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Pier Paolo Capponi

DATA DI NASCITA: 09/06/1938
LUOGO DI NASCITA: Subiaco
DATA DI MORTE:
Come attore cinematografico Pier Paolo Capponi esordisce a 27 anni con una piccola parte nel film Un uomo a metà (1965) di Vittorio De Seta, affiancando il protagonista Jacques Perrin. Mentre in televisione l'esordio avviene alcuni anni dopo nello sceneggiato Vino e pane (1973) dedicato al romanzo di Ignazio Silone.  Dopo il film dei fratelli Taviani I sovversivi (1967), al fianco di Lucio Dalla, diviene famoso nel 1969 grazie al regista e sceneggiatore Fernando Di Leo che lo vuole come protagonista del suo film I ragazzi del massacro, un noir tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco. Il film gli vale una buona popolarità (molti considerano quella di Duca Lamberti la sua migliore interpretazione) e Di Leo tornerà a dirigerlo in altri due suoi film: nel 1973 nel noir Il boss, dove Capponi interpreta il ruolo da antagonista del malavitoso Cocchi; e infine nel 1978 in Diamanti sporchi di sangue, dove Capponi recita anche qui nel ruolo dell'antagonista, interpretando il rapinatore Tony.  Dopo I ragazzi del massacro (1969), Capponi interpreta il tenente Santini, sotto la regia di Francesco Rosi, in Uomini contro, film di guerra al fianco di Gian Maria Volonté e Mark Frechette. Nello stesso anno recita anche nel noir Scacco alla mafia di Lorenzo Sabatini. Nel 1971 torna al ruolo del commissario per Dario Argento che lo dirige nel suo film Il gatto a nove code, ottenendo un ottimo successo di critica, e l'anno dopo recita contemporaneamente in due altri film,: il thriller di Umberto Lenzi Sette orchidee macchiate di rosso dove veste i panni dell'ispettore Vismara e il denuncia-drammatico Valeria dentro e fuori, al fianco di Barbara Bouchet, una pellicola molto discussa, che mischia erotismo e denuncia sociale, attraverso una grande analisi psicologica dei protagonisti.  Il 1973 è l'anno dell'epico, travolgente e già citato Il boss di Fernando Di Leo e di Diario di un italiano, dove Capponi dà ancora una volta prova di talento e di espressività nel ruolo di un patriota italiano. Nel 1974 torna al thriller con Delitto d'autore, oggi rarissimo, al fianco a Luigi Pistilli, e al noir con Milano: il clan dei calabresi di Giorgio Stegani, contrapponendosi nel ruolo di un commissario di polizia al malavitoso calabrese interpretato da Antonio Sabato. Nel 1977 recita nel biografico Antonio Gramsci - I giorni del carcere, al fianco del protagonista Riccardo Cucciolla e, l'anno dopo, torna nuovamente sotto la regia di Fernando Di Leo nel già citato Diamanti sporchi di sangue, una sorta di remake di Milano calibro 9. Negli anni ottanta approda alla fiction e lascia per un po' il cinema.  Anche sceneggiatore, nel 2003, giunto all'età pensionabile, ha chiuso una lunga carriera iniziata nel 1965 e si è dedicato ai progetti del Dipartimento Scuola Educazione della Rai, poi convertito in Rai Educational.

(wikipedia)