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Torino: gusti cinematografici di Paolo Sorrentino

Presentata la giuria di Torino 30, presieduta dal regista de Il divo

Paolo Sorrentino

26.11.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Torino Film Festival
“Purtroppo questa è una democrazia” – lo ha detto Nanni Moretti quando il Festival di Cannes lo ha messo a capo della giuria nell’edizione 2012. Sei mesi dopo Film.it ricorda queste parole a Paolo Sorrentino, nel giorno in cui la sua giuria viene presentata al trentesimo Festival di Torino. Come sarà il suo ruolo di capo dei giurati? Sarà pronto al dialogo oppure cercherà di imporre i suoi gusti cinematografici? “Non sono neanche sicuro di avere dei gusti cinematografici. Quindi direi di no” – dice lui con la battuta pronta.

Al suo fianco il direttore Gianni Amelio rivela: “Paolo ha appena finito il nuovo film e quindi ha creduto di potersi rilassare guardando i film degli altri. Credo che questo sia un buon metodo per un regista”. Come tutti i presidenti di giuria, anche Sorrentino è di poche parole. Chi gli chiede un commento sulla "questione Ken Loach" viene freddato da una breve risposta: “Ognuno fa quello che vuole. Non mi immischio nei fatti degli altri, mi sembra fuori luogo dire la mia”. Del suo nuovo film è proibito parlare. Gli viene chiesto invece del cinema che ha amato recentemente: “Mi sono piaciuti molto Amour e Bella addormentata”.

L’unico momento in cui riesce a pronunciare più di mezza dozzina di parole è quando parla del suo rapporto con il Festival di Torino: “E’ stato il mio Festival di riferimento quando ero semplicemente appassionato di cinema e sognavo di fare il regista. Ci venivo da ragazzo: in passato ho presentato qualche cortometraggio, e a volte me li hanno anche rifiutati. Con il passare degli anni è sempre meno facile rimanere sorpresi dai film, ma in questo Festival c’è sempre grande cinema”.

La giuria di Torino 30, presieduta da Paolo Sorrentino, è composta anche da Franco Piersanti (compositore e direttore d’orchestra), Karl Baumgartner (produttore, Germania), Constantin Popescu (regista, Romania) e Joana Preiss (attrice, Francia)
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