
Game of Thrones, dieci sacrifici che gli attori hanno dovuto fare per la serie

La battaglia dei bastardi
Le riprese di Game of Thrones sono state piene di momenti in cui agli attori è stato chiesto di sacrificarsi in nome della riuscita della serie. Nel corso di una decina d'anni, gli interpreti de Il trono di spade hanno dovuto sopportare umiliazioni, scarsa igiene personale, lividi e pericoli di ogni genere. Ecco i casi più clamorosi...
Partiamo da Jon Snow, il Re del Nord, che per poco non lo è diventato quando ha rischiato di morire (una seconda volta) soffocato durante il culmine della Battaglia dei Bastardi, che lo ha visto sconfiggere lo psicopatico Ramsay Bolton nella stagione 6. Nella scena in cui Jon viene travolto nella mischia di soldati, l'attore Kit Harington ha avuto davvero paura di finire schiacciato dall'impeto delle comparse. Non lo ha aiutato il fatto che quella di venire travolto dalla folla sia una delle sue più grandi paure.
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Quanto è difficile morire
Jack Gleeson si è ritirato dalle scene dopo la morte del suo Joffrey Baratheon nella quarta stagione - anche perché il personaggio è stato odiato talmente tanto da rendergli difficile una nuova carriera con quel pesante bagaglio. L'ultima scena del personaggio è ovviamente quella in cui soffoca lentamente, avvelenato da un bicchiere di vino durante il suo matrimonio. Gleeson ha rivelato che il momento della morte è stato difficilissimo: lo script richiedeva che Joffrey non battesse le palpebre e così i suoi occhi sono stati tenuti aperti artificialmente. In seguito la scena è stata anche modificata con la CGI, ma ciò non toglie che quello di Gleeson sia stato un bel sacrificio.

Una faccia piena di pugni
Dopo la conclusione della Battaglia dei Bastardi, Jon prende a pugni il folle Ramsay, acciecato dalla rabbia per la morte del fratellino Rickon. L'attore Iwan Rheon ha confessato di aver ricevuto un paio di pugni veri da Kit Harington.

Walk of shame
Lena Headey non ha davvero interpretato Cersei durante la sua famosa "walk of shame" nella stagione 5. Al suo posto c'era una controfigura, Rebecca Van Cleave, a cui poi è stata applicata la faccia di Headey in post-produzione. Van Cleave ha dovuto camminare completamente nuda per le strade di Dubrovnik, dove la produzione girava le scene di Approdo del Re, nel corso di tre giorni. Tutto questo mentre le comparse le lanciavano addosso cibo e altre schifezze. Un sacrificio di cui pochi sanno, anche perché il suo volto non appare nell'episodio finito. Per questo un sacrificio ancora più grosso.

Un anno di sotterfugi
La famosa morte di Jon Snow nell'agghiacciante finale della quinta stagione mandò in paranoia il mondo intero. Jon era davvero morto? O si preparava a resuscitare nella stagione successiva? Da parte sua, Kit Harington dovette mantenere il segreto per un anno, mentre tutti passavano al setaccio ogni dettaglio della sua vita, dal taglio di capelli al fatto che si trovasse vicino a dove la serie si stava girando. Harington odia mentire e dunque per lui deve essere stata dura... a parte quando ha evitato una multa per eccesso di velocità confessando tutto a un agente di polizia che voleva sapere in anticipo.

Tortura psicologica
La lunga sequenza di episodi in cui Ramsay tortura mentalmente e fisicamente Theon Greyjoy, è dolorosa da guardare. L'attore Alfie Allen ha confessato di aver esplorato angoli molto cupi della sua mente per entrare nel personaggio durante quelle scene, e di essersi aiutato guardando un sacco di film sulla tortura, come Le Iene di Tarantino. Non deve essere stato un periodo allegro.

La cecità di Arya
Per simulare la cecità temporanea di Arya - ricordate? La giovane Stark viene punita per aver abusato del suo addestramento presso il tempio del Dio dai Mille Volti - Maisie Williams fu costretta a indossare lenti a contatto dipinte a mano che le impedivano letteralmente di vedere. E che in più erano davvero scomode da portare. L'attrice non si lamentò, però, portando a termine ogni scena al meglio da vera professionista.

Il mio regno per una doccia
Sansa Stark subisce molte umiliazioni e deve sostenere molti sacrifici nel corso della serie. Ma anche la sua interprete Sophie Turner ha dovuto sacrificare qualcosa durante le riprese: nella parte in cui Sansa fugge da Approdo del Re, gli autori le chiesero di non lavarsi i capelli in modo che si capisse come il personaggio, ex principessina viziata, avesse toccato il fondo. "E' stato disgustoso - ha ammesso Turner - Ora indosso una parrucca e così posso lavarmi i capelli quando mi pare. Ma per un paio d'anni ho vissuto con i capelli sempre unti".

Fumante sconfitta
Bronn, braccio destro di Jaime Lannister, ha avuto il suo momento di gloria nella stagione 7, quando ha quasi abbattuto uno dei draghi di Daenerys con una freccia gigante. La scena, in cui Drogon distrugge una carovana Lannister con le sue fiamme, è stata dura per tutti gli attori coinvolti, perché, per ottenere il fumo nero richiesto, il direttore della fotografia Robert MacLachlan bruciò diesel. Le comparse potevano usare una mascherà, però, mentre il povero Jerome Flynn, interprete di Bronn, dovette camminare in mezzo alle esalazioni a volto scoperto. E la sua sofferenza è ben evidente nella scena finita.

Un bel matrimonio
I fan di Game of Thrones saranno tutti d'accordo nell'eleggere l'episodio 3x09, "The Rains of Castamere", come il più truculento e sconvolgente dell'intera serie. Stiamo ovviamente parlando del massacro degli Stark a opera di Walder Frey, desideroso di vendetta dopo che Robb aveva tradito il loro accordo sposando Talisa (Oona Chaplin) anziché una delle sue figlie. Oona Chaplin (nipote di Charlie Chaplin) ha rivelato che girare la scena delle "Nozze Rosse" fu particolarmente duro per lei, perché, dopo essere stata pugnalata al ventre, dovette restare stesa per diverse ore, riversa nel sangue finto, sul freddo pavimento di uno studio di Belfast, mentre gli altri attori finivano le loro scene.