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Vittorio Gassman

DATA DI NASCITA: 01/09/1922
LUOGO DI NASCITA: Genova
DATA DI MORTE: 29/06/2000
Da ragazzo Vittorio Gassman è una promessa del basket, ma dopo la scuola, si iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica. Di lì comincia la carriera di uno dei maggiori attori italiani del dopoguerra. Ancor prima di concludere l'Accademia, Gassman viene scritturato nella compagnia di Lida Borrelli e debutta ne 'La nemica' di Dario Niccodemi. Negli anni del dopo guerra recita al seguito delle più importanti compagnie teatrali. Nel 1949, recita nell' 'Oreste' di Alfieri e 'Troilo e Cressida' di Shakespeare.Attore teatrale molto eclettico, capace di passare facilmente da Miller a Shakespeare, da Seneca a Manzoni, Gassman debutta nel cinema con "Preludio d'amore" nel 1947 e frequenta per un certo periodo Hollywood. Ma solo in Italia Gassman dà le prove migliori di sé: sul palcoscenico in 'Kean genio e sregolatezza' di Dumas-Sartre e sul grande schermo in film che hanno fatto la storia del cinema italiano. Ricordiamo "Riso amaro"(1949) di Giuseppe De Santis in cui interpreta Walter, un cinico ladruncolo che si introduce senza scrupoli nell'ambiente delle mondine, "Anna" e "Crimen"(1960). Con la pellicola "I soliti ignoti"(1958) di Mario Monicelli, Gassman veste i panni di un ladro balbuziente, il suo primo ruolo comico con cui ottiene un Nastro d'Argento. Nel 1960 Monicelli lo dirige ne "La Grande Guerra" che vince il Leone d'oro a Venezia, in cui recita accanto ad Alberto Sordi. Nel 1962 Gassman è, con Jean-Louis Trintignant, protagonista de "Il sorpasso" di Dino Risi, che gli vale un Nastro d'Argento e un David di Donatello. La collaborazione con Risi continua nel '63 con "I mostri". Seguono poi "L'armata Brancaleone" e "Brancaleone alle crociate" entrambi di Monicelli (1965 e 1969), e "Profumo di donna"(1974), un film che ha avuto anni dopo un remake hollywoodiano interpretato da Al Pacino. Impossibile dimenticare la lunga collaborazione con Ettore Scola, il regista che, insieme a Monicelli e Risi, ha firmato alcuni dei miglior film interpretati da Gassman. Un esempio è la pellicola "C'eravamo tanto amati" (1974),la storia amara e al tempo stesso ironica del cammino dell'Italia dal dopoguerra, ricostruita attraverso le storie di tre amici (Gassman, Manfredi e Satta Flores). IL film "La famiglia" (1986) invece, fa da specchio alle vicende dell'Italia di questo secolo. Nel 1996 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ottiene il Leone d'Oro alla Carriera. Infine nel 1998 è protagonista de "La cena", destinato a restare uno degli ultimi film di Gassman. Ufficialmente l'ultimo è però un altro: "La bomba", di Giulio Base in cui Vittorio recita insieme al figlio Alessandro, avuto nel 1965 da Juliette Maynel. Negli anni della maturità Gassman scrive un'autobiografia, un romanzo e una raccolta di racconti. E' stato inoltre ricordato dall'Academy Awards, il 25 marzo 2001, nella notte degli Oscar, tra i personaggi dello spettacolo scomparsi.