Natale 2014
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Il ragazzo invisibile – La nostra recensione

Salvatores e il suo supereroe made in Italy: un film con buone intenzioni che però paga una realizzazione altalenante

Il ragazzo invisibile

19.12.2014 - Autore: Marco Triolo
Lo scopo è ammirevole e condivisibile: realizzare un film di supereroi in Italia. In un paese in cui il cinema di genere è poco frequentato e relegato sì e no a qualche esperimento low budget, Gabriele Salvatores è l'unico che ci prova. Lo ha fatto con Nirvana – rarissimo caso di film di fantascienza italiano – e lo ha fatto con Educazione siberiana, ma si può dire che ogni suo film contenga elementi di genere. Stavolta siamo più dalle parti di Nirvana, nelle intenzioni: Salvatores prende un filone popolare all'estero e lo declina all'italianità senza rinunciare agli effetti speciali (di fattura pregiata). Peccato che il risultato sia altalenante.


Ludovico Girardello in una scena del film.

Il ragazzo invisibile fa tesoro dell'insegnamento Marvel e guarda in particolare a Spider-Man e Peter Parker. Il protagonista Michele (l'ottimo esordiente Ludovico Girardello) è infatti un pre-adolescente vittima dei bulli e impacciato con le ragazze, solitario e incompreso dai coetanei e spesso da sua madre. Un vero e proprio “invisibile”, e dunque il superpotere che presto scopre di avere si fa metafora della sua condizione, come per l'Uomo Ragno la puntura del ragno radioattivo e i conseguenti mutamenti fisici erano metafora della pubertà. Niente di nuovo, ma non è importante: Salvatores mantiene una certa freschezza e semplicità nell'impianto metaforico del film, così da non soffocarne la leggerezza.

Tutta la prima parte del film è ben realizzata, scava nell'intimità del personaggio e ce lo mostra mentre prende confidenza con i poteri (di derivazione mutante, come negli X-Men, altro chiaro riferimento nella trama), utilizzandoli prima per divertirsi, vendicarsi e spiare le ragazze, come farebbe qualunque coetaneo di Michele in quella situazione. Contemporaneamente, Salvatores imbastisce una sottotrama a base di cattivoni russi e ricerche segrete, infarcita di cliché ma comunque funzionale.


Ludovico Girardello e Valeria Golino.

È nel pay-off che il film inizia a vacillare: quando i nodi vengono al pettine, i segreti sono svelati e Michele, finalmente dotato di costume con tanto di maschera e dunque pienamente conscio del suo ruolo di supereroe, affronta i suoi nemici, Salvatores si perde. La forza degli analoghi prodotti d'oltreoceano sta, nel migliore dei casi, nel bilanciamento tra toni intimisti e scene d'azione, cosa che però al regista qui non riesce: l'azione è deboluccia, frettolosa e raffazzonata, non aiutata da una confezione decisamente non all'altezza. Stupisce vedere come Salvatores, il regista italiano che meglio di ogni altro ha introiettato i movimenti di macchina e il lato visuale del cinema americano, cada malamente sul sound design, punto debole cruciale di tutto il nostro cinema. Tra dialoghi ovattati o rimbombanti e un mix sonoro a tratti confuso, molte possibilità espressive vanno perse.

Potremmo dire che sono proprio i dettagli a fregare Il ragazzo invisibile: oltre al sonoro, anche certi dialoghi e la direzione degli attori sono discutibili. I dialoghi sembrano scritti non per essere pronunciati, anche questo un difetto evidente in tante sceneggiature italiane, troppo letterarie. I giovani attori scelti da Salvatores sarebbero anche bravi, ma sono costretti a pronunciare le battute come se fossero un gruppo di amici che giocano a imitare i doppiaggi dei film americani. Il risultato è straniante e impedisce al pubblico di calarsi totalmente nell'universo del film, un mondo che vorrebbe essere credibile ma non ci riesce.


Il protagonista in costume sul set.

L'immancabile scena dopo i titoli di coda denuncia pienamente la doppia anima de Il ragazzo invisibile: da un lato, si tenta una strada diversa e più autoriale al cinema dei supereroi, dall'altro ci si vorrebbe piegare senza vergogna alle più spietate regole commerciali. Se mai un sequel ci sarà, speriamo che Salvatores sappia scegliere con più chiarezza da che parte stare.

Il ragazzo invisibile è distribuito nei cinema da 01 Distribution.