Accompagnato da Shia LaBeouf (co-protagonista del film), Mr. Redford parla di cinema e politica, ricordando il capolavoro Tutti gli uomini del presidente: “Esistono delle similarità tra il giornalismo che si faceva all’epoca e quello di oggi in cui la ricerca della verità è una missione impossibile. Non si tratta solo di indagini, ma anche di una questione di ego: in Tutti gli uomini del presidente volevamo la verità, ma sapevano anche che una volta trovata, saremmo stati ricoperti di gloria. Trent’anni dopo i giornalisti come Shia LaBeouf nel film cercano la verità soprattutto per la gloria”.
Sullo schermo Redford è un ex membro di un gruppo di rivoluzionari americani pronti a usare la violenza per contestare la politica guerrafondaia degli Stati Uniti negli anni Settanta. LaBeouf interpreta il reporter che lo stana trenta anni dopo: “Ho studiato i giornalisti dell’epoca – afferma il giovane attore - Erano più aggressivi e attivi sul campo. Arrivavano spesso prima dei poliziotti”. L’attore parla anche delle due generazioni che nel film vengono messe a confronto: “Quella di Robert veniva mandata nella giungla senza preavviso a sparare alla gente. Oggi, invece, la tragedia è che i giovani sono senza un soldo. Comunque penso che per noi sia più facile”.
“Ogni generazione ha l'occasione di guidare il proprio tempo – continua Redford - mi rende triste che la mia abbia talmente corrotto questa epoca impedendo ai giovani di avere un futuro. I momenti di ribellione non finiranno mai, con una fase di scontento ma anche la possibilità di fare qualcosa. Sono convinto che ci sarà sempre la necessità in cui il popolo che viene privato delle opportunità e dei sogni si farà sentire”.
The Company You Keep (01 Distribution) arriverà sugli schermi italiani a novembre.
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