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Stasera in TV, 17 maggio: La Cosa, il film di Carpenter più imitato da Tarantino

Citato - e copiatissimo - il film del 1982 resta un esempio e un caposaldo per molti appassionati, e cinefili.

17.05.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Considerato da Quentin Tarantino come un riferimento per i suoi Le Iene e The Hateful Eight, La cosa di John Carpenter nasce dal racconto Who goes there? di John W. Campbell, da cui già Howard Hawks nel 1951 aveva tratto il classico della fantascienza La cosa da un altro mondo. Forte della presenza di un carismatico e magnetico Kurt Russell (altro forte elemento di connessione con il regista di Knoxville), il film del 1982 resta una pietra miliare del cinema horror e di fantascienza. E non solo…

Il film. Antartide. GLi scienziati della base scientifica statunitense U.S. Outpost #31 assistono all'inusuale inseguimento di un husky da parte di un elicottero norvegese, deciso a uccidere l'animale. Nel tentativo, però, i team si scontrano con conseguenze drammatiche. Quando poi MacReady e Copper si recano nella base di provenienza degli scandinavi trovano uno spettacolo agghiacciante di devastazione e morte. Una scena che presuppone un pericolo, che non tarderà a palesarsi sotto forma di un parassita alieno capace di modificare gli esseri ai quali si associa, invadendoli e trasfomandoli mostruosamente.



Dietro le quinte. Inizialmente bandito dalla Finlandia, il film venne girato sostanzialmente presso gli Universal Studios di Los Angeles (a parte alcune scene - le prime - vicino a Juneau, in Alaska, e nella Columbia Britannica). Fu necessario tenere una temperatura di circa 5 gradi all'interno dei set, mentre fuori erano circa 38. Notevole il fatto che l'unica donna presente nel film originario sia la stessa moglie del regista, Adrienne Barbeau, della quale ascoltiamo solo la voce, utilizzata per il computer di MacReady (che avrebbe dovuto esser interpretato da Clint Eastwood). Una scelta questa che ha fatto ipotizzare ad alcuni che lo stesso 'virus' capace di mettere gli uomini uno contro l'altro uccidendosi sia proprio la natura femminile, volutamente assente dalla scena (anche se una donna era prevista nel film, ma venne sostituita in extremis perché incinta). Lo stsso MacRady è protagonista di un finale alternativo (nel quale lo vediamo recuperare da una missione di salvataggio che ne conferma l'umanità) che non venne mai davvero considerato dal regista e dalla produzione, rimanendo così mera aneddotica.

Perché vederlo. Per quanto sia un remake del classico La cosa da un altro mondo di Christian Nyby, il film di Carpenter è considerato il suo capolavoro. Fanta-thriller più che horror - per quanto risponda perfettamente ai canoni del genere - La cosa è un film ricco di allegorie, testimone unico e irripetibile (con buona pace del deludente prequel, per quanto impreziosito dalla presenza di una ottima Mary Elizabeth Winstead) del suo tempo. A differenza del film originario, la paura della guerra fredda assume i tratti della paranoia successiva, soprattutto nello scontro 'tutti contro tutti' e nella totale diffidenza verso gli altri, in una apocalisse di disgregazione e trasformazione, tanto dei rapporti sociali quanto - simbolicamente - dei corpi, per come li conosciamo.



La scena da antologia. Più della scena conclusiva del confronto con la mostruosità che imperversa nella base, resta un momento chiave il confronto 'a porte chiuse' tra i componenti del team scientifico. Quando, dopo un iniziale scontro e con alcuni componenti messi in condizione di non nuocere, è lo stesso MacReady a testare il sangue di tutti - uno dopo l'altro - per far uscire allo scoperto l'alieno nascosto tra loro. Cosa che puntualmente accade…

I premi. Come nella migliore (o peggiore) delle tradizioni, il cult di John Capenter non ebbe grande successo al suo apparire. O per lo meno non raccolse riconoscimenti di pregio. Se non un paio di nomination ai Saturn Award di categoria (per il Miglior Film Horror e per i Migliori effetti speciali, dell'allora ventiduenne Rob Bottin, capaci di porsi come riferimento a venire). In compenso, e giustamente, venne vanificata la candidatura al 'Razzie' per la Peggior colonna sonora del nostro Ennio Morricone.

Dove e quando. Alle 23:27 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.