The Hole in 3D

The Hole - Poster

Un thriller in 3D che esplora le paure e i segreti nascosti nei meandri della mente umana. Dopo essersi trasferiti in un nuovo quartiere, i fratelli Dane e Lucas e la loro vicina Julie trovano un buco senza fondo nel seminterrato della loro casa. Scoprono che non appena si scopre il buco, si scatena il male.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Hole
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Medusa
DURATA
98 min.
USCITA CINEMA
11/06/2010
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2010

Un buco di circa un metro quadrato di superficie, ma dalla profondità impossibile da definire, al centro della cantina di casa. A chiuderlo, quasi come se dentro ci si nascondesse un mostro da non fare scappare (e così è), c'è una porta dai tanti lucchetti. Purtroppo la curiosità fa brutti scherzi e così la coppia di fratelli appena trasferitasi nella nuova casa assieme alla mamma single, finisce con l'aprire ciò che fin dall'inizio si capisce sia meglio mantenere chiuso. Qualcuno, ora, vuole venirli a prendere...

Il primo film in 3D realizzato da quel genio incostante di Joe Dante è un film tanto lineare quanto poco pauroso. Tutto sa di già visto: dalla natura del mostro alla giovane bellissima vicina di casa con cui si stringe subito amicizia, passando per le problematiche che definiscono i personaggi. Il trasloco, un padre assente, una mamma che cerca di rifarsi una vita, un'amica morta quando si era bambini e che tormenta i sogni di chi da allora si sente responsabile. La bravura di Dante nel girato (riprese fatte da per terra, nell'acqua e nel fumo) si rivela in scene, purtroppo, avare di suspense per colpa di una sovrastruttura banale e non-credibile a prescindere. Manca poi quella solita ironia, spesso anche demenziale, che ha sempre caratterizzato il padre dei "Gremlins", "Small Soldiers" e tanti altri. Non bastano le tante citazioni di horror movie per far sorridere: la bambola pagliaccio che si muove a scatti o il curvo mondo sotterraneo alla "Beetlejuice" sono trovate di scarso appeal così come le tante le citazioni, più o meno volute, di film del passato Poco aggiunge il cast (tra cui un'irriconoscibile Teri Polo, compagna di Ben Stiller nei due "Ti presento i miei") anche se era difficile dare di più. La sensazione finale è di un film estivo di Italia Uno: si vede, ma si dimentica in un battere d'occhio.

L'utilizzo del 3D sembra poi superfluo. Nessun brivido in più correrà lungo la schiena, più che mai in questa occasione la tecnologia sembra uno strumento inutile e posticcio, applicato più per cavalcare il fenomeno che per ragioni stilistiche. Da Joe Dante è lecito aspettarsi di più.