
Commedie e remake, cinque imperdibili e cinque da evitare

Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco (2001)
Non crediate che il mondo delle commedie sia esente dai remake. Anzi. Ocean's Eleven, una delle commedie più celebri degli ultimi vent'anni e una vetrina per il fascino di George Clooney, Brad Pitt e company, è ad esempio il rifacimento di Colpo grosso, che era una vetrina per il fascino del Rat Pack di Frank Sinatra. Solo che è riuscito incredibilmente a diventare più celebre e a dare vita a una saga che continua ancora oggi.
Ma non tutti i remake di commedie hanno altrettanto successo. Ecco altri quattro esempi di remake riusciti e cinque da evitare assolutamente...
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Da evitare: La pantera rosa (2006)
La pantera rosa e il suo sequel dimostrano senza ombra di dubbio una cosa: che non basta Steve Martin a salvare un film. E dimostrano anche che senza Peter Sellers nel ruolo di Clouseau, o Blake Edwards dietro la macchina da presa (anche se lui qualche guaio nella saga originale lo aveva commesso, appunto, senza Sellers), la serie della Pantera rosa non ha molto senso.

Da vedere: Piume di struzzo (1996)
Robin Williams si carica sulle spalle il remake de Il vizietto, ma se Piume di struzzo funziona, nonostante l'assenza di Ugo Tognazzi, è anche grazie alla regia di Mike Nichols e alla sua capacità di descrivere con enorme lucidità il confronto tra istinti conservatori e aperture progressiste in America. Un tema attualissimo, espresso qui con grande lungimiranza.

Da evitare: Mr. Deeds (2002)
Adam Sandler l'ha fatta decisamente fuori dal vaso quando ha deciso di prendere il posto di Gary Cooper nel remake di E' arrivata la felicità, classico di Frank Capra vincitore di un'Oscar alla regia. La storia è sempre quella del tizio di provincia che si trasferisce a New York dopo aver ereditato una fortuna. Ma Sandler lo interpreta con il suo solito infantilismo e il regista Steven Brill non è Frank Capra.

Da vedere: C'è post@ per te (1998)
C'è post@ per te è il remake aggiornato all'era Internet di Scrivimi fermo posta di Ernst Lubitsch. Nora Ephron, veterana della commedia romantica americana che ha anche scritto Harry ti presento Sally, è riuscita nel miracolo di non sfigurare davanti al grande regista tedesco, trovando in Tom Hanks e Meg Ryan due protagonisti che non sgfigurassero davanti a James Stewart e Margaret Sullavan.

Da evitare: Il funerale è servito (2010)
Non basta Peter Dinklage nello stesso ruolo dell'originale a salvare Il funerale è servito, remake dell'esilarante commedia inglese Funeral Party. Qui tutto il resto non funziona e la volgarità, presente anche nell'originale, prende il sopravvento lasciando poco spiraglio al divertimento.

Da vedere: Welcome to Collinwood (2002)
Diretto dai fratelli Russo prima che diventassero gli autori di punta della Marvel, Welcome to Collinwood è il remake americano de I soliti ignoti, con George Clooney al posto di Totò. Eppure funziona!

Da evitare: Arturo (2011)
Russell Brand prende il posto di Dudley Moore in questo remake della commedia di Steve Gordon. Il problema è che Brand è solito interpretare zoticoni sfrontati e qui non cambia di una virgola il suo repertorio. Così, il protagonista, che nell'originale era un ubriacone che beveva per nascondere la sua solitudine e alla fine ci conquistava, qui risulta solamente insopportabile.

Da vedere: Ladykillers (2004)
Ladykillers è un film minore nella filmografia dei Coen, ma è pur sempre piacevole, ben scritto, diretto e recitato. E un onesto remake del classico La signora omicidi, con Tom Hanks che non vi farà rimpiangere Alec Guinness.

Da evitare: Overboard (2018)
Per non incorrere in polemiche nell'era del Me Too, il remake di Una coppia alla deriva effettua un gender-swap. Là era Kurt Russell a convincere una spocchiosa ereditiera di essere suo marito dopo che questa aveva perso la memoria. Qui invece è Anna Faris ad approfittarsi di un riccone. Ma lo scambio non basta a rendere questo remake interessante o valevole di una visione.