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De Palma: "Hitchcock? E chi diavolo è?"

Il regista, a Venezia con il thriller Passion, gigioneggia in conferenza, scartando le domande più polemiche

Noomi Rapace, Brian De Palma

07.09.2012 - Autore: Marco Triolo, nostro inviato al Festival di Venezia
“It’s a dream!!”.

Brian De Palma entra in sala conferenze a Venezia per presentare insieme a Noomi Rapace il suo nuovo film in più di cinque anni, il thriller onirico Passion, e qualche scontento membro della stampa ha il cattivo gusto di accoglierlo a suon di “Booh”. È vero, il film – remake del francese Crime d’amour, film postumo di Alain Corneau – non è riuscito, ma riservare una simile accoglienza a uno che nella sua carriera di opere valide ne ha fatte davvero tante è un po’ squallido.

Detto questo, De Palma manda chirurgicamente in vacca la conferenza gigioneggiando come Al Pacino in L’avvocato del diavolo. “Hitchcock? Non so di chi parli”, risponde a chi gli chiede quanto il regista inglese abbia avuto influenza sul suo cinema. Alla domanda “Cosa hai fatto negli ultimi sei anni?”, risponde: “Ho tentato di fare altri film!”. Ma lo scambio più surreale è con il produttore Said Ben Said: “Perché ha scelto De Palma?”, chiede qualcuno: “Perché è il mio regista preferito”, risponde Said; “E Roman Polanski?”, ribatte De Palma; “Anche lui!”. 



De Palma spende buone parole sulle sue attrici, Noomi Rapace e Rachel McAdams (due film in concorso, due assenze): “Interpretano due personaggi femminili forti e sono stato fortunato ad averle con me e ad essere stato presente per riprenderle”. Il regista ripete più o meno gli stessi concetti per tutta la durata dell’incontro. A parte quando caliamo la nostra domanda, che riguarda Paranormal Activity 2: strano ma vero, i produttori avevano contattato De Palma per la regia. Gli chiediamo cosa sia andato storto e cosa ne pensi del fatto che Hollywood stia rifacendo Carrie: “Nel caso di Paranormal, mi hanno chiamato solo perché uno dei produttori era un mio fan. Per quanto riguarda Carrie, ho parlato con la regista Kimberly Peirce a proposito delle sue idee. Non ho niente in contrario, dopo tutto il materiale è ottimo”.

Passion Brian De Palma Noomi Rapace dichiarazioni Festival di Venezia - Brian De Palma

Noomi Rapace – divorata in faccia dalle zanzare! – è un po’ più concreta nelle risposte: “Ogni volta che decido di interpretare un ruolo devo trovare un modo per capirlo al cento per cento, non posso permettermi di fingere. Cerco sempre di portare un po’ di me stessa nella parte, ma in questo caso è stato più difficile perché è un tipo di personaggio diverso da tutto quello che ho fatto. È una donna mentalmente disturbata, intelligente, brava a capire la gente, ma tiene tutto dentro di sé e reagisce sempre in ritardo. Ho parlato tanto con Brian e con un esperto di malattie mentali per capire cosa le passasse per la testa”. Con Rachel McAdams si lascia andare a brevi ma intensi baci saffici: “Abbiamo parlato di queste aggiunte rispetto al film originale. Certe scene le abbiamo girate e rigirate, a volte in maniera più sensuale, altre più fredda. Poi abbiamo capito che queste due donne in realtà non si baciano: la loro carica sessuale è solo uno strumento che usano sulla gente che le circonda”.

Vi lasciamo con un momento di follia da fine festival, protagonista un simpatico Jack Russell. Sì, siamo distrutti e ci va di divagare. Ma la battaglia è vinta ancora una volta.



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