
La missione di Maria Sole Tognazzi: "Non ridicolizzare l'omosessualità al cinema"
di Pierpaolo Festa (Nexta), montaggio di Luca Mariani
Io e lei - Intervista a Maria Sole Tognazzi
Sabrina Ferilli mano nella mano con Margherita Buy. Io e lei è senza dubbio il film italiano più atteso di questa seconda metà di stagione. Nel raccontare una storia di coppia tutta al femminile arrivata a un punto di svolta nella loro relazione, la regista Maria Sole Tognazzi ci rivela la sfida più importante affrontata: bilanciare il tono della commedia.
"Tutto stava nel tono - racconta la regista ai microfoni di Film.it - Non chiedere a Sabrina di tagliarsi i capelli a spazzola e vestire in modo maschile è stata una scelta. Perché ci sono un sacco di donne omosessuali che comunque si vestono in maniera femminile. Il cliché sarebbe stato renderle un po' più mascoline".
La Tognazzi continua: "Quello che abbiamo cercato di evitare era la ridicolizzazione dell'omosessualità. Spesso nei film mi è capitato di vedere la figura dell'omosessuale resa un po' a macchietta, si eccede nella caricatura per un sorriso in più. Noi lo abbiamo evitato".
Io e lei, attualmente nei cinema, è distribuito da Lucky Red.
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