
Stunt sbagliati, ecco gli errori montati comunque nei film

Mission: Impossible - Fallout (2018)
Dei rischi che Tom Cruise si prende sui set dei suoi film abbiamo già trattato svariate volte, ma la star di Mission: Impossible non è l'unica ad aver fatto cilecca in occasione di uno stunt per poi vedersi montare quell'errore nel film finito.
Nel caso di Mission: Impossible - Fallout, sesto capitolo della saga in arrivo il 29 agosto da 20th Century Fox, Cruise è anche produttore e sicuramente ha insistito perché la scena in cui, notoriamente, si è rotto la caviglia saltando tra i palazzi fosse inclusa nel film. E' anche una questione di orgoglio. Ma non sempre gli attori o gli stuntman sono stati felici o orgogliosi per uno stunt venuto male... anche perché a volte ci hanno rimesso la salute.
Ecco alcuni casi famosi di stunt sbagliati che sono stati comunque inclusi nel montaggio definitivo di un film.
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La palla n° 13 (1924)
Buster Keaton è stato uno degli stuntman più spericolati e incredibili della storia del cinema. Le scene da lui interpretate nei suoi film muti sono ancora oggi impressionanti. Ma una in particolare, nel film La palla n° 13 (alias Sherlock Jr.), include un errore che poteva risultare fatale. Keaton si appende a un cavo per sollevarsi dal tetto di un treno in corsa, ma aziona per errore un getto d'acqua che lo travolge. La pressione si rivelò talmente forte che Keaton fu spinto a terra e sbatté la testa contro una rotaia. Ebbe dei forti mal di testa per diverso tempo e solo anni dopo scoprì di essersi rotto una vertebra del collo, probabilmente in quell'occasione.

Il mago di Oz (1939)
In una scena del classico Il mago di Oz, Margaret Hamilton, che interpreta la Strega dell’Ovest, scompare alla vista di Dorothy dietro una nuvola di fumo. L’attrice avrebbe dovuto scivolare dentro una botola mentre fuori esplodevano i fuochi d’artificio, ma la botola non scattò. Le ustioni sofferte dalla Hamilton la misero fuori gioco per sei settimane. Al suo ritorno, dovette indossare guanti verdi perché la pelle delle mani era ancora troppo delicata per sopportare il trucco. Per lo meno il regista Victor Fleming le disse che non avevano bisogno di rifare la scena: era perfetta così come era venuta.

L'esorcista (1973)
Ellen Burstyn sostiene di essersi gravemente ferita in una scena che possiamo vedere ne L'esorcista. La scena in questione vede Regan (Linda Blair), posseduta dal demonio, lanciare la madre attraverso la stanza. Siccome l'inquadratura era piuttosto stretta, il regista William Friedkin fece fare la scena alla Burstyn stessa. L'attrice, attaccata a un cavo, fu scaraventata a terra con forza. Si lamentò dunque con Friedkin, che rispose: "Ma deve sembrare vero". Per poi chiedere all'operatore del cavo di non usare la stessa forza al ciak successivo. Quest'ultimo, in realtà, usò una forza ancora maggiore e la Burstyn sostiene di aver sofferto di danni permanenti alla schiena sin da allora.

Rambo (1982)
Nel classico action Rambo, la sofferenza sul volto di Sylvester Stallone quando si lancia da una collina atterrando nel fitto di un bosco è reale. Il regista Ted Kotcheff girò due ciak della scena e ne chiese poi un terzo a Stallone, ma la star rifiutò. Durante il secondo ciak, infatti, si era rotto una costola schiantandosi contro il grosso ramo di un albero.

Die Hard - Trappola di cristallo (1988)
Più che Bruce Willis, il duro a morire qui è la sua controfigura. Nella scena di Die Hard in cui John McClane cade nel pozzo dell'ascensore e si aggrappa per pura fortuna al bordo di un condotto di ventilazione, vediamo lo stuntman tentare di afferrare il bordo del condotto più vicino per poi scivolare e afferrare quello successivo. Lo scivolone non era previsto. Ma il montatore Frank Urioste decise di tenere l'errore, convinto che dicesse molto sul personaggio, un uomo comune finito nel mezzo di una situazione fuori dal comune. E che infondesse alla scena una carica di adrenalina in più.

Una notte da leoni 2 (2011)
Nella scena di Una notte da leoni 2 in cui Stu (Ed Helms) si sporge dal finestrino durante un inseguimento per trascinare dentro una scimmia, è sostituito dallo stuntman australiano Scott McLean. Purtroppo, però, l'autista sbagliò una manovra e McLean finì per sbattere la testa contro un camion. Rimase in coma per settimane, e nessuno credeva che si sarebbe più ripreso. McLean, invece, è riuscito a recuperare grazie alla sua forza di volontà, ma non ha più lavorato come stuntman. Nonostante ciò, la scena incriminata è nel film.

Maze Runner - La rivelazione (2018)
Dylan O'Brien si è sempre vantato di realizzare da solo i propri stunt sui set della saga Maze Runner. Almeno finché, girando una scena de La rivelazione, non fu tirato sotto da un veicolo. O'Brien soffrì una frattura facciale, un trauma cranico e un trauma al cervello. Ma si riprese in tempo per finire la lavorazione. Al suo ritorno sul set, il regista Wes Ball gli chiese se poteva usare la scena nel montaggio. O'Brien acconsentì: se non fosse stata usata, dopo tutto, la sua sofferenza sarebbe risultata inutile.