Shailene Woodley e Kate Winslet, sorelle fuori dallo schermo

"E' una specie di sorella maggiore" dice Shailene Woodley della Winslet, sua acerrima nemica nel franchise di Divergent che presto le vedrà di nuovo una contro l'altra nel prossimo Insurgent, il cui tour promozionale sembra averle unite ancora di più…

"Ha potuto vedere quanto fossi stanca - ha raccontato la ventitreenne californiana, recentemente tirata in ballo dall'altro suo compagno storico Ansel Elgort - e mi ha scritto l'email più bella che io abbia mai ricevuto"… "A volte le onde saranno così alte che ti sentirai affogare - recita la lettera di Kate Winslet, citata dalla Woodley - e qualcuno, qualche giornalista, pubblicherà qualcosa facendoti apparire come non sei. E ti sentirai davvero male, ti mancherà l'aria, da sola con squali dappertutto. Ma la cosa importante che dovrai ricordare è che sono solo onde".

Ed è ancora la stampa al centro dell'attenzione, o meglio le reazioni che l'opinione pubblica ebbe l'anno scorso dopo la dichiarazione della ragazza di non volersi definire "femminista". "La ragione per la quale non voglio dire di essere o non essere una femminista - ha voluto chiarire Shailene - è che per me continua ad essere una etichetta. Non voglio esser definita 'qualcosa'. Perché dobbiamo avere etichette a dividerci? Dovremmo poterci unire a prescindere dalle nostre credenze o dalle definizioni che ci diamo".

Ma "il cambiamento non verrà dal concentrarsi sulle piccole cose che dicono gli attori", ha aggiunto nell'intervista, che apparirà sul numero di aprile del magazine Nylon, per mettere le cose nella giusta prospettiva, e forse per criticare l'attenzione che altre attrici, in primis la sua collega Emma Watson, riservano alla causa che mira alla parità tra uomini e donne più che ai "genocidi in corso in molte parti dell'Africa".