La paranza dei bambini: guarda l'intervista a Roberto Saviano, Claudio Giovannesi e al protagonista Francesco Di Napoli
"Cosa conta nella vita? Aspetto, cash e follower. Questo pensano i 'paranzini', ma non credi sia anche la regola del mondo?" - Questa è la risposta alla domanda che Roberto Saviano si pone da solo quando Film.it lo incontra a Berlino. La paranza dei bambini è arrivato nei cinema italiani dopo essere passato sul tappeto rosso della Berlinale. Il film diretto da Claudio Giovannesi è tratto dal libro omonimo di Saviano, il suo primo "romanzo di finzione". Ma l'autore di Gomorra precisa che in questo caso: "Fatti reali sono stati trasformati in una narrazione, ma tutta una serie di suggestioni ce le ha date la cronaca, dalla quale in molti punti abbiamo cercato di allontanarci per entrare dentro la pancia dei nostri personaggi".
Cercacinema: vai alla scheda de La paranza dei bambini per trovare la sala più vicina e l'orario del tuo spettacolo"Cosa conta nella vita? Aspetto, cash e follower. Questo pensano i 'paranzini', ma non credi sia anche la regola del mondo?" - Questa è la risposta alla domanda che Roberto Saviano si pone da solo quando Film.it lo incontra a Berlino. La paranza dei bambini è arrivato nei cinema italiani dopo essere passato sul tappeto rosso della Berlinale. Il film diretto da Claudio Giovannesi è tratto dal libro omonimo di Saviano, il suo primo "romanzo di finzione". Ma l'autore di Gomorra precisa che in questo caso: "Fatti reali sono stati trasformati in una narrazione, ma tutta una serie di suggestioni ce le ha date la cronaca, dalla quale in molti punti abbiamo cercato di allontanarci per entrare dentro la pancia dei nostri personaggi".
Giovannesi si conferma uno dei registi italiani più interessanti quando si tratta di raccontare l'adolescenza e la perdita dell'innocenza, come ha già dimostrato in Alì ha gli occhi azzurri e Fiore: "Per raccontare i personaggi li devo amare. Devo sentire empatia con loro - racconta il regista quando Film.it lo intervista a Berlino - Raccontare un adolescente che fa una scelta criminale non è per me una forma di giudizio, né una classificazione in buoni e cattivi. Cerco di riconoscere gli aspetti umani, anche di quell'età. Abbiamo di fronte ragazzi di 16 anni. Privilegiandone l'aspetto sentimentale uno riconosce che nell'adolescenza i sentimenti vengono vissuti in maniera assoluta: l'amicizia, l'amore e la fratellanza. (Qui però c'è) un percorso che inizia con la spensieratezza del gioco, l'inscoscienza, quella di commetere azioni gravissime in maniera quasi inconsapevole. Poi questo percorso diventa irreversibile".
Questa la sinossi del film:
Napoli 2018. Sei quindicenni – Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ, Briatò – vogliono fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità. Con l’illusione di portare giustizia nel quartiere inseguono il bene attraverso il male. Sono come fratelli, non temono il carcere né la morte, e sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Nell'incoscienza della loro età vivono in guerra e la vita criminale li porterà ad una scelta irreversibile: il sacrificio dell'amore e dell’amicizia.
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La paranza dei bambini è distribuito nei cinema da Vision.
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