
Dieci film che si capiscono solo leggendo il libro

Dieci film incomprensibili senza aver letto il romanzo
Ricordate La bussola d'oro? New Line Cinema scommise molto sul film, potenziale primo capitolo di una saga tratta dai romanzi del ciclo "Quete oscure materie", scritti da Philip Pullman. Purtroppo per loro, il film fu un fallimento al box office. Anche per colpa di una eccessiva semplificazione del testo che lo rese, paradossalmente, più difficile da seguire. Lo spettatore si ritrova continuamente sballottato qua e là tra scene d'azione in CGI e non sa mai davvero quale sia la posta in gioco.
Ma La bussola d'oro non è l'unico caso in cui un film è comprensibile solo avendo letto il romanzo da cui è tratto. Scopriamo gli altri più eclatanti...
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Dune (1984)
Un altro flop storico, ma non senza i suoi meriti, Dune di David Lynch non è che una scheggia del vasto mondo ideato da Frank Herbert. Adattare la saga per il grande schermo non fu cosa facile: Lynch bucò il budget e accumulò talmente tanto ritardo nella lavorazione che Dino De Laurentiis lo minacciò di tagliare pagine a caso dalla sceneggiatura per accelerare le riprese. Intere sezioni de libro vengono riassunte da voci fuori campo, nel disperato tentativo di tenere il pubblico al corrente. Universal era talmente spaventata che fece consegnare al pubblico un glossario di trenta termini per capire meglio di cosa parlasse il film. Ma non funzionò.

Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione (1984)
Il divertente Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione vede Peter Weller nel ruolo di un neurochirurgo e rock star (già!) che combatte un'invasione di alieni malvagi provenienti dall'ottava (non quarta) dimensione. La trama non ha molto senso, e infatti il New York Times recensì favorevolmente il film ma disse anche che lasciava l'impressione di aver appena visto la parte centrale di un serial senza sapere cosa venisse prima e dopo. Il regista W.D. Richter scrisse di persona l'adattamento letterario del film, spiegando molti dei punti oscuri della pellicola. Un libro che quindi va letto come accompagnamento del film, per fare chiarezza.

Lo squalo 4 - La vendetta (1987)
Vi siete mai chiesti per quale motivo uno squalo potesse sviluppare sentimenti di vendetta nei confronti della famiglia Brody nell'imbarazzante Lo squalo 4 - La vendetta? Ebbene, leggendo l'adattamento letterario del film, scritto da Hank Searles, lo scoprirete. Il libro è tratto dalla sceneggiatura di lavorazione del film, includendo dunque anche parti poi tagliate al montaggio. In una di queste, si scopre che il figlio di Ellen Brody, Michael, è stato maledetto da uno stregone dopo aver avuto uno scontro con lui. La maledizione - lo avete indovinato? - prende la forma di uno squalo che tormenta la famiglia. Non che così abbia più senso, ma almeno ci dà una spiegazione, per quanto ridicola.
Se invece vi siete chiesti perché Michael Caine abbia accettato un ruolo nel film, beh, l'attore ha dichiarato: "Non ho mai visto il film e tutti mi dicono che è terribile. Ma ho visto la casa che ha finanziato, e quella è fantastica".

L'isola perduta (1996)
Le stramberie di Marlon Brando sul set sono note fin dall'epoca di Apocalypse Now, ma con L'isola perduta raggiunsero lo zenith. Del romanzo di H.G. Wells ("L'isola del dottor Moraeu") rimane ben poco, perché, oltre alla difficoltà nel gestire Val Kilmer, il regista John Frankenheimer si trovò anche a dover assecondare Brando, che ogni mattina arrivava sul set con una nuova idea bizzarra e Frankenheimer faceva modificare il copione ad hoc per accontentarlo. Per questo il Dr. Moreau se ne va in giro con la faccia tinta di bianco e quello stupido copricapo.

L'acchiappasogni (2003)
Uno dei peggiori adattamenti di Stephen King, L'acchiappasogni è il primo romanzo scritto da King dopo essere stato investito da un'auto nel 1999. Racconta la storia di quattro amici, dotati di telepatia, che si ritrovano ad affrontare un'invasione di alieni che prendono la forma di enormi sanguisughe... rettali. Il film purtroppo a questo punto perde il controllo, tra brutti effetti speciali, svolte di trama poco comprensibili e un Morgan Freeman mai così gigione. La forza dei romanzi di King sta nell'accurata descrizione psicologica dei personaggi: togliendo questo, viene a mancare l'ancora morale e sentimentale della storia.

La leggenda degli uomini straordinari (2003)
La leggenda degli uomini straordinari è un film bruttissimo e un triste addio al cinema per Sean Connery. Il fumetto originale, "La lega degli straordinari gentlemen" di Alan Moore e Kevin O'Neill, è invece un colto e divertentissimo fumetto che trasforma gli eroi e gli antieroi della letteratura britannica in supereroi ante-litteram. Il film è invece uno spettacolo fracassone e senza direzione, senza gusto e personalità, con una trama decisamente lineare e poco appassionante. Senza leggere il fumetto, non potreste godere pienamente della fantastica premessa.
Cloud Atlas (2012)
Cloud Atlas, l'ambizioso affresco sci-fi diretto dalle Wachowski, è tanto affascinante quanto sconclusionato. Il romanzo di David Mitchell divide in due ciascuna storia di cui è composto, il film invece le racconta una per una. Le registe scelsero di far interpretare agli stessi attori i diversi personaggi in cui si re-incarnano, indipendentemente dalla loro etnia o sesso. Il risultato è interessante, ma difficile da seguire, specialmente perché semplifica molto il testo e lo comprime per bene, pur durando 172 minuti.

The Giver - Il mondo di Jonas (2014)
Anche in questo caso, ci troviamo di fronte al tentativo di forgiare un franchise per giovani adulti dopo il successo dei vari Twilight e Hunger Games. Anche se The Giver è tratto da una serie di romanzi di Lois Lowry precedenti a tutta questa moda. Il film però fatica a catturare l'essenza del romanzo: ne rappresenta il futuro distopico in maniera abbastanza piatta e molte nozioni vengono lasciate sullo sfondo. Se come genere vi intriga e il film non vi ha soddisfatto del tutto, allora forse vi conviene leggere i libri.

Storia d'inverno (2014)
Storia d'inverno, diretto da Akiva Goldsman (sceneggiatore premio Oscar di A Beautiful Mind, ma anche di Batman & Robin), è l'adattamento del romanzo di Mark Helprin, un romanzo di ottocento pagine compresso in 118 minuti. Va da sé che molte porzioni del libro sono state accorciate o tagliate, e questo è un bel problema quando hai una storia piena di viaggi nel tempo, demoni, cavalli volanti e il Diavolo stesso (interpretato da Will Smith). Un romanzo complesso si trasforma così in una pura sequela di stranezze.