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Spider-Man e il futuro dei supereroi in TV, l'intervista al presidente Marvel Kevin Feige

Il numero uno dei Marvel Studios presenta a Londra Spider-Man: Far From Home e svela di avere piani fino al 2024

21.06.2019 - Autore: Pierpaolo Festa
Quando si parla di Kevin Feige è necessario iniziare da cifre. 23 film in 11 anni. Una finestra di tempo nella quale il presidente dei Marvel Studios si è affermato come il più potente produttore del cinema occidentale. I suoi film hanno incassato più di 25 miliardi di dollari in tutto il mondo. Feige è il capo. Colui che prende tutte le decisioni importanti:ingaggia registi, dà un volto a un personaggio, sceglie quale film produrre e quale lasciare andare. "Andiamo avanti per unità di tempo lunghe cinque anni - racconta in esclusiva a Film.it - Oggi abbiamo ben chiari i film che faremo fino al 2024. Ma ci sono anche sogni e idee che iniziamo a inseguire già da adesso e che speriamo di far diventare realtà oltre quella data".



Quando si parla di "sogni e idee" la mente del produttore va a una notte importante della sua vita, quella del 21 aprile 2012: giorno della première italiana del primo Avengers a Roma. "Quella sì che è stata una notte speciale. C'era gran parte del cast - Scarlett Johansson, Chris Hemsworth, Tom Hiddleston e Mark Ruffalo - io ero con loro e c'erano anche alcuni produttori. Una delle poche occasioni in cui ci ritrovavamo tutti insieme. Siamo rimasti svegli fino a tardi, a fare chiasso nel cortile dell'Hotel De Russie. E' stata una serata molto intima. Ad oggi la ricordiamo tutti. Il primo Avengers non era ancora uscito, ma quel giorno avevamo intuito che la nostra vita sarebbe cambiata. E abbiamo condiviso con gli attori alcune idee sul nostro futuro. Idee che poi abbiamo trasformato in realtà quando Endgame è arrivato nei cinema".  

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Dunque da una parte ci sono le vostre idee e i vostri sogni, dall'altra in che modo la Marvel ascolta i bisogni delle minoranze? L'anno scorso avete portato al cinema il primo supereroe nero con Black Panther. Qualche mese fa è arrivata Captain Marvel con il primo film interamente retto sulle spalle di una donna. E adesso? Sentite la pressione di ascoltare le persone?
Oh la sentiamo ad ogni film che facciamo. Vogliamo che questi film riflettano il mondo reale così com'è. E vogliamo che ogni spettatore riveda sé stesso sullo schermo. Questo è il nostro più grande desiderio quando invitiamo il pubblico a uno dei nostri film: ritrovarsi sullo schermo e rimanere ispirati da una versione di sé stessi. Succede anche nei fumetti. Non posso rivelare i nostri piani futuri, posso solo dire che continueremo a farlo anche nei film che annunceremo a breve. Una volta che Spider-Man: Far From Home arriverà nei cinema. 
 
Spider-Man: Far From Home è il vostro secondo film realizzato insieme a Sony dopo un accordo storico che vi ha portati a girare Homecoming e avere l'Uomo Ragno tutto per voi in blockbuster come Civil War e nei due ultimi Avengers. Con questo film chiudete la Fase 3 dei Marvel Studios.
Il nuovo film esplora sempre il rapporto tra Peter Parker e i suoi compagni di scuola. E in questo il modello è sempre la commedia di John Hughes. Il sequel, però, è un po' diverso: tutti i personaggi sono cresciuti dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Peter Parker deve farsi avanti, raccogliere l'eredità di Tony Stark. E dovrà capirlo nel bel mezzo di un viaggio in giro per l'Europa. Lo abbiamo sempre visto a New York, tranne quei dieci minuti in Civil War,  adesso lo ritroviamo in azione a Venezia dove si trasforma: da "buon ragnetto di quartiere" punterà ad avventure più grosse ed epiche.  

Una sequenza spettacolare del film è ambientata a Venezia? C'è un senso logico nella scelta del luogo o avete semplicemente puntato il dito sulla mappa alla ricerca delle più belle location? 
Venezia è stata la prima città che ci è venuta subito in mente. Avevamo pensato che il finale sarebbe stato a Parigi e non ci siamo mai arrivati! Il film è anche ambientato a Praga e Londra. Da una parte abbiamo cercato di raccontare cosa vuol dire scoprire la bellezza dell'Europa per la prima volta, dall'altra se devi usare un cattivo come Hydro-Man, presente nel nostro film, allora pensi subito che sarebbe perfetto vederlo a Venezia.  
 
Quindi ancora una volta una storia di formazione per Peter Parker, ma anche un film di spionaggio girato in location affascinanti. Come se Spider-Man fosse un agente segreto alle prese con una missione piena di colpi di scena. 
In Far From Home ci sono tanti colpi di scena. A noi piace molto inserirli nella storia: adoriamo sorprendere il pubblico ma anche spiazzare i fan dei fumetti che si aspettano quei colpi di scena e che li ritrovano in un modo che non avevano calcolato. La verità è che tutti i personaggi Marvel si prestano a diversi generi cinematografici, è quello che abbiamo provato a fare nel corso di 23 film: mantenere intatto lo spirito del personaggio ma collocarlo in determinati contesti cinematografici. Questa per noi è la cosa più importante. 
 
Dai contesti cinematografici passerete presto al format televisivo: porterete sul piccolo schermo diversi personaggi visti al cinema. Avete già annunciato quattro serie televisive per il prossimo anno. In un momento in cui Netflix cancella le serie sui personaggi Marvel, come mai voi puntate invece su questo format?
Non eravamo coinvolti nelle serie prodotte da Netflix. Questa sarà la prima volta che i Marvel Studios produrranno una serie TV per la nuova piattaforma streaming Disney+. E' un nuovo modo di esplorare personaggi che già conosciamo e raccontarli come mai abbiamo fatto prima d'ora. Ci permetterà di scoprire nuovi aspetti delle loro personalità. E le storie raccontate in TV saranno legate a quelle che poi ritroveremo nei cinema. Nelle serie vedremo gli eroi alle prese con alcuni eventi che li cambieranno, e che saranno fondamentali nei film futuri.  

Possiamo considerare questo nuovo format televisivo come l'occasione di assistere a un film di dieci ore?
Questa è l'idea. Sappiamo bene quello che il pubblico si aspetta da noi. Non vogliamo deluderli. 

 
Come avete stabilito quale di questi personaggi sarebbe finito in una serie TV?
Gli show che abbiamo già annunciato saranno composti da avventure ambientate dopo gli eventi di Endgame. Falcon e The Winter Soldier avevano bei momenti tra di loro nei film, adesso li approfondiremo e ci concentreremo su cosa vuol dire raccogliere lo scudo di Captain America. Ci sarà poi la serie su Scarlet Witch e Visione con il ritorno di Paul Bettany che è stato con noi sin dal primo Iron Man. Questi due personaggi hanno una storia unica e possiamo raccontarla solo in TV. E poi assisteremo anche al ritorno di Loki: Tom Hiddleston è stato il nostro cattivo più amato. Uno dei personaggi più complessi. In una sequenza di Endgame lo abbiamo visto fuggire, dove è andato? Daremo una risposta a questa domanda.  
 
Tra questi 23 film c'è un titolo che avrebbe meritato una migliore occasione? 
Non saprei come rispondere. Sono tutti come figli per me. Posso solo pensare al modo in cui abbiamo reinventato Thor. Il primo film di Thor diretto da Kenneth Branagh lo ha introdotto nell'universo cinematografico. Il personaggio ha avuto una minima evoluzione nel sequel The Dark World, ma è stato nei film degli Avengers che ha trovato piano piano una nuova voce. Con Thor: Ragnarok ha trovato un nuovo pubblico ed è arrivato a un nuovo livello. Quello che abbiamo sempre pensato meritasse. Ecco dunque un personaggio che dimostra come il pubblico sia pronto a seguirci anche quando ci spostiamo in aree del tutto inesplorate.  
 
Qualche anno fa Steven Spielberg ha parlato del momento d'oro dei film dei fumetti, prevedendo anche una crisi futura. Ha tracciato un paragone con i Western, spariti dopo essere stati il genere più amato nel cinema americano.
Il momento dei Western è durato per molti anni. Almeno cinquanta e ancora oggi ci sono! La verità è che il paragone di Spielberg mi emoziona. Quello che abbiamo provato nel corso di questi 23 film è stato fare qualcosa di unico. Non credo ci sia un genere di supereroi, credo invece che i film tratti dai fumetti possano esplorare generi molto diversi. 
 
Sta dicendo dunque che anche "il vecchio Steven" può sbagliarsi? 
Non ho detto questa cosa, la state dicendo voi. Steven è sempre il più grande di tutti.


Spider-Man: Far From Home arriverà nei cinema dal 10 luglio distribuito da Warner Bros. Italia. 

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