Il soggetto originale del film è venuto in mente proprio al grande protagonista di “Una poltrona per due” e “Beverly Hills Cop”: “In realtà ero solo stanco di starmene a poltrire sul divano! Volevo uscire di casa e fare qualcosa! – esordisce a sorpresa Murphy, il primo a ironizzare sulla sua assenza prolungata dal grande schermo – La mia idea in realtà era molto più semplice, raccontava di un gruppo di persone qualunque che vuole fare il classico colpo grosso e rubare del denaro a un ricco. Quando l’ho proposta al produttore Brian Grazer, lui si è subito attivato con una valanga di idee, ha coinvolto due sceneggiatori preparati come Ted Griffin e Jeff Nathanson e ne è venuto fuori uno script magnifico come quello che abbiamo girato.” Quale è la forza primaria di “Tower Heist”? Ben Stiller non ha alcun dubbio: “I personaggi. Per me si è trattato di un lavoro molto differente da tutto quello che ho fatto in precedenza, perché a ben vedere il film non è una commedia, si tratta di una storia molto drammatica. A rendere il tutto comico è proprio il lavoro su personaggi così ben delineati: è la loro simpatia e le situazioni in cui si cacciano a renderli comici, non certo la trama a e lo svolgimento del film. E’ un modo di intendere cinema e di realizzarlo che mi entusiasma.” Il film in qualche modo si lega all’attuale crisi economica e finanziaria, sfociata nella protesta che in questi giorni sta occupando Wall Street: “Non era nostra intenzione sfruttare il momento di frustrazione che si respira adesso in America e più in generale in tutto il mondo. 'Tower Heist' prima di tutto vuole essere intrattenimento, anche se personalmente mi sento molto vicino a chi in questo momento rivendica il proprio disagio e lotta per i propri diritti”.
Torniamo a Eddie Murphy: il suo personaggio non ricorda in qualche modo il Billy Ray Valentine del grande “Una poltrona per due” di John Landis? L’attore ci pensa un po’ sopra, ma dalla sua espressione si capisce perfettamente che l’accostamento non gli va troppo a genio, quindi dopo una risposta abbastanza lapidaria – “No. Non credo…” – si passa subito alla prossima edizione degli Oscar, che lui condurrà a distanza di quasi venticinque anni dalla prima volta nel 1988: “Non sto ancora preparando nulla di speciale, c’è ancora molto tempo. Di sicuro però so che stavolta dovrò rimanere tutta la notte…” scherza ancora Murphy, persona che quando non si prende troppo sul serio sa davvero essere spiritosissima. L’ultima domanda è per Ben Stiller, newyorkese di nascita ma ormai trapiantato da vent’anni a Los Angeles: ma non gli manca nemmeno un po’ la Grande Mela? “Non escludo di tornare a viverci in un prossimo futuro. New York è una città che rispetto a Los Angeles ti mette maggiormente alla prova, sia per il clima che per la frenesia. Però sono proprio questi fattori che alla fine spingono la gente ad essere più attiva e compatta. Qui si collabora di più che da altre parti, è innegabile. Tornare a girare 'Tower Heist' mi ha entusiasmato, questo è sicuro!”.
Questo il meglio di quanto ci hanno regalato nella press conference newyorkese Eddie Murphy e Ben Stiller. Se andrete a vedere “Tower Heist”, capirete che questo è solo un piccolissimo assaggio dell’energia che questa coppia sa sprigionare…
“Tower Heist: Colpo ad alto livello", in uscita il 25 novembre, è distribuito da Universal.
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