
Guardate il trailer di “Lawless”
Barbutissimo sulla Croisette, Hardy presenta “Lawless”, gangster movie ambientato all’epoca del proibizionismo, diretto da John Hillcoat e sceneggiato da Nick Cave. Al suo fianco Shia LaBeouf, anche lui con un look insolito (baffetti e capelli lunghi): “Avevo diciotto anni quando ho fatto ‘Disturbia’. All'epoca di ‘Wall Street’ ne avevo ventitré. Questa volta sembro più ragazzino, perché mi vedete circondato da uomini tosti e ho il ruolo del più fragile dei tre fratelli protagonisti”.
Il nuovo film di John Hillcoat (già regista di “The Road”) è sceneggiato dall’amico musicista Nick Cave, che ha adattato il romanzo “La contea più fradicia del mondo” (Dalai editore). “Mi interessavano sentimentalismo e violenza: l’elemento della love story tra i personaggi di Tom e Jessica Chastain e quelli di Shia e Mia Wasikowska – dice Cave – Allo stesso tempo mi affascinava avere a che fare con una storia così violenta. Odio la violenza gratuita al cinema, ma mi affascina vedere che tale brutalità possa essere così rapida e lasciare dietro un bel casino”.

Contrabbandieri di alcool che si inimicano poliziotti corrotti, incrociando il cammino del gangster Floyd Banner, interpretato in una performance esagerata da Gary Oldman. Il cinema torna a cavalcare l’epoca del proibizionismo dopo “The Untouchables”, “Era mio padre” e il bellissimo “Nemico pubblico”: “Penso che sia un tema più che mai attuale – continua Cave – Ieri con l’alcool, adesso con le droghe leggere. Ancora oggi abbiamo il proibizionismo, e ancora oggi fallisce”. E Hillcoat aggiunge: “Credo che quella sia l’epoca in cui è nato il vero crimine organizzato. Inizialmente aprivo il film con un montaggio in cui mostravo i cartelli della droga messicani, l’eroina a New York e poi tornavo indietro nel tempo al proibizionismo. Si tratta di un’epoca con cui possiamo identificarci oggi nella nostra crisi economica”.
Sullo schermo l’onnipresente Jessica Chastain interpreta una donna troppo tosta per quei tempi. Fumatrice accanita e alla guida di quei macchinoni d’epoca, nonché pronta a corteggiare il duro Hardy: “Mi è piaciuto il suo carattere mascolino e aggressivo. Insolito per una donna dell’epoca”. Mia Wasikowska è la figlia di un pastore, pronta a spezzare il cuore al padre per iniziare una storia con LaBeouf: “E’ curioso – riflette l’attrice – Mi trovo sempre a interpretare personaggi che si sentono spaesati nell’epoca in cui vivono”.

L’interessante riflessione del regista chiude il nostro incontro: “E’ un periodo molto duro per il cinema americano. Nel mio lavoro è difficilissimo ottenere un budget quando vai a proporre nuovi progetti utilizzando espressioni come ‘incentrato sulla storia e sui personaggi’. Spero che nasca al più presto un movimento contro questo tipo di pensiero. In un certo senso è già nato e lo si vede in TV grazie alle serie. Mi aspetto che in futuro il cinema torni a quel tipo di qualità”.
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