NOTIZIE

Intervista: John Hurt sfida l'era glaciale in Snowpiercer

A colloquio con il grande attore inglese, presto al cinema nel film di Bong Joon-Ho

Snowpiercer - John Hurt

25.02.2014 - Autore: Marco Triolo
Non può essere che una grande emozione incontrare John Hurt. Veterano del cinema, attore con alle spalle cinquant’anni di carriera e ruoli in film indimenticabili. Alien, Elephant Man, I cancelli del cielo, Osterman Weekend e Orwell 1984 sono opere che adornano gli scaffali dei cinefili di mezzo mondo. L’attore sarà presto al cinema in Snowpiercer, prima opera in lingua inglese del regista sud-coreano Bong Joon-ho, autore di capolavori come The Host e Memories of Murder.



Snowpiercer è un film di fantascienza coi fiocchi, in tutti i sensi. In un futuro distopico in cui l’umanità si trova a fronteggiare una nuova, e durissima, era glaciale, causata artificialmente, gli ultimi superstiti circolano annualmente il pianeta a bordo di un treno corazzato. Le caste sociali sono ben divise e distribuite per l’intera lunghezza del treno, con i ricchi in testa e i poveri in coda.

È stato fantastico lavorare con Bong Joon-ho – ci ha rivelato Hurt nel corso del Festival di Roma 2013 – perché gira solo quello che vuole vedere. Non ha la fastidiosa abitudine di girare un master e poi i dettagli, finché non sei stufo marcio della scena. Ti blocca anche a metà di una frase, dicendoti ‘Basta così’. È come un Hitchcock impazzito, monta nella sua mente tutto il tempo, è molto brillante”. Nel corso dell’incontro, Hurt ha anche parlato del cinema americano e del divario crescente tra grossi blockbuster e film indipendenti: “Lo trovo molto triste, perché è ciò che sta in mezzo che spesso è più affascinante. Se pensate ai vostri film preferiti, credo che molti vengano dai budget medi. Il problema di Hollywood è che non è governata dagli autori, ma dal business. Producono un film da 200 milioni che poi magari fa flop e non capiscono perché, mentre la ragione è perfettamente chiara: perché a nessuno interessa il film”.



Ovviamente, in una così lunga carriera non mancano i rimpianti, i ruoli che avrebbe preferito non accettare: “Ci sono ruoli che accetti quando raggiungi il fondo del barile, economicamente parlando. In quei momenti, chiami il tuo agente e gli dici ‘Trovami qualcosa’. E poi ne paghi le conseguenze emotive”. Gli abbiamo anche chiesto se si considerasse un saggio, dato che spesso ricopre questo ruolo nei film. La sua risposta è degna del miglior humour inglese: “Lasciatemi dire questo: sono un socratico, cioè un saggio che sa di non sapere niente!”.

In uscita il 27 febbraio, Snowpiercer è distribuito in Italia da Koch Media. Qui potete eggere la nostra recensione.