Festival di Roma 2013
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L’ultimo dei cowboy al CinemaXXI

Eroi romantici nella Tuscia romana

Ercole Colnago Belva Nera

Ercole Colnago Belva Nera

14.11.2013 - Autore: Alessia Laudati
Il Far West della campagna laziale, dove nostalgici condottieri reggono un codice di vita triviale che è un inno alla semplicità di certe esistenze. E’ questo lo scenario di Belva Nera, mediometraggio in concorso al CinemaXXI, costola sperimentale del Festival di Roma, che esplora la cultura visiva contemporanea e alcuni dei lavori più rappresentativi del sottile terreno di contaminazione tra arte e cinema.
 
Gli autori, giovanissimi, Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi, realizzano un lavoro documentario che racconta la quotidianità di una comunità di cacciatori nelle colline della Tuscia. Ercolino, (Ercole Colnago), il patriarca, possiede un unico grande spauracchio: la pantera nera che pare aggirarsi nel suo terreno. Intorno alla leggenda dell’animale, e ai suoi ciclici avvistamenti, ruotano i timori della comunità locale, rafforzata nella propria superstizione dall’arrivo di Tony Scarf (Antonio Scarfone), caratterista visto anche accanto a Tomas Milian che vanta la cattura di un vero esemplare di pantera metropolitana. 
 
I due registi intrappolano un microcosmo ancestrale e un distillato di valori arcaici: lotta per la sopravvivenza, pericolo, amore, vino, cibo, vita e morte. Tra realtà e finzione, il mediometraggio documenta l’ultimo baluardo di una filosofia di vita eroica nel suo immenso candore, e testimonia, ancora una volta, il confronto necessario per una generazione di cineasti con la ricchezza della cinematografia nazionale di serie B. 
FILM E PERSONE