
Dieci cambiamenti tra cinema e TV voluti dagli attori

The Avengers (2012)

L'amore bugiardo - Gone Girl (2014)
Indossare un cappellino dei New York Yankees? Ma sei pazzo, David Fincher?! Ben Affleck, tifoso dei Red Sox, bloccò le riprese de L'amore bugiardo - Gone Girl per quattro giorni dopo che il regista gli aveva chiesto di indossare un berretto degli Yankees in una scena del thriller. Alla fine i due arrivarono a un compromesso: un berretto dei Mets.

Snakes on a Plane (2006)
Samuel L. Jackson accettò di interpretare Snakes on a Plane per via del titolo geniale, e come dargliene torto. Ma poi si ritrovò a dover lottare per mantenere pura la visione bizzarra di un film che New Line Cinema tentò in ogni modo di normalizzare: prima trasformandolo in un film PG-13, ovvero per tutti, poi cambiando il titolo in un più banale "Pacific Flight 121", opzione che lui valutò come "la cosa più dannatamente stupida che abbia mai sentito".

La mummia (2017)
Lo star power di Tom Cruise è una delle verità incrollabili di Hollywood, e questo nonostante ultimamente l'attore sembri non imbroccarne una (a parte la saga di Mission: Impossible). Ad esempio, nel caso de La mummia, Cruise intervenne su ogni aspetto del film, dalla sceneggiatura al marketing, imponendo una riscrittura che desse più spazio al suo personaggio, almeno quanto alla "mummia" del titolo. Il film si è poi rivelato un discreto flop, dunque forse meno Cruise e più Mummia sarebbe stata la scelta migliore...

Un milione di modi per morire nel West (2014)
Nella versione originale della commedia western Un milione di modi per morire nel West, Liam Neeson parla per tutto il tempo con il suo naturale accento irlandese. Il motivo è una battuta scambiata tra lui e il regista Seth MacFarlane. Il creatore de I Griffin aveva preso in giro Neeson in una puntata della serie, sostenendo che non avrebbe mai potuto interpretare un western per via della sua difficoltà nel mascherare l'accento irlandese. Perciò, quando poi avvicinò l'attore per proporgli un ruolo nel suo western, Neeson gli disse che avrebbe accettato solo se avesse potuto usare il suo accento irlandese per tutto il film.

Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002)
Vi siete mai chiesti perché Samuel L. Jackson avesse una spada laser viola nei prequel di Star Wars? Il motivo è la richiesta dell'attore di essere maggiormente visibile nella battaglia di Geonosis al termine di Star Wars: Episodio II. Jackson riteneva che il suo Mace Windu non si notasse abbastanza e chiese a George Lucas il cambiamento di colore della "lama". Inizialmente, Lucas gli rispose che nell'universo di Star Wars le spade laser viola non esistevano. Ma Jackson gli fece gentilmente notare che l'universo di Star Wars esisteva solo nella sua testa e che poteva fare tutti i cambiamenti che voleva.

Jurassic World (2015)
Una delle scene che più ha infastidito gli spettatori in Jurassic World è quella in cui Claire (Bryce Dallas Howard) riesce a fuggire da un T-Rex correndo con i tacchi. A quanto pare, il regista Colin Trevorrow si era reso conto dell'improbabilità della cosa e aveva chiesto all'attrice di indossare delle scarpe comode almeno per quella scena. Ma la Howard si rifiutò, forse per non "rinunciare alla femminilità del personaggio".

Scontro tra titani (2010)
Bubo il gufo meccanico è uno dei personaggi preferiti dai fan dell'originale Scontro di titani. Avrebbe dovuto apparire anche nel remake di Louis Leterrier, Scontro tra titani, ma fu infine relegato a un cameo perché la star Sam Worthington lo odiava a morte. Al punto da accusare il regista di volergli rovinare la carriera facendolo apparire accanto a un personaggio tanto ridicolo. Leterrier gli rispose che non aveva alcuna intenzione di rovinargli la carriera, solo danneggiarla.

Star Trek (1966)
In "The Enemy Within", quinto episodio della prima stagione di Star Trek, appare per la prima volta la stretta vulcaniana con cui Spock era solito sbarazzarsi degli avversari. Fu lo stesso Leonard Nimoy a imporre la mossa: la sceneggiatura del grande Richard Matheson prevedeva che Spock soggiogasse la copia malvagia di Kirk con una mossa di karate, o un colpo di phaser. Ma Nimoy pensava che un essere logico come Spock avrebbe sicuramente pensato a un'alternativa più elegante, e così, anche grazie alla grandiosa reazione di William Shatner nella scena, nacque uno dei leit motiv più popolari della serie.

Pulp Fiction (1994)
Torniamo ancora una volta al grande Samuel L. Jackson, a cui dobbiamo l'iconica acconciatura di Jules in Pulp Fiction. Il suo gangster avrebbe dovuto sfoggiare un afro, ma per un errore del reparto parrucche gli fu invece incollato in testa un "Jheri curl", ovvero un altro tipo di acconciatura popolare tra gli afro-americani negli anni '80. Jackson convinse Tarantino a tenerla e il resto è storia.