Sette anni di lavoro, due film, The Argentine e Guerrilla, riuniti in
un’unica opera di quattro ore e ventotto minuti. Filati."Ma alla fine Soderbergh si è impietosito, ha accolto la richiesta di una pausa di 15 minuti con acqua e cioccolato"
Un estenuante
andirivieni nella vita di Ernesto ‘Che’ Guevara, interpretato in maniera
impressionante dal quasi clone Benicio Del Toro. Una ressa da far paura per
entrare in proiezione stampa: centinaia e centinaia di persone in coda, pronte
a scattare come tori infuriati all’apertura dei cancelli. Chi dice che la gente
sta diminuendo non ha visto quanti attendevano per il Che, molti vestiti da
guerriglieri, con giubbotto verde e cappellino, altri, più timidi, con T-shirt
con il volto inconfondibile del Che.
Non possiamo non citare "Il resto della notte" di
Francesco Munzi, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs. Vicenda,
ambientata nella provincia italiana, che registra la difficile convivenza tra
le etnie, interpretata da Sandra Ceccarelli e Laura Vasiliu, la co-protagonista
(era la ragazza che abortiva) di 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni del rumeno
Mungiu, Palma d’Oro 2007. Munzi, nell’incontro con la stampa, ha sottolineato
l’improvvisazione del film: “Ho lasciato ai miei attori la libertà, per non farli
appoggiare a un testo troppo serrato impedendo loro di rendere i personaggi più
realistici. Il finale è stato scelto con molta fatica, forse è quello più
adatto a chiudere le diverse vicende dei personaggi. Così penso di aver creato
la massima apertura all’immaginazione del pubblico, ormai così chiusa
dall’invadenza dei modelli televisivi”.
NOTIZIE
Il "Che" di Steven Soderbergh
Steven Soderbergh travolge con il suo "Che" interpretato da Benicio Del Toro, mentre Jennifer Lynch soffre gli incubi paterni in "Surveillance", con Julia Ormond e Bill Pullman
22.05.2008 - Autore: Marino Cattaneo