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Adrenalina su quattro ruote, le acrobazie impossibili di Gymkhana Files arrivano in Italia

Il pilota rally Ken Block rischia la vita nella docu-serie in otto episodi adesso disponibile su Amazon Prime Video

21.11.2018 - Autore: Pierpaolo Festa
Il cinema ci bombarda costantemente di inseguimenti su quattro ruote e di automobili dai motori potentissimi, veicoli che sfrecciano e saltano sfidando le leggi della gravità e cavandosela con pochi graffi. Mentre questo succede sul grande schermo, il pilota rally Ken Block cerca di farlo davvero. Sono dieci anni ormai che lo fa: ieri su internet dove i suoi video della serie Gymkhana sono diventati un fenomeno virale e oggi su Amazon Prime Video che da pochi giorni ha lanciato Gymkhana Files, docu-serie in otto episodi che svela la realizzazione del video Gymkhana TEN, contenente gli stunt automobilistici più rischiosi della storia. 

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Sullo schermo seguiamo Block a bordo della sua Ford Mustang Hoonicorn V2 da 1400 cavalli mentre sfreccia a un passo da burroni o gira su quattro ruote a 360 gradi come una trottola, ovviamente rischiando la vita: "la macchina mi vuole uccidere, io cerco di resisterle" - dice a un certo punto. Questa volta il pilota si mostra come mai prima all’interno del franchise che ha creato nel 2009: sempre al fianco del suo Hoonigan Team con cui ha girato alcuni dei video più folli e di successo al mondo ottenendo più di mezzo miliardo di visualizzazioni: “Amazon ci ha chiesto di rendere il tutto più ‘drammatico'. E inizialmente non capivo esattamente cosa volessero – afferma quando Film.it lo raggiunge al telefono – Poi invece ho capito che volevano tensione. Questa volta mostriamo tante sequenze inedite rispetto al passato: potete anche vederci sbagliare al primo ciak, dato che abbiamo a che fare con acrobazie più complesse. Si tratta del progetto più ambizioso che abbiamo mai creato, la posta in gioco era veramente alta e questa volta ci sono più persone che stanno a guardare. Ecco dunque la tensione”. 
 
Quindi "il dramma" consiste nella possibilità di fallire.
Sì, mostrare il lato umano di questi stunt è importantissimo. Cerchiamo di creare le migliori sgommate e acrobazie su quattro ruote mai viste: davanti alla macchina da presa ci siamo io e l'automobile, dietro c’è un intero team di persone e la loro sfida creativa. Questa volta vediamo tutto.
 
Come mai trasformare i video virali in una docu-serie? 
Gymhkana è diventato virale senza che noi lo volessimo. E’ successo tutto velocemente. In questi anni il nostro compito è stato tenerlo sulla cresta dell’onda. Era arrivato il momento di portare questa cosa su un livello più alto, allora abbiamo pensato a otto episodi da 30 minuti l’uno, e cioè quattro ore in cui lo spettatore passa il tempo insieme a noi e può finalmente scoprire più dettagli sulle riprese e avere le risposte alle domande che si pone a proposito degli stunt. La serie rende mostra la complessità del nostro lavoro: cosa fare dopo aver ottenuto mezzo miliardo di visualizzazioni su internet? Per prima cosa abbiamo moltiplicato le location: ci seguite sulla neve in Svezia, siamo a Detroit, nel Texas, passiamo per Los Angeles e poi andiamo in Messico. E questa volta usiamo più di un'automobile, ne abbiamo ben cinque.

Ecco il trailer di Gymkhana Files:

 
Che effetto ti fa vedere film come Fast and Furious, cosa provi davanti a quelle complesse sequenze di inseguimenti su strada?
La verità è che disprezzo la maggior parte delle scene d’azione con le macchine. Non ho mai guardato i film di Fast and Furious perché so che quelle sequenze sono finte. Da una parte apprezzo che franchise del genere possano incrementare la cultura delle automobili, ma guardare alcune scene mi fa veramente arrabbiare. Lo scopo del mio lavoro è tenere il realismo al massimo, senza barare. Tanti film d’azione invece ci ingannano. 

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Non hai un inseguimento cinematografico preferito? 
Certamente, mi piace Bullitt, anzi quel film mi ha proprio ispirato quando abbiamo girato Gymkhana 5 a San Francisco. Ma quando lo guardi sai bene che non è affatto autentico: ci sono tanti trucchi del mestiere e tanti tagli tra un’inquadratura e l’altra. Il film è bellissimo, ma so che io avrei gestito quell’inseguimento in maniera diversa.

 
Cosa fa Ken Block quando non rischia la vita dietro al volante? 
Sono papà di tre ragazzi, e ho una moglie bellissima. Cerco di passare più tempo possibile con la mia famiglia: sono appassionato di snowboard e in estate pratico windsurf, alla mia età (51 anni) sono ancora molto attivo! I miei figli crescono e si appassionano a quello che fa il papà: il più grande ha 12 anni e spesso lo porto con me.

Gymkhana Files è attualmente disponibile su Amazon Prime Video con due episodi disponibili ogni settimana.
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