Il profondo sud degli Stati Uniti, un padre di famiglia con l'indice che scivola sul grilletto e fa saltare la testa a un ladruncolo. Legittima difesa, forse. Ma c'è molto di più nascosto sotto la patina di un caso all'apparenza semplice. Innanzitutto perché Richard Dane (Michael C. Hall) non è il classico texano dal grilletto facile: ha sparato per errore e non è nemmeno fiero di quello che ha fatto. E poi perché la persona che ha ucciso potrebbe non essere quella che dice la polizia. Richard forma un'improbabile alleanza con il padre (Sam Shepard) dell'uomo che pensava di aver assassinato e con un investigatore privato (Don Johnson) che si veste come un cowboy.
Tre uomini solitari costretti ad aiutarsi per farsi giustizia sommaria, un codice d'onore che li porta vicino alla morte pur di mondare la società dei suoi peccati, la violenza come catarsi. Le coordinate classiche del western, che Jim Mickle rielabora a partire dal romanzo Freddo a luglio di Joe R. Lansdale, alla base del suo Cold in July. LEGGETE QUI LA NOSTRA RECENSIONE.
All'incontro con la stampa nel corso del Festival di Torino, che ha dedicato a Mickle una retrospettiva, il regista ha definito il film “un thriller di vendetta coreano con la sensibilità di Lansdale”, dicendo quanto il cinema coreano, con il suo equilibrio di dramma, commedia e orrore, lo abbia influenzato molto più del cinema anni '80 a cui Cold in July sembra rifarsi più smaccatamente: “Non mi piacevano i film anni '80 e pensavo che Velluto blu fosse uno dei pochi bei film di quel periodo, ma per prepararmi a Cold in July ne ho rivisti alcuni e me ne sono innamorato. Ho recuperato in Blu-Ray Il duro del Roadhouse, Essi vivono e altri film di genere molto diverso. Sam Shepard e Don Johnson rappresentano in un certo senso quel periodo e siamo stati molto fortunati ad averli con noi. È stato solo quando sono arrivato sul set che ho pensato: 'Stiamo facendo un film anni '80 e abbiamo Don Johnson!'”. Ovviamente Mickle è costretto a parlare anche di Michael C. Hall, protagonista di Dexter che qui interpreta Richard Dane: “Michael ha l'abilità di cambiare completamente per ogni ruolo. Volevamo una persona che sembrasse il vicino di casa qualunque e Michael è riuscito a liberarsi di Dexter per incarnare Dane in modo originale”.
Lansdale, da parte sua, esprime ammirazione per il lavoro di Mickle: “Ci siamo incontrati al South by Southwest di Austin e lì mi ha detto che voleva fare un film da Cold in July. Mi ha convinto con il suo entusiasmo e poi, quando ho visto Mulberry St. (il suo primo film, ndr) ho capito che era quello giusto, dato ciò che aveva ottenuto con pochissimi soldi e la sua capacità di creare tensione dal nulla”. Insieme i due stanno anche lavorando a Hap & Leonard, serie TV che adatterà le avventure di due celebri personaggi di Lansdale: “La serie è confermata – rivela Mickle – Credo che uscirà alla fine dell'anno prossimo o a inizio 2016”. E forse vedremo anche Don Johnson riprendere il ruolo di Jim Bob, personaggio ricorrente nei romanzi di Lansdale. “Gli ho detto di tenere gli stivali a portata di mano. Lui per ora ci scherza su, ma credo che lo convinceremo”.
In uscita il 18 dicembre, Cold in July è distribuito in Italia da Movies Inspired.
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Cold in July: “Un film di vendetta coreano visto da Lansdale”
Incontro al Torino Film Festival con Jim Mickle, regista di Cold in July, e il leggendario scrittore Joe R. Lansdale
25.11.2014 - Autore: Marco Triolo