Il regista di Gummo è atteso a Venezia 69 con Spring Breakers, quello che si preannuncia “tra i più disturbanti del Concorso”. Come mai? Il fatto che abbia scelto Vanessa Hudgens e Selena Gomez per trasformarle in criminali devote alla violenza è una delle risposte.

Selena Gomez e Vanessa Hudgens in Spring Breakers
Hai scelto due attrici di casa Disney, lo avevi calcolato sin dall’inizio oppure è stata una coincidenza?
E’ stata una coincidenza, eppure sapere che Vanessa e Selena facevano parte di quel mondo mi ha permesso di creare un doppio strato di poesia.
E' passato poco più di un mese dalla strage di Aurora. Quanto pensi che l'America che mostri nei tuoi film sia esagerata o quanto, invece, rappresenta la realtà?
Difficile a dirsi. Spring Breakers è incentrato proprio su questo equilibrio.
Nel film racconti le storie di scolarette viziate il cui animo viene corrotto. Come mai focalizzarsi su questa parte degli USA proprio in questo momento?
Sentivo che era il momento giusto. Penso che l'idea della pausa alla fine della primavera sia reale e metaforica. Si tratta di una fase di passaggio, un momento in cui le persone abbandonano tutto per vivere un attimo di divertimento. E dunque un periodo pericoloso.

Il regista Harmony Korine
Quanto pensi che i temi trattati nel film siano disturbanti?
Hanno disturbato anche me mentre ci lavoravo. Ci sono elementi del film che sono molto emozionanti e molto disturbanti da guardare: a volte questi due livelli emotivi si incrociano e diventano uno.
Pensi che disturbare possa essere il modo migliore per comunicare allo spettatore la visione del regista?
Dipende. Il mio obiettivo non è mai disturbare. Ho sempre voluto fare bei film che funzionano secondo una loro logica: lo scopo è realizzare immagini che sono impossibili da dimenticare.
David Cronenberg ha attaccato i blockbuster americani e la mancanza di idee a Hollywood, definendo noioso il lavoro di Christopher Nolan. Ci sono elementi dei film di supereroi che ti affascinano e che potrebbero essere sviluppati in uno dei tuoi lavori?
Probabilmente no.

James Franco posa con le protagoniste. Qui tutte le altre foto di Spring Breakers
Spesso torni ai cortometraggi. Cosa ti affascina nel raccontare una storia breve. Perché continui a girarli?
Per me è come immaginare di fare film. La durata è un fattore secondario. Mi piace tornare al lavoro il più velocemente possibile. Mi piace che il concetto di fare film venga cambiato. Nel futuro, forse, il cinema migliore potrebbe durare solo 30 secondi dall'inizio alla fine.
La nostra domanda tradizionale per conoscerti meglio: quali erano i poster che avevi in camera quando eri un ragazzino?
Avevo la foto di una donna nuda che guidava una Rolls Royce e in cui c'era scritto “Poverty Sucks”. Ne avevo un altro che diceva: “Ammetto che il mio pene è solo di 10 centimetri, ma alcune ragazze lo preferiscono così largo”.
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