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Top Ten: Star e autori, i più snobbati agli Oscar

Da Kubrick a DiCaprio, ecco i protagonisti del cinema eterni esclusi dagli Academy Awards

The Wolf of Wall Street

27.02.2014 - Autore: Marco Triolo
Nel nostro pezzo sulle ingiustizie degli Academy Awards, ci siamo concentrati sui film più sopravvalutati e su quelli clamorosamente ignorati. In questa Top Ten vogliamo invece parlare di coloro, tra registi, attori e autori in generale, sono stati troppo spesso e troppo a lungo ignorati dall'Academy, o premiati ma solo marginalmente. La lista sarebbe infinita, molti sicuramente rimarranno fuori, ma questi dieci sono per noi fondamentali.



Stanley Kubrick
Comunemente considerato il più grande regista della storia del cinema. Autore di soli capolavori: Il dottor Stranamore, 2001: Odissea nello spazio, Shining, Arancia meccanica, Barry Lyndon, Full Metal Jacket. Eppure Stanley Kubrick vinse personalmente un solo Oscar (per gli effetti visivi fotografici di 2001) su tredici nomination. I suoi film ne hanno vinti nove in totale, ma lui non è mai stato premiato come regista. Bella mossa, Academy.



Alfred Hitchcock
Altro caposaldo del cinema, il Maestro del Brivido non ha mai vinto l'Oscar per il miglior regista. Certo, i suoi film hanno ottenuto in totale cinquanta nomination (tra cui alcune vittorie) e Rebecca – La prima moglie ha vinto come miglior film nel 1940. Ma non aver premiato come regista l'incarnazione stessa della suspense è un crimine.



Martin Scorsese
Il grande riscatto di Martin Scorsese è arrivato tardi, nel 2007, con The Departed. Quattro Oscar – film, regia, sceneggiatura e montaggio – che suonano più come un risarcimento, visto che il film è tra i meno riusciti dell'autore ed è oltretutto un remake (di Infernal Affairs). Prima di esso, sette nomination tra regia e sceneggiatura (tra cui Toro scatenato, Quei bravi ragazzi, Gangs of New York) e dopo altre quattro (Hugo Cabret, film e regia, The Wolf of Wall Street, film e regia).



Quentin Tarantino
Pesantemente bastonato al suo debutto agli Oscar nel 1995, quando Pulp Fiction fu sconfitto da Forrest Gump e vinse solo per la sceneggiatura originale, da allora Tarantino ha un rapporto piuttosto teso con l'Academy. I suoi attori vengono spesso nominati (Robert Forster in Jackie Brown, Christoph Waltz due volte premio Oscar per Bastardi senza gloria e Django Unchained). Lui personalmente non ha mai vinto per la regia (è stato nominato due volte, per Pulp Fiction e Bastardi), ma solo per la sceneggiatura (oltre Pulp Fiction, Django Unchained). Insomma, l'Academy lo vede come un bravo sceneggiatore ma niente di più: sbagliando, ovviamente.



Orson Welles
Famoso per il suo difficile rapporto con gli Studios, Orson Welles non era benvoluto a Hollywood. Il suo maggiore capolavoro, Quarto potere, ottenne nove nomination ma vinse solo un Oscar per la sceneggiatura. L'orgoglio degli Amberson – tagliato e rimaneggiato dalla RKO – fu candidato a quattro premi. Welles però ricevette solo un premio alla carriera e non lo ritirò di persona: registrò un video in cui spiegava di essere in Spagna e mandò John Huston in sua vece.



Sergio Leone
In America lo osannano molto più che da noi, eppure Sergio Leone, autore italiano tra i più internazionali, padre del Western all'italiana e padrino della carriera di Clint Eastwood, non ha mai ricevuto neanche uno straccio di nomination all'Oscar. Neppure per il suo ultimo, sofferto capolavoro, C'era una volta in America. Nemmeno un Oscar alla carriera, forse a causa della sua dipartita prematura. Un vero buco nell'acqua.



Leonardo DiCaprio
Qualcuno ancora spera che quest'anno sia per lui la volta buona, grazie a The Wolf of Wall Street, ma finora l'Academy non ha mai mostrato troppo amore per Leonardo DiCaprio. Certo, è stato nominato quattro volte (per Buon compleanno Mr. Grape, The Aviator, Blood Diamond e The Wolf, dove è anche nominato come produttore), ma non ha mai concluso. Clamorosa anche la sua mancata nomination per uno dei suoi ruoli più riusciti, quello di Calvin Candie in Django Unchained. Al suo posto, nella categoria Miglior attore non protagonista, è stato nominato Christoph Waltz. E ha vinto per la seconda volta.



Ennio Morricone
Uno dei casi più incredibili della storia degli Oscar: Ennio Morricone, genio delle colonne sonore, maestro indiscusso, nominato cinque volte (I giorni del cielo, Mission, Gli intoccabili, Bugsy, Malena), ha vinto solo un ridicolo premio alla carriera, quando finalmente l'Academy si è accorta di aver sonoramente toppato e ha tentato di metterci una pezza. Ma lo sanno anche loro che non se l'è bevuta nessuno, men che meno Morricone.



Tom Cruise
Forse la più grande star di Hollywood dagli anni Ottanta a oggi, nel senso proprio della star che buca lo schermo, che con il suo carisma richiama folle nei cinema di tutto il mondo. Ancora si dibatte sulle capacità effettive del Tom Cruise attore, ma è innegabile che in film come Magnolia, Jerry Maguire e Nato il quattro luglio (le sue tre nomination) abbia dato prova della sua bravura. Per Collateral e Eyes Wide Shut, dove forse è ancora meglio, neanche è stato preso in considerazione. Chissà se ce la farà mai a spuntarla.



Marilyn Monroe
L'icona femminile del cinema americano, star di classici come Gli uomini preferiscono le bionde, Quando la moglie è in vacanza, A qualcuno piace caldo e Gli spostati, non ottenne mai nemmeno una nomination. A volte è davvero difficile premiare l'iconicità, ma la Monroe ha dato anche ampia prova delle sua abilità attoriali. Anche in questo caso, un buco nell'acqua non indifferente.