Smetto quando voglio Reloaded, L'estate addosso di Muccino, Non è un paese per giovani di Veronesi, Silence di Martin Scorsese, La ragazza del treno, La La Land di Damien Chazelle (film di apertura a Venezia), il nuovo film dei The Jackal, quello di Alessandro Siani (Mister felicità) e quello di Pif, In guerra per amore. Sono questi solo alcuni dei titoli del ricco e variegato listino che 01 Distribution ha presentato alle Giornate Estive di Cinema di Riccione.
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Con l'occasione, abbiamo incontrato Paolo Del Brocco e Luigi Lonigro, amministratore delegato e direttore della società di distribuzione Rai, entrambi entusiasti di un listino definito, nel corso della presentazione, “straordinario”. “La mission di 01 – ha detto Lonigro – è quella di spalmare il nostro prodotto in undici mesi”. Una mission che, finora, ha prodotto il risultato di incrementare il box office annuale di 01, arrivata, nei quindici anni dalla sua fondazione, “tre papi e otto governi” dopo, a 70 milioni annui.
“Nel nostro listino ci sono due tipi di prodotti. C'è il prodotto di qualità e quello commerciale, orientato al multiplex – spiega Lonigro – Il cinema di qualità è trattato con anteprime, trailer nei circuiti di qualità e si basa su un supporto della stampa importante. Il prodotto commerciale vive per il 90% di advertising e dell'investimento sui trailer nelle sale, anche se ultimamente le fasce di investimento sono cambiate e il web predomina sulle affissioni”. Le spese annuali di marketing a 01? “Siamo sui 20 milioni di euro, forse qualcosa di più”.
Non mancano le co-produzioni internazionali: abbiamo visto Il racconto dei racconti di Garrone, e ora “Virzì farà un film girato completamente in America e proveremo a fare un film italo-armeno”, interviene Del Brocco. Che riflette anche sul cambiamento del cinema italiano e il ritorno del genere in sala: “I generi classici sono inefficaci, ormai hanno stufato e dobbiamo tenere conto dei gusti che si stanno spostando. Nei film di Pif c'è incontro tra dramma di mafia e commedia, e poi ci sono film come Smetto quando voglio, Lo chiamavano Jeeg Robot e Il ragazzo invisibile. Sono le storie a governare il cinema oggi. Dobbiamo mettere al centro la profondità della storia, ma non vuol dire che questa non possa essere trattata con la commedia. Abbiamo la voglia di storie belle e forti per ridare linfa al cinema italiano”.
Del film di Pif, In guerra per amore, abbiamo visto alcune clip e ci è sembrato un'opera divertita e divertente, una riflessione sulle origini della mafia “così come la conosciamo oggi”, ha spiegato Pif in sala. Il film racconta di Arturo, un cameriere italiano a New York che, per chiedere la mano della sua fidanzata Flora (Miriam Leone) è costretto a tornare in Sicilia. Lo fa arruolandosi nell'esercito americano e partecipando, a suo modo, allo sbarco in Sicilia. L'immagine iconica del film è quella di Pif in groppa a un asino, appeso a un cavo e trasportato in elicottero sulla terra ferma. Si ride, ma si parla anche di temi che fanno il paio con quelli de La mafia uccide solo d'estate: “Fu allora che avvenne la prima trattativa tra mafia e governo americano, che legittimò la mafia”.
Si ride tantissimo anche con il trailer di Smetto quando voglio Reloaded, che uscirà a febbraio ed è la seconda parte di una trilogia che si concluderà, a febbraio 2018, con Smetto quando voglio Revolution (notare la citazione di Matrix nel titolo). La banda, composta da Edoardo Leo, Stefano Fresi, Libero De Rienzo e tutti i protagonisti del film originale, accoglie anche Neri Marcoré e progetta nuovi colpi. L'umorismo è sempre più scorretto, la scrittura e la regia sempre più americane, brillanti e affilate. Il film non è lontano dalla formula di Ocean's Eleven, soprattutto nell'idea di includere a ogni capitolo qualche personaggio nuovo.
Infine, un altro titolo di grande richiamo, in arrivo a gennaio, è La La Land, il nuovo film di Damien Chazelle, autore di Whiplash. Il film, interpretato da Ryan Gosling ed Emma Stone, aprirà Venezia 2016 e, secondo Del Brocco, è “meraviglioso, per chiunque ama il cinema. Si vede con leggerezza, esci e lo vorresti rivedere domani. E poi la colonna sonora mi sta in testa da un mese, non vedo l'ora che esca su iTunes!”.
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Con l'occasione, abbiamo incontrato Paolo Del Brocco e Luigi Lonigro, amministratore delegato e direttore della società di distribuzione Rai, entrambi entusiasti di un listino definito, nel corso della presentazione, “straordinario”. “La mission di 01 – ha detto Lonigro – è quella di spalmare il nostro prodotto in undici mesi”. Una mission che, finora, ha prodotto il risultato di incrementare il box office annuale di 01, arrivata, nei quindici anni dalla sua fondazione, “tre papi e otto governi” dopo, a 70 milioni annui.
“Nel nostro listino ci sono due tipi di prodotti. C'è il prodotto di qualità e quello commerciale, orientato al multiplex – spiega Lonigro – Il cinema di qualità è trattato con anteprime, trailer nei circuiti di qualità e si basa su un supporto della stampa importante. Il prodotto commerciale vive per il 90% di advertising e dell'investimento sui trailer nelle sale, anche se ultimamente le fasce di investimento sono cambiate e il web predomina sulle affissioni”. Le spese annuali di marketing a 01? “Siamo sui 20 milioni di euro, forse qualcosa di più”.
Non mancano le co-produzioni internazionali: abbiamo visto Il racconto dei racconti di Garrone, e ora “Virzì farà un film girato completamente in America e proveremo a fare un film italo-armeno”, interviene Del Brocco. Che riflette anche sul cambiamento del cinema italiano e il ritorno del genere in sala: “I generi classici sono inefficaci, ormai hanno stufato e dobbiamo tenere conto dei gusti che si stanno spostando. Nei film di Pif c'è incontro tra dramma di mafia e commedia, e poi ci sono film come Smetto quando voglio, Lo chiamavano Jeeg Robot e Il ragazzo invisibile. Sono le storie a governare il cinema oggi. Dobbiamo mettere al centro la profondità della storia, ma non vuol dire che questa non possa essere trattata con la commedia. Abbiamo la voglia di storie belle e forti per ridare linfa al cinema italiano”.
Del film di Pif, In guerra per amore, abbiamo visto alcune clip e ci è sembrato un'opera divertita e divertente, una riflessione sulle origini della mafia “così come la conosciamo oggi”, ha spiegato Pif in sala. Il film racconta di Arturo, un cameriere italiano a New York che, per chiedere la mano della sua fidanzata Flora (Miriam Leone) è costretto a tornare in Sicilia. Lo fa arruolandosi nell'esercito americano e partecipando, a suo modo, allo sbarco in Sicilia. L'immagine iconica del film è quella di Pif in groppa a un asino, appeso a un cavo e trasportato in elicottero sulla terra ferma. Si ride, ma si parla anche di temi che fanno il paio con quelli de La mafia uccide solo d'estate: “Fu allora che avvenne la prima trattativa tra mafia e governo americano, che legittimò la mafia”.
Si ride tantissimo anche con il trailer di Smetto quando voglio Reloaded, che uscirà a febbraio ed è la seconda parte di una trilogia che si concluderà, a febbraio 2018, con Smetto quando voglio Revolution (notare la citazione di Matrix nel titolo). La banda, composta da Edoardo Leo, Stefano Fresi, Libero De Rienzo e tutti i protagonisti del film originale, accoglie anche Neri Marcoré e progetta nuovi colpi. L'umorismo è sempre più scorretto, la scrittura e la regia sempre più americane, brillanti e affilate. Il film non è lontano dalla formula di Ocean's Eleven, soprattutto nell'idea di includere a ogni capitolo qualche personaggio nuovo.
Infine, un altro titolo di grande richiamo, in arrivo a gennaio, è La La Land, il nuovo film di Damien Chazelle, autore di Whiplash. Il film, interpretato da Ryan Gosling ed Emma Stone, aprirà Venezia 2016 e, secondo Del Brocco, è “meraviglioso, per chiunque ama il cinema. Si vede con leggerezza, esci e lo vorresti rivedere domani. E poi la colonna sonora mi sta in testa da un mese, non vedo l'ora che esca su iTunes!”.
