Non è facile orientarsi nel franchise dei Pirati dei Caraibi senza la bussola di Jack Sparrow, eppure i cinque film inanellati dal 2003 a oggi hanno indubbiamente una loro coerenza interna. Soprattutto una tendenza a non dimenticare nessuno della propria famiglia, come conferma e dimostra il Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar di Joachim Rønning ed Espen Sandberg (i due di Bandidas e Kon-Tiki), e come la dura legge del botteghino ormai sembra esigere dalle grandi saghe.
Inizialmente annunciato come ultimo - sebbene il piano di girarlo insieme al sesto e le dichiarazioni di Rønning ("sarà solo l'inizio dell'avventura conclusiva") suggeriscano il contrario - questo quinto capitolo sembra davvero mosso dalla volontà di tirare le fila di quindici anni passati tra maledizioni, marina britannica e ciurme mostruose, tanto è forte la sensazione di assistere a una summa di situazioni e personaggi che funga da preludio a un finale riconciliatorio. O che dovrebbe, vista la passerella - soprattutto nel finale - dell'intera (o quasi, mancano Angelica e la sua bambola woodoo) Hall of Fame di beniamini del pubblico.
[PIRATI DEI CARAIBI: I FILM DELLA SAGA CLASSIFICATI DAL PEGGIORE AL MIGLIORE]
Rispetto a prove precedenti, però, tutto è gestito con più autoironia se non misura, e le solite - sempre troppo prolungate - macchiette e scene di combattimento o di rocambolesche fughe si autodenunciano come 'dovute'. Lasciando così spazio alle interazioni tra i personaggi e mettendo in evidenza un paio di sequenze davvero godibili (dall'attacco degli squali zombi al clou 'biblico') con protagonista l'equipaggio del Salazar di Javier Bardem. Nuovo convincente 'villain' con cui consolarsi della morte a dir poco eccellente che ci riserva il film.
Un velo di romanticismo, stavolta non didascalizzato, e l'insistenza sulle (multiple!) dinamiche genitori-figli alla base dei grandi ritorni cui accennavamo, spostano l'ago della bilancia su una tendenza 'vintage' - confermata dalla Origin Story del capitano Sparrow - che non emendano prolissità inutili ed evitabili doppi sensi e ammiccamenti da avanspettacolo (ai quali certo pubblico sembra non saper rinunciare), ma che lasciano ben sperare per un definitivo e più maturo (?) addio al pirata dell'apparentemente spremuto Johnny Depp.
Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, in sala dal 24 maggio 2016, è distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures
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Pirati dei Caraibi: 20 cose da sapere su La vendetta di Salazar
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Rispetto a prove precedenti, però, tutto è gestito con più autoironia se non misura, e le solite - sempre troppo prolungate - macchiette e scene di combattimento o di rocambolesche fughe si autodenunciano come 'dovute'. Lasciando così spazio alle interazioni tra i personaggi e mettendo in evidenza un paio di sequenze davvero godibili (dall'attacco degli squali zombi al clou 'biblico') con protagonista l'equipaggio del Salazar di Javier Bardem. Nuovo convincente 'villain' con cui consolarsi della morte a dir poco eccellente che ci riserva il film.
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