Venezia - Applausi a scena aperta in sala e standing ovation all’incontro stampa dell’ottimo “The Wrestler”, una delle pellicole più interessanti in Concorso al Festival. Con questo ruolo di eterno loser nella vita, ma leggenda sul ring del wrestling, Mickey Rourke dimostra di non essere affatto intenzionato a fermare il cammino intrapreso con “Sin City” e continua a scegliere ruoli costruiti apposta per la sua maschera di dolore. Lo abbiamo incontrato a Venezia e, col cuore in mano, ci ha detto che questa è la prova migliore che abbia mai portato sullo schermo. A sostenerlo, il regista Darren Aronofksy, uno degli autori più interessanti (e più discussi) del cinema americano.
Signor Rourke, ci parli del suo personaggio e delle similitudini di questo ruolo con la sua vita…
Randy è uno che ha passato la giovinezza, ma è ancora un sognatore. Un sognatore che vive come una merda e questo riflette perfettamente un determinato periodo della mia carriera. Quindici anni fa io gettai via la mia carriera di attore. C’è molto di me in questo personaggio, tanto della mia vita. Desideravo tantissimo lavorare con Darren Aronofsky e, quando ho letto il copione, mi ricordava moltissimo i periodi più buii della mia vita.
Come si è preparato al ruolo di questo lottatore?
Ho scoperto che nonostante sia Entertainment, il wrestling sul ring può essere così reale da farti rischiare grosso. Ho capito che nonostante sia tutta coreografia, sul ring e ci si può far molto male. Ti fai male quando fai wrestling, sotto tutti i punti di vista fisici e psicologici, perché quando hai chiuso, ti buttano via ed è come se non valessi più niente. Per prepararmi al ruolo non ho guardato il wrestling che fanno oggi in Tv… ma ho cercato tanti incontri del passato con lottatori non tanto conosciuti, ma davvero incredibili. Conosco però il vostro Bruno Sammartino... una vera leggenda!
Bruce Springsteen ha scritto una canzone acustica per il film, è stato lei a chiederglielo?
Ci siamo conosciuti tantissimi anni fa in New Jersey. Siamo rimasti buoni amici ed abbiamo continuato a scriverci lettere. Recentemente Bruce era molto impegnato col nuovo tour, ma mi ha ricontattato quando è morto Danny Federici, il suo tastierista della E-Street Band. Era emotivamente molto provato, ma ha voluto ugualmente fare qualcosa per me. Trovo questo gesto estremamente generoso


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Il talento di Mr. Rourke
Penultimo giorno al Festival di Venezia. Dall'America ecco uno dei film più interessanti, "The Wrestler", diretto da Darren Aronofsky ed interpretato da un magnifico Mickey Rourke. Abbiamo incontrato l'attore.

05.09.2008 - Autore: Pierpaolo Festa