
Eppure c’è chi la difende e anzi sostiene che le droghe non siano nocive. Come Lily Allen che ha rivelato, in un’intervista a Harper’s Bazaar, di fare uso di stupefacenti dall’età di 13 anni. “Basta con questa storia che le droghe fanno male - ha detto la pop singer - Non è detto che se ti droghi diventerai una prostituta o uno spacciatore. Conosco gente che fa uso di cocaina tre volte a settimana e ha un lavoro regolare”.
Un bell’esempio, non c’è che dire... ma questi non dovrebbero essere i modelli di ruolo per i giovani? Lungi da noi stigmatizzare chi fa uso di droghe come ha fatto il Festival di Sanremo con Morgan, non è che queste dichiarazioni siano proprio il massimo...

E proprio su Morgan si è espressa Asia Argento, che sta usando le dichiarazioni dell’ex compagno per togliergli la paternità della figlia Anna Lou. Asia ha ottenuto l’affidamento esclusivo della bimba, ma non intende fermarsi: il procedimento penale, gravissimo e applicato solo in casi estremi, verrebbe portato avanti dall’attrice che sostiene che Morgan abbia avuto una “convivenza lussuriosa” con un giovane musicista che avrebbe dormito nella stanza di Anna Lou turbandola molto. Asia ha inoltre definito le dichiarazioni contenute nella famosa intervista a Morgan su Max come “apologia del crack”. A questo aggiunge il fatto che Morgan non fa mai visita a sua figlia e non si interessa della sua crescita. Non sappiamo quanto ci sia di vero in tutto questo, ma anche il signor Marco Castoldi non dovrebbe essere un modello per i giovani italiani, vista la sua presenza a “X-Factor”?

Ma anche le star del passato hanno i loro problemi. Dagli anni ’80 con furore, Whitney Houston ha dovuto cancellare alcune date del suo tour per malori non meglio identificati, che la hanno costretta al ricovero ospedaliero, e sono in molti a sostenere che si tratti delle conseguenze di un nuovo abuso di cocaina. Uscita ieri sera, la cantante ha negato tutto a Rolling Stone e ha dichiarato di sentirsi molto meglio.