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Una serata al Fight Club con Gina Carano

Intervista esclusiva alla protagonista di "Knockout - Resa dei conti"

Knockout - Resa dei conti - Gina Carano

25.02.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Berlino
Berlino –  “Ero una ragazzina un po’ in carne e molto aggressiva. Mia madre mi faceva fare danza, ma avevo dei polpacci giganteschi, sembravano le gambe di un uomo! La mia infanzia è stata piuttosto dura. Non risolvevo mai le questioni a parole, facevo sempre a botte!”. Gina Carano si racconta senza alcun freno e con il sorriso sulle labbra, arrivando all’intervista a piedi nudi: “Oggi mi rifiuto di indossare scarpe!”. Sono passate poche ore dalla proiezione ufficiale di “Knockout – Resa dei conti”, presentato Fuori Concorso alla 62sima Berlinale, e tante donne si avvicinano sussurrandole: “Vorrei essere come te, vorrei saperli prendere a calci come fai tu”. 

Qui la nostra recensione di “Knockout”.

“E’ uno dei migliori complimenti che possa ricevere”, ci confessa la neo-attrice, scusandosi e dicendo: “Senza offesa eh! Però tante donne pensano che ci si diverte di più quando gli uomini vengono presi a calci”. Chissà come, ci sono uomini, come Antonio Banderas, che trovano l’arte in cui la Carano è specializzata alquanto sexy. “E chi se lo immaginava?!” aggiunge lei.

Gina Carano intervista esclusiva Knockout Resa dei conti - Gina Carano con Michael Fassbender

Nel preparare l’intervista, è inevitabile passare da Youtube per documentarsi sui combattimenti di arti marziali miste della Carano e sulle sue apparizioni nei panni di Crush in “American Gladiators”. È così che una ricerca che doveva essere di una trentina di minuti, si trasforma in una scorpacciata di video di un paio d’ore, perché è quasi impossibile staccarle gli occhi di dosso e smettere di essere incuriositi dal suo talento. “Avevo ventuno anni quando ho accompagnato il mio ragazzo a praticare arti marziali miste in palestra. Lui amava Bruce Lee e io volevo solo starlo a guardare. Improvvisamente mi sono ritrovata anche io a combattere, in una specie di Fight Club legalizzato”.

Sul grande schermo siamo abituati a vedere Milla Jovovich o Angelina Jolie, armate fino ai denti e con indosso vestiti aderenti o roba di latex: “Quelle donne sono bellissime – dice Gina – Ma sono soprattutto grandi attrici. E io non smetterò mai di guardare ‘Resident Evil’ o ‘Tomb Raider’. Loro sanno recitare. In ‘Knockout’ ho messo soprattutto la mia fisicità. Spero che alla gente piacerà, perché ho intenzione di continuare con il cinema”.

La tua combinazione di bellezza e muscoli ti ha mai dato problemi nelle relazioni sentimentali? Ha mai tenuto gli uomini lontani?
Non è stato affatto facile per loro, perché si chiedevano se ce l’avrebbero mai fatta: sentivano la mia forza e d’un tratto non erano più attratti da me. Il mio problema è che ho una carriera, quindi gli uomini che vogliono prendersi cura di me sono fissati che devono guadagnare di più. D’un tratto si crea tanta competizione, una cosa che non dovrebbe mai esserci in un rapporto. Dovrebbe semplicemente essere incentrato sull’amore. È così che questi potenziali partner finiscono per autodistruggersi con le loro stesse paranoie. Quindi diciamo che per ora non mi interessano le relazioni, ma soltanto focalizzarmi sul lavoro.

Gina Carano intervista esclusiva Knockout Resa dei conti - Gina Carano in una scena

In passato hai rivelato di soffrire di insonnia. È stato così sul set di “Knockout”? Eri tanto nervosa mentre lo giravi?
No, ero così esausta alla fine di ogni giornata che nel momento in cui arrivavo in hotel, mi spogliavo e crollavo a letto. Forse girare il film è stata la cura migliore per la mia insonnia.

Quanto eri preoccupata di dire le tue battute nelle scene di dialogo?
Ho cominciato a lavorare a Dublino con Michael Fassbender: mi sentivo a disagio, ma ho capito che se non mi fossi buttata, non ce l’avrei mai fatta. Ho avuto l’aiuto dei miei colleghi, uomini fantastici che non mi hanno mai giudicata. E mi ha aiutata anche Steven Soderbergh che è un regista molto diretto: ti dice esattamente cosa devi fare e cosa evitare.

E per quanto riguarda le acrobazie più difficili?
Rimango pietrificata dalle altezze. Quando saltavo tra i palazzi di Dublino, c’era sempre una piattaforma di sicurezza. Era troppo piccola e io continuavo a chiedere: “Datemi un cavo di sicurezza!”. A riprese finite, mi sono resa conto che quella paura crea dipendenza. Ho costantemente bisogno di sentire quell’adrenalina.

Gina Carano intervista esclusiva Knockout Resa dei conti - Le star sul red carpet

Hai detto che il personaggio di Mallory Kane è totalmente il tuo opposto. Eppure nel film ti vediamo legatissima a tuo padre interpretato da Bill Paxton. Nella vita reale quanto sei legata alla tua famiglia italiana?  
Sono riuscita a sviluppare quell’aspetto di Mallory in maniera molto naturale. La mia è una famiglia molto unita: ricordo ancora quando Steven mi ha chiamata, dicendomi che Bill Paxton avrebbe interpretato il ruolo di mio padre. In quel momento stavo guardando in TV “Big Love”. Ho spento subito, quasi come se fossi già nel ruolo: non volevo vedere Bill Paxton nei panni di un uomo sposato a tante donne! Lo focalizzavo già come papà. Sono legatissima a mio padre (l’ex quarterback dei Dallas Cowboys, Glenn Carano, n.d.r.), è un uomo così attraente: somiglia a John Kennedy Jr. Uno dei giorni più belli sul set di “Knockout” è stato quando è venuto a trovarmi e mi sono fatta una foto con lui e Bill Paxton, i miei due papà.  

Il tempo dell’intervista scade e per una volta non arrivano i soliti publicist a “rapire” l’attrice. Nella suite d’hotel entra Antonio Banderas, pazzo di Gina sin dal primo ciak del film. I due si abbracciano, si danno un tenero bacio e Antonio le dice: “Go Kick Some Asses in Hollywood!”.

Knockout – Resa dei conti”, in uscita il 24 febbraio, è distribuito in Italia da Moviemax. Per saperne di più, guardate il trailer.

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