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Almodovar: "Esorcizzo le paure con il sesso"

Il regista presenta a Roma Gli amanti passeggeri, un ritorno alle commedie realizzate negli anni Ottanta: "Un'epoca che mi manca molto".

Pedro Almodovar

14.03.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Pedro Almodovar ad alta quota con una commedia frizzante e peperina, ambientata quasi interamente all'interno di un aereo con un problema tecnico tenuto nascosto alla maggior parte di chi ci sta dentro. Gli amanti passeggeri, questo il titolo, segna il ritorno al passato per il regista spagnolo, a cui non si può non voler bene specialmente quando ce lo ritroviamo davanti con tutta la sua verve inarrestabile. Come sempre Pedro quando attacca a parlare non si ferma un minuto: "Il mio unico sport ormai è passeggiare per il centro di Madrid. Tutte le volte che lo faccio la gente mi ferma in continuazione per comunicarmi le loro opinioni sui miei film. C'è una frase che mi ossessiona sempre: 'Quando farai di nuovo una commedia? - mi chiedono - Abbiamo riso tantissimo con te'. Questa frase mi è rimasta impressa nel cuore".

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Non è stata comunque una passeggiata. Lo stesso Pedro infatti parla di sfida: "Avevo voglia di tornare ai toni dei film degli anni '80 da cui mi ero allontanato a causa di una normale evoluzione. Uno non sa mai se può tornare al suo passato, io credevo che ce l'avrei fatta. Questo film è un omaggio a quel decennio che è stato importante per il mio Paese: un grande periodo per la democrazia". A chi gli chiede se Gli amanti passeggeri è una risposta ironica ai film sui disastri aerei, il regista risponde: "La mia intenzione era quella di riunire un gran gruppo di persone in un luogo ristretto, da dove è impossibile uscire. Gli assistenti di volo e i passeggeri iniziano un dialogo per distrarsi dal pericolo: a poco a poco il loro rapporto si trasforma in un autentico spettacolo che esorcizza le loro paure".

Almodovar va oltre, raccontando la metafora del suo Paese
: "Una metafora immediata: un viaggio senza una destinazione, un atterraggio forzato che comporta sempre la situazione di grave pericolo. Però il film è una commedia. Nella realtà non sappiamo chi sarà il comandante che porterà a terra l'aereo. Non sappiamo nemmeno se atterreremo e in quali circostanze. Io mi sento così: vivo la situazione della Spagna con questa incertezza. Questo per il mio Paese è il momento peggiore sin dall'inizio della democrazia. Ecco perché ho pensato agli anni Ottanta: ricordo l'esplosione di libertà dell'epoca. Mi mancano molto".



Il regista viene anche invitato a esprimere un commento sul nuovo Papa: "Non ho visto il suo discorso a San Pietro. Dunque come regista non posso esprimere un giudizio sulla sua performance". Proprio in quel momento i suoi occhi si muovono in entrambe le direzioni come se Pedro avesse davvero qualcosa da dire e non volesse limitarsi a questa risposta. Ed è così: "Quest'uomo comunque ha un passato. Tutti abbiamo un passato: e anche il Papa ce l'ha". E la frecciata si trasforma in un'esortazione: "Trovo il coraggio di dare al Papa due consigli: che elevi la donna allo stesso livello degli uomini. E che faccia scacco matto al celibato. In questo modo gli abusi sessuali di cui tutti abbiamo letto potrebbero finalmente sparire".

Inevitabile parlare di sesso: "E' sempre una festa per me – continua Pedro – I miei protagonisti, convinti di non fare più ritorno decidono di salutare la vita nel modo migliore: facendo sesso". E' una metafora politica anche questa? "Il sesso? Non credo. L'amore sì però: serve un governo che sia innamorato del proprio popolo". Ancora una volta Pedro non resiste: "Be' forse anche il sesso. Riuscite a immaginare un governo che aspira a scoparsi il maggior numero degli elettori? In questo modo forse cercherebbe proprio di fare contenti tutti, ma proprio tutti".

Gli amanti passeggeri, in uscita il 21 marzo, è distribuito dalla Warner Bros.