NOTIZIE

Broderick e Affleck, signori del furto

Abbiamo intervistato Matthew Broderick e Casey Affleck, ladri sprovveduti in "Tower Heist" di Brett Ratner

Tower Heist - Locandina

11.11.2011 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
Non si può definirli semplicemente comprimari di lusso quando si parla di Matthew Broderick e Casey Affleck. Se il prossimo “Tower Heist: colpo ad alto livello” di Brett Ratner vede come protagonisti Ben Stiller e Eddie Murphy (da noi già intervistati qui), sicuramente però i primi due non fungono da semplici “spalle”, tutt’altro. “E’ un film collettivo – spiega subito Casey Affleck – Certamente Ben e Eddie sono al centro della vicenda, ma tutti insieme abbiamo lavorato per rendere il film il più armonico e comico possibile”. Ma cosa li ha spinti ad accettare di partecipare al progetto? Stavolta tocca a Broderick: “A me personalmente ha impressionato l’entusiasmo con cui Brett Ratner mi ha chiesto di leggere la sceneggiatura, e quando l’ho fatto ho condiviso in pieno il suo ottimismo: lo script è perfetto nel mescolare cinema di genere e delineazione dei personaggi. Dopo che ho accettato, il cast si è riempito giorno dopo giorno di grandi attori. Quanto può essere lusinghiero lavorare con professionisti storici come Alan Alda e Judd Hirsch?”. A questo punto Affleck lo guarda di traverso… “Ah, già, anche con Casey e gli altri!”, si affretta ad aggiungere Broderick scherzando.

Broderick e Affleck con Eddie Murphy

“Anche per me il primo motivo che mi ha spinto a dire sì è stata la sceneggiatura – conferma poi Casey – e man mano che si aggiungevano gli altri attori sentivo che avremmo realizzato un film corale e importante. Abbiamo funzionato sia individualmente che come gruppo di attori”. Quindi non c’è stata alcuna rivalità tra di voi? “Non nel senso di competizione nel rubarsi le battute più divertenti. Piuttosto ciascuno di noi ha cercato di far ridere gli altri, tentando di elevare in ogni momento la qualità della comicità presente nel film”. Come è stato lavorare con un’icona comica come Eddie Murphy? Affleck e Broderick si guardano per un attimo, incerti su come rispondere. E’ soltanto un attimo, ma l’abbiamo percepito. Alla fine riprende la parola Casey: “E’ una persona molto riservata, sul set non porta mai la sua vita privata. Al tempo stesso però è un professionista incredibile, sa leggere il ritmo di ogni scena ed inserirvi la sua comicità senza prevaricare la prova d’attore dei suoi colleghi. Avere un attore accanto che sa assecondarti e insieme proporre il suo talento è qualcosa di appagante. Insomma, Eddie sa bene che fare cinema è arte, divertimento ma soprattutto duro lavoro”.

Broderick con Ben Stiller

Torniamo allora a Matthew Broderick, newyorchese D.O.C.: come è stato girare nella sua città? “Mi ha fatto imparare molte cose su come funziona New York, sono stato in posti in cui vado molto raramente o addirittura non ero mai stato. Tra le location che mi hanno più emozionato c’è stata Roosevelt Island, posto in cui non tornavo da anni e che ha sempre un suo fascino. Io amo immensamente New York, ci sono cresciuto, ma sono anche felice di allontanarmene ogni tanto: è una metropoli che sa essere snervante, spesso è un gran casino e cambia in continuazione, non ti da punti di riferimento.” A questo punto Broderick si accorge della mia espressione inquieta, e mi affretto a dirgli che mi sono appena trasferito a New York: “No ma sta' tranquillo! – si affretta a consolarmi l’attore – Vedrai che sarà una magnifica esperienza, nessuna città come questa ti sa infondere energia e voglia di metterti alla prova!” Ecco, già meglio…

Casey Affleck in una scena del film

L’ultima domanda riguarda entrambi: “Tower Heist” è un film con protagonisti dei rapinatori improvvisati, un lungometraggio che parla di rivincita. E’ mai capitato loro di rubare qualcosa nella vita come ricompensa per un torto subito? “A me no, non sono mai stato abbastanza coraggioso da superare quella linea”, si affretta a dire Casey Affleck. Broderick invece ci pensa su un po’ di più: “Da bambino mi capitava di prendere qualche dollaro di nascosto dal portafogli di mio padre, oppure la merenda o le figurine del baseball ai miei compagni di scuola. Non si trattava di rivincita o altro, ero semplice un discolo. Da adulto ho imparato che il modo migliore per ripagare qualcuno che ti ha ferito è fargli perdere la fiducia in se stesso: questo è un qualcosa che spesso ho messo in pratica, e funziona ogni volta”.

Tower Heist” sarà distribuito nelle sale italiane da Universal, a partire dal 25 novembre.