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Esclusivo: Sul set di Operazione U.N.C.L.E. con Guy Ritchie. "Qui non è Bond!"

Spionaggio, spettacolo e spasso, le armi segrete del nuovo action del regista

12.06.2015 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Londra - Il volto di Marcello Mastroianni è la prima cosa che vediamo sul set di Operazione U.N.C.L.E. Una foto dell'attore tratta da Otto e mezzo è appesa su una parete nel reparto costumi di scena. "Adoro lo stile italiano - ci racconta la costumista Joanna Johnston mentre apre uno dei suoi quaderni e ci mostra ancora nuove foto di Marcello spiegando come abbia ispirato il look di alcuni personaggi del film - Gran parte della storia è ambientata in Italia. C'è anche un cattivo italiano, lo interpreta Luca Calvani, e anche per questo abbiamo ricercato lo stile dell'epoca nel vostro Paese. Perché era il perfetto paradigma di eleganza". 

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La scena in questione alla quale abbiamo assistito sul set di Operazione U.N.C.L.E.
 
Film.it è negli studi di Leavesden, trenta chilometri fuori da Londra. L'ambientazione però ha tutt'altro a che vedere con la City: improvvisamente ci ritroviamo in un angolo di Berlino Est alla fine degli anni Sessanta. E' notte fonda (le riprese si svolgono da mezzanotte alle quattro inoltrate), Henry Cavill è sotto la pioggia su una specie di torre ricostruita apposta per la scena che sta per girare. Eccolo agganciarsi a un cavo e scivolare giù insieme ad Alicia Vikander. Niente stuntmen, sono proprio loro a eseguire l'acrobazia. La scena viene ripetuta decine di volte. Da qualche parte c'è anche Guy Ritchie che si fa vedere poco. Non è nemmeno lui a gridare "azione". "Guy ha questo suo centro operativo nella sua roulotte - ci rivela l'ex Lone Ranger Armie Hammer, co-protagonista del film - Ognuno di noi va in pellegrinaggio all'interno della sua sala controllo: lui ci riceve e discute ogni dettaglio della scena. E' molto presente, non lo vedete quassù al nostro fianco, ma comunica costantemente via radio". 
 
Sullo schermo vedremo un agente della CIA costretto ad allearsi con una spia russa e reclutare una giovane donna a Berlino Est che li aiuterà a sventare i piani apocalittici del cattivo di turno. "E' un film di spie con azione e tanti gadget, ma non vogliamo essere troppo simili a Bond - precisa Ritchie quando finalmente lo incontriamo durante una breve pausa sul set - Non vado pazzo per gli 007 di oggi, anche perché nessuno è stato più in grado di ricreare il carisma di Sean Connery. Quel che mi piace invece è girare film d'epoca e ricreare un mondo ormai andato". Sul set si parla molto di "stile alla Guy Ritchie", ma cosa vuol dire esattamente? Si tratta di una formula? Risponde il regista: "Di solito si dice che la storia sia la cosa più importante di un film. Io non la penso così, il tono è la vera priorità: soltanto quando lo trovi hai la possibilità di sviluppare i personaggi al suo interno. Con Operazione U.N.C.L.E. abbiamo provato la stessa cosa fatta su Sherlock Holmes: un film d'epoca che potesse essere contemporaneo".
 
Ritchie ha letteralmente salvato questo progetto, un tempo alla deriva, riscrivendone il copione da cima a fondo. U.N.C.L.E. infatti avrebbe dovuto essere diretto da Steven Soderbergh e interpretato da George Clooney anni fa: "Non mi piaceva quella sceneggiatura - dice il regista con grande onestà - non era il film per me, probabilmente Soderbergh avrebbe fatto un grande lavoro. Mi piaceva invece tornare agli anni Sessanta, era importantissimo e allo stesso tempo la sfida è stata renderlo appetibile per il pubblico odierno".


Ritchie dirige Armie Hammer e Henry Cavill sul set: qui l'intervista all'attore "Superman in Vespa"

L'ex signor Ciccone rimane sempre tranquillo, con un tono di voce appena più che sussurrato, e non è difficile immaginarselo così anche nel gestire momenti di crisi. Come quella volta in cui - a pochi mesi dall'inizio della produzione - Tom Cruise, che avrebbe dovuto interpretare l'eroe Napoleon Solo, ha lasciato il progetto per dedicare anima e corpo al nuovo Mission: Impossible. "Sono stato in ansia per circa una decina di minuti, poi ho capito che avrei potuto sviluppare un processo inverso. Se Tom fosse rimasto nel film allora i due protagonisti avrebbero avuto una grande differenza d'età. Adesso, invece, sono coetanei il ché aumenta la loro rivalità al servizio della trama. Una cosa simile mi era successa anche con Sherlock, esattamente all'opposto: lo stavo sviluppando con Sam Riley, volevo uno Sherlock giovane. Poi Downey, che aveva apprezzato Rocknrolla, mi ha chiamato chiedendomi se gli affidavo il ruolo... anche lì dieci minuti di ansia e poi verso una nuova avventura".  
 
A quel punto il regista si alza ci saluta e torna nella sua roulotte dove è pronto a ricevere Henry Cavill per parlare di una nuova scena. Questo però accade soltanto dopo che il Superman del grande schermo si è preso un caffè con noi...

Operazione U.N.C.L.E. in uscita il 3 settembre è distribuito da Warner Bros.