
Dieci sequel mancati: quando un flop ammazza una saga

Fantastic 4 e le saghe cancellate
In questi anni, Hollwood sta puntando moltissimo sulle saghe, sui franchise, su film con un numero potenzialmente illimitato di sequel. A volte, la scommessa si rivela vincente e uno Studio riesce a incassare bei dollaroni con serie di film di enorme successo. Altre volte, che un film sia brutto o bello, non riesce a fare presa abbastanza da garantire i capitoli successivi.
E' il caso, ad esempio, di Fantastic 4 - I Fantastici Quattro, inteso come reboot modernizzato della saga Fox/Marvel (due capitoli precedenti, slegati da questo), eppure talmente malriuscito da aver seppellito all'istante ogni speranza di un seguito, per via del suo tonfo epocale al botteghino.
Scopriamo insieme altri nove casi eclatanti come questo...
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La bussola d'oro (2007)
La bussola d'oro, adattamento del primo volume della saga Queste oscure materie di Philip Pullman, avrebbe dovuto essere l'inizio di una lucrativa saga, almeno nelle intenzioni della New Line Cinema. Costato 180 milioni di dollari, ne incassò 372 nel mondo ma solo 70 in USA. Ovviamente, ciò spinse alla chiusura anticipata della serie.

Tron: Legacy (2010)
Uscito a quasi trent'anni dal primo capitolo, Tron: Legacy pareva una scommessa sicura per via del fattore nostalgia unito a una produzione da blockbuster moderno. Il film non ebbe però il successo sperato, spingendo la Disney a cancellare in corsa i piani per un sequel annunciato l'anno scorso e poi cassato in fretta.

Lanterna Verde (2011)
Il primo tentativo della Warner/DC di lanciare un universo cinematografico condiviso su Lanterna Verde. Il film aveva addirittura una scena dopo i titoli di coda in puro stile Marvel, che avrebbe dovuto lanciare un sequel mai realizzato. Lanterna Verde fu un flop tremendo: 219 milioni di dollari incassati su un budget di 200.

Millennium - Uomini che odiano le donne (2011)
Tanta fatica per adattare il primo romanzo della serie Millennium di Stieg Larsson con un cast di serie A e la regia di David Fincher. Ma Uomini che odiano le donne versione USA incassò in patria solo 102 milioni a partire da un budget di 90. Risultato: dei sequel non si è mai più parlato, se non di recente, in cui si menzionava che forse li avrebbero fatti ma con un cast diverso. Come no.

John Carter (2012)
Una campagna pubblicitaria timida e demenziale, in cui nemmeno veniva menzionata l'ambientazione marziana del film, fu il primo segnale del disastro imminente. John Carter, fantasy tratto dai romanzi di Edgar Rice Burroughs e prodotto dalla Disney, è un film riuscito ma fallì nell'attecchire presso il pubblico moderno. E' uno dei più laceranti flop degli ultimi anni: costato la cifra assurda di 250 milioni di dollari (senza contare il marketing), ne incassò 284 nel mondo. Alla Disney si stanno ancora leccando le ferite.

Lone Ranger (2013)
Altro flop clamoroso della Disney, Lone Ranger ha anche dimostrato che Johnny Depp ha perso parte del suo appeal di star. Costato 215 milioni, ne ha incassati 260 nel mondo. Una vera disfatta che ha tagliato le gambe al potenziale franchise. E dire che puntavano sul creare il nuovo Pirati dei Caraibi!

Shadowhunters - Città di ossa (2013)
Nell'era delle saghe young adult, adattarne una nuova al cinema pare sempre una scelta furba. E invece Shadowhunters - Città di ossa, potenziale primo capitolo di un franchise basato sui romanzi di Cassandra Clare, registrò un sonoro tonfo al botteghino. L'adattamento è stato poi riconfigurato come una serie trasmessa da Netflix.

The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro (2014)
Per una volta parliamo di un secondo capitolo, ma l'episodio è troppo ghiotto per lasciarselo sfuggire: The Amazing Spider-Man 2 sarà sembrato un colpo sicuro alla Sony, che pensava di capitalizzare sul nome del supereroe Marvel e sul discreto successo del precedente reboot, The Amazing Spider-Man. E invece il film, pur di buon successo (708 milioni nel mondo), non raggiunse le aspettative della Sony, che puntavano sul miliardo facile. Per nostra fortuna, perché ciò spinse Sony all'accordo con la Marvel e a un nuovo rilancio del personaggio all'interno del cosmo condiviso degli Avengers.

Terminator Genisys (2015)
Dopo una battaglia tra Studios per accaparrarsi i diritti di Terminator, Paramount riuscì a produrre Terminator Genisys assicurandosi il ritorno di Arnold Schwarzenegger e puntando su una nuova trilogia che avrebbe giocato con i paradossi temporali, rivedendo sotto una nuova luce gli eventi dei primi due film. E invece il film registrò incassi limitati, non abbastanza convincenti da spingere a mettere in cantiere due sequel che erano già stati datati. La saga di Terminator sembra, finalmente, morta per davvero.