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Carlos Areces: "Almodovar mi voleva come Stallone"

L'ex clown triste di De la Iglesia racconta il set de Gli amanti passeggeri, l'ossessione per Angela Lansbury e quella volta che incontrò Tarantino

Carlos Areces

22.03.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
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Roma - Carlos Areces, meglio conosciuto come il clown triste di Ballata dell'odio e dell'amore, si presenta in giacca e una t-shirt raffigurante il capo dei Gremlins cattivi, il mostriciattolo con il ciuffo bianco. Il giorno prima, nel corso della conferenza de Gli amanti passeggeri, sul suo petto c'era Nosferatu. Per prepararmi a questa intervista decido di visionare i Klamstein su Youtube, una bizzarra microserie animata che lo stesso Areces ha creato e prodotto e che vede tra i personaggi anche Angela Lansbury. Dunque cominciamo proprio da la signora in giallo:



Hai un'ossessione per Angela Lansbury?
Sì. E' entrata nella mia vita sin da bambino. In collegio, nelle giornate di pioggia, ci facevano vedere sempre i soliti due film: Pomi d'ottone e manici di scopa era uno di questi. Lo avrò visto trenta volte. Dopodiché sono cresciuto con La signora in giallo. Mi piaceva così tanto. Era sempre la stessa storia, così uguale che ho cominciato a pensare che fosse la stessa Jessica Fletcher a uccidere le vittime!

Hai mai avuto un feedback da Angela dopo i Klamstein? Una sua reazione o una lettera del suo avvocato, magari?
(ride). Nessun feedback purtroppo. Però vorrei conoscerla tanto. Ho due miti come attori: Angela Lansbury e Leslie Nielsen. Ho conosciuto lui quando è venuto in Spagna a girare un film.

Carlos Areces Gli amanti passeggeri Pedro Almodovar intervista
Areces in Ballata triste dell'odio e dell'amore

Davvero? E' venuto anche in Italia venti anni fa per girare S.P.Q.R.
In Spagna ha fatto un cameo in una parodia. Ho fatto lo stalker sul set. Se non avessi avuto una foto con lui, non avrei più potuto guardarmi allo specchio. Alla fine ce l'ho fatta.

Poco fa hai detto che c'erano due film che ti mostravano a scuola da ragazzino. Uno era con la Lansbury. E l'altro?
Il primo Rambo! Sembra una follia ma è così. E mi è stato utile anche sul set de Gli amanti passeggeri.

Come mai? Pedro è un fan di Sly?
Non proprio. Lui voleva che il mio personaggio avesse uno “sguardo bovino”. E' stato lui a pensare a Sylvester Stallone e consigliarmelo come riferimento. Quindi ho sempre le palpebre semi-abbassate. Uno sguardo quasi inespressivo.

Una delle scene più spassose è il numero musicale sulle note di I'm So Excited. E' vero che non era nello script inizialmente?
Proprio così: la scena non era prevista. In un certo senso siamo stati Javier Camara e io a suggerirla involontariamente a Pedro. Un giorno, tra una pausa e l'altra, facevamo gli stupidi sul set, cantando in playback e ballando. Pedro ci ha notati e ha pensato subito alla coreografia. Del resto un film di Almodovar deve avere un numero musicale, no?



Sembra che uno dei tuoi aneddoti più gettonati sia l'incontro con Quentin Tarantino.
Il mio sogno di attore era lavorare in Spagna con De la Iglesia e Almodovar. Ci sono riuscito. Adesso manca Tarantino, che per quanto riguarda il cinema internazionale, è il mio regista preferiti. Ballata dell'odio e dell'amore fu presentato a Venezia quando Quentin era presidente di giuria. Lo vedevo in proiezione ridere e partecipare alla visione. Le luci si sono riaccese, ho provato ad andare da lui ma non ci sono riuscito. Siamo tornati in Spagna, e meno male che il film di Alex fu uno dei vincitori del Festival. Tornati al Lido, Quentin mi fermò alla festa finale e mi disse: “Hey, tu sei il clown triste!”. Ero al settimo cielo.

Gli amanti passeggeri è distribuito nei cinema da Warner Bros.


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