

Scream 4

Dopo oltre dieci anni dagli omicidi avvenuti a Hollywood, Sidney Prescott è diventata un'autrice di manuali di auto-aiuto e per pubblicizzare il suo ultimo libro scritto compie un tour promozionale, la cui ultima tappa la riporta alla città natale Woodsboro. Qui ritrova lo sceriffo Dewey Riley e Gale Weathers, ora sposati, e riallaccia i rapporti con la zia Kate Roberts e la la giovane cugina Jill, che frequenta il liceo locale. Con il ritorno di Sidney, tornano a Woodsboro anche gli efferati omicidi di Ghostface, che dopo oltre un decennio sconvolgono nuovamente la tranquilla cittadina californiana.

Proprio nel giorno del suo ritorno a Woodsboro per presentare il suo
libro su come ha passato i traumi legati ai precedenti assassini, Sidney Prescott (Neve Campbell)
si trova al centro di una nuova ed efferata serie di omicidi compiuti
da un killer che indossa nuovamente la maschera orripilante di Ghostface. Ad aiutarla a tentare di fermare il nuovo serial-killer gli amici di un tempo, il poliziotto Dewey Riley (David Arquette) e la giornalista Gale Weathers (Courtney Cox):
insieme i tre metteranno nuovamente a repentaglio la propria vita per
provare a salvare quella dei giovani della cittadina, ignari dell'orrore
che un tempo l'aveva colpita…
A undici anni di distanza dal terzo episodio, la coppia formata dal regista Wes Craven e dallo sceneggiatore Kevin Williamson compie un
piccolo grande miracolo cinematografico e “resuscita” la saga di Scream
con un quarto capitolo che regala dosi massicce di divertimento e
suspense. Dopo così tanto tempo appariva davvero improbabile
riuscire nuovamente a riproporre al pubblico il discorso
metacinematografico di ragionamento specifico sul genere horror portato
avanti dai precedenti, senza rischiare di cadere nello stereotipo e nel
ripetitivo. E invece “Scream 4”
non soltanto regge il confronto con i suoi illustri predecessori, ma
addirittura riesce ad equilibrare con maggiore funzionalità la
dissertazione interna e l'intrattenimento più smaccato. Trovate di
sceneggiatura divertentissime, ritmo sincopato, la solita, ariosa regia
di Craven, fanno di questo lungometraggio una ventata d'aria
fresca che senza prendersi troppo sul serio sbeffeggia tutto il
sanguinolento e bislacco splatter/horror visto negli ultimi anni, dove
alla trama e alla tensione si è sostituito il semplice e superficiale
effetto gore.
Craven invece gioca proprio sulla ripetitività e le variabili di uno
schema narrativo ed estetico che prevede una partecipazione attiva dello
spettatore, che sia esso fan della saga oppure semplice appassionato
del genere. Citazionista, scatenato, spaventoso, capace di proporre
piani di lettura non semplicistici ma al contrario stratificati, “Scream 4”
è un compendio fantasioso e intelligente sulla storia del cinema
horror, oltre che uno sguardo non banale sulla gioventù americana sempre
più attratta dal sangue e dalla visibilità mediatica. Un ritorno in
forma clamorosamente smagliante per il franchise, che ci fa ben sperare
in un eventuale quinto capitolo.