
Dieci film da vedere il 4 Luglio per celebrare l'Indipendenza Usa

I dieci film perfetti da vedere il 4 Luglio
Oggi è la festa dell'indipendenza americana, giornata dedicata allo spirito indomito di una nazione che ha fondato gran parte della sua mitologia proprio sulle seconde opportunità e la forza di creare la propria strada da sé, in totale autonomia dai poteri forti centrali. Il Sogno Americano è proprio questo, quell'individualismo che si fa collaborazione per forgiare un destino comune di democrazia. La retorica dell'Independence Day pervade moltissimi film, ma c'è un altro elemento da considerare: quello del 4 Luglio, ormai da molto tempo, è il più importante weekend dell'estate cinematografica americana, quello in cui frotte di spettatori si riversano nelle sale per approfittare delle vacanze e godersi un po' di sano spettacolo.
Celebriamo dunque il Giorno dell'Indipendenza con dieci film perfetti per essere gustati in una serata d'estate, con una porzione maxi di popcorn e la voglia di esaltarsi di fronte allo strapotere degli USA al cinema.
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1776 (1972)
Dal musical di Sherman Edwards e Peter Stone, una versione molto originale degli eventi che portarono alla firma della Dichiarazione di Indipendenza a Philadelphia, il 4 luglio 1776. Per chi ama i musical, è un modo curioso per assistere a una lezione di storia senza annoiarsi.

American Graffiti (1973)
Il secondo film di George Lucas, prodotto da Francis Ford Coppola, è una celebrazione di un'epoca più semplice, i primi anni '60, e racconta di Curt (Richard Dreyfuss), ragazzo che passa le sue estati con gli amici, a fare avanti e indietro con l'auto per le vie di Modesto, California, in cerca di ragazze. La vita si divide tra il drive-in e le corse in auto, ma qualcosa sta per cambiare: Curt deve partire per la costa est e il college, per il quale ha ricevuto una borsa di studio. American Graffiti è la celebrazione definitiva della nostalgia, un ritratto agrodolce del passaggio all'età adulta, quando la semplicità della giovinezza lascia il posto alle responsabilità della crescita. Un film imperdibile, anche solo per vedere all'opera i giovanissimi Ron Howard e Harrison Ford.

Lo squalo (1975)
Un feroce e gigantesco squalo attacca le spiagge di Amity Island, e mentre il capo della polizia Brody (Roy Scheider) chiede di fermare l'afflusso dei turisti previsto per il 4 Luglio, il sindaco non intende rinunciare agli incassi del weekend di festa. Lo squalo, capolavoro di Steven Spielberg, non è solamente ambientato nel corso del weekend del 4 Luglio: è anche il primo vero blockbuster moderno, il primo grande film estivo a essere distribuito contemporaneamente su tutto il territorio americano (mentre prima le distribuzioni erano a zona). È inoltre il film definitivo sull'amicizia virile, un moderno Moby Dick diventato, a ragione, un classico del cinema.

Alba rossa (1984)
Dopo che i russi e i cubani hanno invaso il territorio americano, un gruppo di teenager si rifugia sulle montagne vicine alla cittadina dove il nemico è atterrato, e inizia una resistenza sotterranea per scacciare l'invasore. All'apice dell'era reaganiana, John Milius dipinse questo inquietante affresco sulla Terza Guerra Mondiale, allora la paura principale nelle menti e nei cuori di chiunque si trovasse compreso tra gli Stati Uniti e la Russia. A torto considerato un film fascista, Alba rossa è certamente controverso, ma celebra lo spirito americano senza glorificare mai il conflitto, rappresentato anzi come qualcosa di realmente brutto e violento.

Top Gun (1986)
Tom Cruise interpreta un'icona degli anni '80, il pilota Maverick, nel cult di Tony Scott Top Gun. Patriottico fino al midollo, il film è l'emblema dell'era reaganiana, che segnò una rinascita dello spirito americano più aggressivo e arrogante. Ideologicamente discutibile, Top Gun è però un vero spettacolo, divertente ed appassionante oggi come allora.
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Nato il quattro luglio (1989)
Ancora Tom Cruise in una delle performance migliori della sua carriera (candidata, infatti, all'Oscar). Nato il quattro luglio è la storia vera del veterano Ron Kovic, che dopo aver perso l'uso delle gambe in Vietnam, diventa un sostenitore del movimento contro la guerra. Dirige Oliver Stone, un veterano che ebbe un analogo cambio di prospettiva dopo aver servito il suo Paese nella più sanguinosa e inutile guerra della sua storia.

La vita è un sogno (1993)
Il cult di Richard Linklater La vita è un sogno è una sorta di remake di American Graffiti, e racconta un giorno nella vita di un gruppo di adolescenti nell'estate del 1976, quella che celebrò il bicentenario della Dichiarazione di Indipendenza. In particolare, Linklater si concentra sull'ultimo giorno di scuola, sia per gli alunni del liceo che delle scuole medie, tra scherzi più o meno pesanti, riti di passaggio, i primi amori, gli esperimenti con le droghe leggere. Il tutto sullo sfondo di Austin, città più liberal del Texas. Un'ode a un'epoca perduta, più semplice ma allo stesso tempo complicatissima. Da vedere in lingua originale per bearsi dell'eccezionale performance di un giovane Matthew McConaughey. Quest'anno ne è uscito il seguito spirituale, Tutti vogliono qualcosa.

Independence Day (1996)
In questi giorni è uscito in USA il sequel di Independence Day (qui la recensione), ma l'originale di Roland Emmerich resta lassù, nell'olimpo delle baracconate estive. Spettacolo puro, al 100%, senza velleità di satira. Anzi, ID4 è un concentrato di patriottismo, servito da un tedesco che però, con gli anni, è diventato più realista del re. Emmerich è un convinto democratico e si vede: il suo eroico presidente Whitmore (Bill Pullman), che pronuncia uno dei discorsi motivazionali più forti della storia del cinema, è una copia carbone di Bill Clinton.

Il patriota (2000)
Dopo Independence Day, Roland Emmerich raccontò più direttamente la guerra di indipendenza americana ne Il patriota, con un combattivo Mel Gibson nei panni di un veterano della guerra franco-indiana che, dopo che un malvagio colonnello inglese gli ha ucciso il figlio, decide di entrare in battaglia per aiutare la causa della ribellione contro i britannici.

Lincoln (2012)
Ancora Spielberg per un film intriso di patriottismo. Lincoln racconta la battaglia del celebre presidente USA (interpretato da Daniel Day-Lewis, premiato con l'Oscar) per l'abolizione della schiavitù. Tanta (forse un po' troppa) retorica, ma l'innegabile passione con cui Spielberg racconta un momento cruciale nella storia americana non può non conquistare.