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Amelio su Favino in Hammamet: "Il suo talento è una malattia da cui spero non guarisca mai" (Video)

Il regista presenta la performance del grande attore nei panni di Bettino Craxi. Adesso nei cinema

10.01.2020 - Autore: servizio di Paola Schettino Nobile
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Gianni Amelio
ha trovato un'espressione unica per definire il lavoro di Pierfrancesco Favino: "Il suo talento dovrebbe essere definito 'una malattia' dalla quale mi auguro che lui non guarisca mai". Parla così il regista dopo aver lavorato con l'attore sul set di Hammamet, dove Favino interpreta Bettino Craxi nell'ultima parte della sua vita. 

L'attore scompare sotto un make up stupefacente, e il regista precisa: "Quando vedo il film il trucco non lo guardo, perché sento che cosa muove Favino dall'interno. In Italia, dove abbiamo tanti attori straordinari, nessuno è in grado di fare il lavoro che ha fatto lui". 

Guarda l'intervista all'attore e al regista cliccando sull'immagine che segue:

Guarda l'intervista a Gianni Amelio e Pierfrancesco Favino

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In che modo dunque l'attore si è legato al personaggio di Craxi? "Si può empatizzare con alcuni aspetti della sua vita - dichiara Favino - Mi è successo con il Libanese, mi è successo con Buscetta, perché non deve succedermi con Craxi? Tutto sommato, le fedine penali di quei due personaggi, entrambi realmente esistiti, sono ben più oscure". 

Gli fa eco il regista: "Craxi è stato un leader molto importante (...) Ha fatto degli errori anche lui. Ha pagato questi suoi errori. Ha pagato con la vita la propria arroganza, il proprio ego smisurato che spesso gli ha fatto perdere il contatto con la realtà. Credo glielo ha fatto perdere nel momento del trionfo. E nel momento della decadenza". 

Questa la sinossi ufficiale del film: 
Hammamet riflette su uno spaccato scottante della nostra Storia recente. Sono passati vent’anni dalla morte di uno dei leader più discussi del Novecento italiano, e il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Fa paura, scava dentro memorie oscure, viene rimosso senza appello. Basato su testimonianze reali, il film non vuole essere una cronaca fedele né un pamphlet militante. L’immaginazione può tradire i fatti “realmente accaduti” ma non la verità. La narrazione ha l’andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno.

Qui il trailer:


Hammamet è distribuito nei cinema da 01 Distribution.