
I dettagli dei capolavori Pixar che cogli solo da adulto

Wall-E è un film politico
Ogni film Pixar nasconde doppi sensi, citazioni, letture metaforiche e altri dettagli che solo un adulto può cogliere davvero...
Come nel caso di Wall-E, uno dei migliori film della Pixar uscito nell'anno dell'elezione di Obama, il 2008. Al termine della controversa presidenza di George W. Bush, la Pixar distribuì il suo film più politico, una satira mirata al consumismo (il presidente è anche amministratore delegato della Buy N Large) che tratta il tema dell'inquinamento e prende per i fondelli anche l'acquisto online compulsivo. Citando addirittura la frase di Bush "stay the course" ("mantenere la rotta", per quanto riguardava la guerra in Iraq), usata qui con ovvi intenti critici nei confronti di un'amministrazione incapace di esaminare i propri errori.
Scopriamo insieme altri dettagli dei capolavori Pixar comprensibili solo a uno sguardo adulto...
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Inside Out parla di depressione
I bambini si saranno di certo goduti un'avventura colorata nella mente umana, ma i genitori avranno colto quanto Inside Out parli di temi davvero complessi filtrandoli attraverso l'umorismo e la fantasia. In particolare, il dualismo tra Gioia e Tristezza dice molto su come la mente di una ragazzina processi questi sentimenti e il senso di inadeguatezza che viene con la crescita. In fondo, Inside Out parla anche di depressione.

Il codide A113. Cosa significa?
Gli spettatori più attenti avranno notato come il codice A113 appaia in molti film Pixar, da Wall-E a Up. Ma cosa significa? In realtà è il numero di un'aula conosciuta da tutti gli animatori passati dal California Institute of the Arts (tra cui molti animatori Pixar e Disney). L'aula in questione era quella dove si tenevano i corsi di animazione dei personaggi.

Le controversie legate a Coco
Coco, ultimissimo film della Pixar, ha fruttato allo Studio il suo nono Oscar come miglior film d'animazione. Ma la sua strada per il grande schermo è lastricata di polemiche e controversie, nate quando la Pixar tentò di acquistare i diritti del titolo Dias de Los Muertos. Scatenando la reazione dei fan messicani, infuriati all'idea che la Pixar volesse comprare il nome di una festa nazionale. Lo Studio corresse poi l'errore assumendo un cast di voci latine e tenendo la première del film in Messico.

L'amore per Shining
Anche questo è un dettaglio comune a diversi film Pixar. In film come Toy Story e Toy Story 3 sono presenti evidenti rimandi al capolavoro horror di Stanley Kubrick, come ad esempio la moquette del primo Toy Story.

Ratatouille è un'allegoria del rapporto Disney/Pixar
Ratatouille era in lavorazione nello stesso periodo in cui la Disney acquistò la Pixar allo scadere del contratto di esclusiva tra i due Studios. E c'è chi pensa che il film abbia una evidente lettura allegorica: Remy, il topo chef, sarebbe la Pixar. Gustaeu, il famoso chef scomparso, sarebbe Walt Disney. Il giovane aspirante cuoco Alfredo Linguini sarebbe infine la facciata rispettabile (ancora una volta la Disney) di cui Pixar avrebbe bisogno per divulgare le proprie ricette rivoluzionarie.

Gli Incredibili e il Comics Code
Nel 1954, lo psichiatra Fredric Wertham pubblicò il saggio "Seduction of the Innocent", in cui si postulava che tra fumetti e criminalità giovanile ci fossero dei legami incontrovertibili. Fu dunque istituito il Comics Code come una forma di auto-censura delle case editrici di fumetti, e questo potrebbe essere un tema allegorico nascosto ne Gli Incredibili. Il film cita a piene mani l'immaginario dei fumetti anni '60 e vede Bob Parr, alias Mr. Incredibile, ricordare con nostalgia un'epoca in cui tutto era più semplice, prima che i supereroi fossero messi al bando. Bob decide quindi di prendere in mano la sua vita e torna a indossare i panni di Mr. Incredibile in una serie di missioni segrete. Un po' come fatto dalle case editrici che, a partire dagli anni '70, iniziarono una lenta ribellione verso il Code, prima con il fumetto underground (le "missioni segrete") e poi abbandonando del tutto il regolamento all'inizio del nuovo millennio.

A Bug's Life è una sorta di remake de I sette samurai
La storia di A Bug's Life vede una formica chiedere aiuto a una troupe di attori, che lui scambia per eroici guerrieri, per contrastare le cavallette che ogni anno chiedono un tributo alla sua comunità. Si tratta, in sostanza, di un remake de I sette samurai, capolavoro di Akira Kurosawa in cui una banda di improbabili anti-eroi finisce per salvare un villaggio da dispotici nemici. Un riferimento colto che solo il pubblico adulto può davvero cogliere.

Monster University insegna che non c'è niente di male a fallire
Il cinema, specialmente quello con intenti "educativi", in genere ci racconta come fallire sia negativo, e come sia necessario "prendere un diploma" o "laurearsi" come condizione necessaria per avere successo nella vita. Pixar, invece, da sempre tenta di sovvertire la facile morale comune con idee sottilmente rivoluzionarie. Lo fa anche in Monsters University, prequel di Monsters & Co. che, per quanto non all'altezza del primo capitolo, almeno si conclude su una nota davvero interessante: Sulley e Mike vengono espulsi dal college, ma fanno carriera lo stesso. Un messaggio mica male: fallire, o per lo meno non seguire un percorso sancito dalla società, non è per forza un male, perché quando si chiude una porta può aprirsi un portone inaspettato.