Unbroken: i momenti più intensi
Unbroken: una lunga corsa
La storia di Louis Zamperini e' un lungo percorso, del quale Unbroken racconta solo una parte. Quella che ha creato la leggenda di un uomo e della sua corsa per la sopravvivenza, della sua forza d'animo e della sua integrita'. Una corsa che inizia nel 1917 e che prosegue attraverso un succedersi di eventi incredibili, che il film racconta. Di quel racconto abbiamo scelto alcune immagini, rappresentative ed emblematiche, e alcuni momenti che non potranno non farvi venire voglia di saperne di più
Unbroken: il volo di Zamperini
Da Super Man al Green Hornet, questi i due bombardieri dove Louis presto' servizio come secondo tentente degli United States Army Air Corps durante la Seconda Guerra Mondiale. Una scelta coerente con gli insegnamenti del padre, un immigrato italiano di origine veneta, che lo educo' a essere onesto e aiutare il prossimo, ma che lo porto' a scontrarsi con il destino, e a uscirne vincitore.
La fede di Louis, in se stesso
Il giovanissimo Lou, pero', non era un virgulto tanto facile da plasmare, forse anche per le difficolta' incontrate con i coetanei, piuttosto sferzanti e derisori con un piccolo italiano che non parlava benissimo la loro lingua. Uno spirito forte, sin dall'inizio, che poco riusciva ad accettare le imposizioni, fossero anche quelle di una fede - cattolica - che non capiva e non sentiva propria.
Zamperini in pista
Probabilmente il modo migliore per non fargli perdere comunque la 'retta via' e tenerlo lontano da guai peggiori lo trovo' il fratello Pete che, gia' atleta della Torrance High School, lo spinse a dedicarsi alla corsa. Scelta fortunata, visto che il giovane Lou appare da subito particolarmente dotato per la disciplina…
Torrence Tornado
Una 'carriera' iniziata per caso, ma che - rapidamente, sullo schermo e non solo - sembra dare ottimi frutti. Capace di battere ogni record di categoria (e del fratello, piu' esperto) e di restare invitto per tre anni, Zamperini venne chiamato 'Torrence Tornado', per la forza esplosiva che riusciva a mettere negli sprint finali
Berlino 1936
E che lo portarono fino a Berlino, dove nel 1936 si scontro' con i migliori del mondo alle famose Olimpiadi di Jesse James. Le stesse dove Adolf Hitler volle incontrarlo dopo aver realizzato un importante record in una emozionante finale dei 5000 metri piani, che pure non lo vide vittorioso.
It's War! Unbroken prende il volo
Ma Berlino e Hitler non possono non riportare alla mente un associazione inevitabile: la guerra. Ritroviamo Louis arruolato nelle forze aeree americane, su un bombardiere male in arnese della aviazione impegnata alle Hawaii in una serie di ricognizioni. Dal 'Super Man' al 'The Green Hornet', che nella realta' pare patirono entrambi una serie di problemi tecnici, probabilmente drammatizzati e coloriti sullo schermo, per necessita' narrative…
Sotto il fuoco nemico
Ma la Guerra andava mostrata, e le riprese degli undici componenti dell'equipaggio impegnato a respingere gli attacchi dell'Asse sono tra le piu' 'breathtaking' dell'intero film, soprattutto per gli spazi angusti in cui ci si muove e il dinamismo impresso agli scontri alla mitragliatrice, una premessa inevitabile per quello che a posteriori e' forse il passaggio chiave dello sviluppo.
La tragedia del Green Hornet
Non poteva, infatti, non esserci un picco drammatico che spingesse avanti la vicenda. E, per quanto drammatizzato, il dramma vissuto dal tenente Zamperini e i suoi amici e' sicuramente il 'motore' perfetto per la regista Jolie. Tra aria e acqua, tra cielo e mare, in una emergenza dalla quale non sembra esserci scampo per gli undici ragazzi...
Unbroken al largo della Hawaii
Un equipaggio decimato e un aeroplano perduto per l'aviazione americana, ma l'inizio di una ennesima lunga prova per Lou, Phil e Mac, i due piloti con lui sui gommoni di salvataggio ad assistere all'inabissarsi della carcassa dell'aereo, insieme alle proprie speranze di sopravvivenza.
La speranza e' l'ultima a morire
Sono giorni di speranza, e disperazione. La mancanza di acqua e di cibo non promette scampo ai tre naufraghi, che a piu' riprese pensano di riuscire ad essere salvati e dei quali viviamo l'ansia e i tentativi di resistere alle difficolta' e alla solitudine.
'Unbroken', nonostante i pericoli
Soli, persi nell'Oceano, il viaggio delle piccole scialuppe e' funestato da piu' di un momento drammatico. I pericoli vengono dal cielo e dal mare, da sopra e dal profondo, per i nostri sopravvissuti. Sempre piu' lontani da casa, e sempre piu' a lungo abbandonati a se' stessi, giorno dopo giorno, dopo giorno…
Dalla padella nella brace
Fino a un altro dei momenti creati dalla bella Angelina, con la fine di una fase del film piu' breve di quanto non sembri e che porta il nostro eroe alla 'fase successiva'. Il momento della salvezza e della fine del lungo peregrinare in mare nasconde - come dice lui, sullo schermo - "una buona e una cattiva notizia".
Prigioniero di guerra
Piu' di un mese in mare per arrivare 'dall'altra parte del mondo'. Ma la distanza tra le due isole, lasciate e incontrate agli estremi del lungo e disperato viaggio, e' ben maggiore di quella percorsa. E continua ad aumentare, quando i prigionieri vengono ammassati e trasportati in tradotte verso il prossimo e definitivo incubo.
Unbroken, alla prova 'Bird'
E' l'incontro con Mutsuhiro "Bird" Watanabe, il sadico e spietato direttore del campo dei prigionia nei quali Lou spende gli anni successivi, a segnare profondamente tutta l'ultima parte del film, con un confronto tra due volonta' di ferro e due uomini orgogliosi e convinti dei propri principi.
Nelle baracche con Lou e Phil
Sono pochi i momenti di tregua in una quotidianita' segnata da ritmi durissimi e provocazioni di ogni tipo. E anche nelle baracche, tra i tentativi di sopravvivenza e di mantenere lucidita' e dignita', non mancano le sorprese e il pathos.
L'ultima tentazione di Zamperini
Eppure, per Lou la prova piu' ardua e' forse quella alla quale viene sottoposto in maniera inattesa e in un contesto del tutto diverso da quello del campo. Lo ritroviamo pulito e rivestito in un contesto che non si sarebbe mai aspettato e che lo costringe e fare affidamento su tutta la propria forza di volonta' e integrita'!
Unbroken: una difficile sopravvivenza
Ma 'Bird' Watanabe e' un uomo vendicativo, oltre che spietato. E sullo schermo impariamo a conoscerlo, attraverso una lunga serie di vessazioni, fisiche e morali, alle quali il nostro protagonista viene costretto, pur sempre reagendo. Come vediamo in una insistita e dolorosa scena nella quale viene costretto a confrontarsi con i suoi stessi compagni di sventura.
Unbroken: L'ultima prova
La fatica, le umiliazioni, il dolore e il denutrimento sono nemici con i quali Lou impara a convivere. E a resistere. Anche quando, dopo un barlume di speranza, si ritrova in un inferno dal quale sperava di essere scappato. E che lo costringe a sostenere una delle prove piu' dure dell'intero film.
Unbroken: impossibile da spezzare
Ma se Zamperini e' diventato 'Unbroken' e' stato proprio per la sua forza, non solo fisica. E per la tenacia, l'orgoglio. Che mostra in una delle ultime e piu' emblematiche scene - scelta persino per la comunicazione del film - scelta da Angelina per anticipare forse la sua futura e definitiva conversione religiosa…