La trentatreenne attrice polacca presenterà la cerimonia di apertura della 69. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Sarà lei a chiamare sul palco la giuria presieduta da Michael Mann. Dieci giorni dopo toccherà ancora a lei chiudere l'evento, presentando la cerimonia di premiazione. Film.it la incontra sulla terrazza del Palazzo del cinema dove lei si presenta con un abito bianco quasi fosse una diva del grande schermo di una volta.
Kasia Smutniak al lido insieme al direttore della Mostra Alberto Barbera
Kasia confessa: quanto è grande la tua valigia? Quanti vestiti hai portato a Venezia?
Per ora ho con me solo un trolley mezzo vuoto: mi sono portata i jeans! Oggi arriveranno altre cose: riceverò dei vestiti da Milano e Parigi.
Hai già scelto la mise che indosserai durante la cerimonia di apertura?
Ho delle opzioni tra tre vestiti. Mi hanno imposto di non dire nulla sulle label, posso solo dirvi che sarò io alla fine a decidere quale indosserò.
In che modo il cinema ha influenzato il tuo stile? C'è un qualche film i cui costumi ti hanno colpita all'istante?
Il mio sogno è entrare in scena come Cleopatra. Il cinema ti dà la possibilità di sognare, allora perché non farlo in grande? Ecco, vorrei sentirmi come Elizabeth Taylor in quel film. Oppure essere sottoposta a pesanti sessioni di make up e ritrovarmi sui set de Il pianeta delle scimmie o Avatar.
Insieme a John Travolta e Jonathan Rhys Meyers alla première mondiale di From Paris With Love
A parte non scivolare sul palco, qual è secondo te la regola numero uno da rispettare se sei la madrina di un festival?
Penso che sia quello di affrontare tutto con leggerezza. So bene che le persone che saliranno sul palco a parlare saranno più emozionate di me. Quindi perché riversargli addosso la mia ansia? Devo essere tranquilla. Mi aiuterà un bicchiere di vino prima di andare in scena.
Che idea ti sei fatta su questa edizione del Festival?
Che è molto realista in base ai film che sono stati scelti. Sono curiosa di vedere i tre film italiani, però i più attesi per me sono il nuovo film di Kim-Ki Duk di cui ho visto un primo trailer su internet che mi ha stregata. E ovviamente aspetto moltissimo The Master, che sembra un grande film.
Come procede la tua carriera di attrice?
Recentemente ho girato una commedia diretta da Rolando Ravello. Si intitola Tutti contro tutti e mi vedrete al fianco di Marco Giallini: la storia è quella di una famiglia che occupa un intero pianerottolo dopo essere stata sfrattata. E' un film che la dice lunga sulla realtà italiana che viviamo tutti i giorni. In TV, invece, mi vedrete al fianco di Beppe Fiorello in una fiction su Domenico Modugno. Interpreto Franca Gandolfi, la moglie di Modugno che è stata al suo fianco per tutta la vita. L'ho incontrata di persona prima di girare.
La Smutniak in una scena di Caos Calmo
Al cinema hai lavorato anche con il tuo compatriota Roman Polanski. Come è andato il primo incontro con lui?
Ero tesa, perché tutti cercavano di spingermi verso di lui per chiacchierare. Tutti pensavano che dato che avevamo questa cosa in comune, dovevamo conoscerci al più presto. Mi hanno messo pressione, ma l'incontro è andato bene: eravamo sul set di Caos Calmo nel parco. Tutti ci guardavano in silenzio cercando di capire cosa significassero tutte quelle parole in polacco.
A proposito di Caos Calmo: c'è qualche ricordo del lavoro svolto con Nanni Moretti? Magari anche un po' bizzarro visto il personaggio?
Posso dirvi solo una cosa: non mi avrete mai su Moretti!
Film.it è in prima linea al Festival di Venezia 2012: i film, i personaggi, le interviste e i dietro le quinte dal grande evento in laguna. Per conoscere tutto questo, vi invitiamo nel nostro speciale sulla Mostra.
