Massimo Ranieri
Nasce in una famiglia numerosa nel povero quartiere del Pallonetto di Santa Lucia.
Sin da bambino viene notato dall'autore di canzoni Giovanni Polito mentre si esibisce in un ristorante, in virtù della sua bella voce; nel 1966 debutta in televisione nel varietà 'Scala Reale', presentando la celebre canzone "L'amore è una cosa meravigliosa".
L'anno dopo è primo nel girone B del Cantagiro eseguendo "Pietà per chi si ama" e nel '68, a Sanremo, porta in finale il brano "Da bambino".
Il 1969 è l'anno di "Rose rosse", con cui vince la sezione principale del Cantagiro; nel 1970 trionfa infine a Canzonissima grazie a "Vent'anni".
Contemporaneamente esordisce al cinema.
Il regista Mauro Bolognini lo sceglie infatti come protagonista per "Metello" (1970), che gli fa guadagnar il David di Donatello quale miglior attore.
Seguono poi "Bubù" (1971), "La cugina" (1974) di Aldo Lado, il noir "Con la rabbia agli occhi" (1976) in coppia con Yul Brinner; "La patata bollente" (1979), dove riveste con misura il ruolo d'un giovane omosessuale che s'innamora di un operaio comunista. Oltre al cinema diventa famoso anche in teatro: recita ne 'Il malato immaginario' di Molière e ne 'La dodicesima notte' di Shakespeare, lavora poi con Strehler, Scaparro, Garinei e Giovannini.
Nel 1988 ritorna alla musica, vincendo il Festival di Sanremo con "Perdere l'amore" e l'anno successivo, presenta con Anna Oxa il varietà tv "Fantastico 10".
E' di nuovo sul grande schermo nel documentario di Francesco Maselli, "Civico 0" (2007) e nella commedia "L'ultimo pulcinella" (2009).
- 2020
- Odio l'estate
- 2017
- Riccardo va all'inferno
- 2016
- La macchinazione
- 2010
- Passione
- 2009
- L'ultimo Pulcinella
- 2007
- Civico 0
- 1981
- Casta e pura
- 1971
- Bubu'