Vattene al diavolo - gli dico - "non dirò mai quella battuta". A quel punto lui mi licenzia, ma lo fa col sorriso sulle labbra. Anzi, a volte è lui a tirare fuori le idee più belle. A volte può anche dire ca**ate però! Poco fa ti dicevo che il rischio era trasformare Mick in un cartone animato: pensaci bene, se non fosse cattivo sarebbe come Mr. Crocodile Dundee, un bastardo divertente! Devo stare molto attento a questa cosa.  
 
Alla fine di ogni intervista chiedo sempre: qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Elvis. Lo ho interpretato da poco in un cortometraggio. 

Wolf Creek 2 - La preda sei tu è distribuito nei cinema da Medusa Film. 

Per saperne di più

Wolf Creek 2 - La nostra recensione